Nel
mio ultimo articolo del 2 maggio scorso ho dimostrato perché
l’autovelox è contro la Legge ispiratrice (D.Lgs 168/02)
e perciò illegittimo: il
suo impiego consolidato quale si vede realizzato in giro e in
applicazione delle disposizioni ministeriali, in realtà va
diametralmente in opposizione
ai princìpi e alla volontà del Legislatore che ben altri
proponimenti e obbiettivi si propone e illustra.
In aggiunta la
recentissima sentenza della Corte di Cassazione del 18.06.2015
n.113 che
finalmente
ha statuito e legiferato che le apparecchiature impiegate vanno
sottoposte a verifiche periodiche sul loro effettivo funzionamento,
richiama ad un obbligo perfino elementare al quale avrebbero dovuto
sottostare i Comuni e le Prefetture. A seguito di tale sentenza della
Cassazione, tutte le trasgressioni rilevate dai Comuni e anche dalla
Polizia Stradale, senza la indicazione esatta della avvenuta e
certificata verifica
periodica
dell’autovelox, vanno
annullate, come
pure quelle per le quali è stato presentato ricorso al Giudice di
Pace o al Prefetto e, in aggiunta, per quelle pagate va chiesto, a
mio avviso, il
rimborso:
tutti gli elementi dunque per una gigantesca class action sono sul
tappeto!
Come si vede l’intera materia delle attrezzature elettroniche per
la sicurezza stradale è nel segno della confusione e della
approssimazione. Ma a parte tale pronuncia della Cassazione, le
Prefetture dovrebbero immediatamente comunque disporre il ritiro e la
eliminazione di tutti gli autovelox dalle strade italiane in quanto
difformi e contrari allo
spirito e alla lettera
della Legge,
per i seguenti motivi che andiamo a ricordare:
non
vogliamo evidenziare il primitivo e parassitario fiscalismo che
contrassegna il sistema italiano: non esiste in nessuna parte del
mondo civile
che tutti gli
automobilisti e
in ogni angolo
del Paese che
indiscriminatamente superano di due o cinque o dieci km il limite di
velocità vigente (di regola quasi sempre volutamente inferiore
a 90 Km orari!!), vanno multati con 90-150 Euro! E’ pura follia,
il modo corretto per incanaglire e irretire vieppiù. Inoltre il
Legislatore parla di voler contrastare la velocità
e non i 50 Km o i 70 Km, che sono l’andatura di un cavallo! ma che
pertanto sono i limiti abituali:
-)stando
alla Legge succitata, è il Prefetto che deve individuare i punti e
luoghi dove far installare l’autovelox e
non i Comuni: in
verità in questo modo tra l’altro si è dato spazio a un
perniciosissimo conflitto di interessi, a danno evidente e palese di
quello pubblico e generale,
-)la
Legge parla di strade
e tratti di strade
e non dei pochi metri
messi sotto controllo dall’autovelox,
-)la
Legge parla di strade e tratti di strada e non di corsia
di marcia, come
invece oggi
ridicolmente
avviene: succede che su una normale strada ad una carreggiata, la
corsia di marcia dove è collocato l’autovelox evidenzia quasi
sempre un limite di 50 Km orari, mentre sulla corsia opposta senza
autovelox, si procede a 90 Km orari!
-)non
menzioniamo le altre inaudite difformità presenti di
solito nella
installazione degli autovelox.
Pertanto
non si vuole sostenere che non si debba far ricorso a tali strumenti
di controllo ma che vengano collocati nel
rispetto della Legge
e, possibilmente, almeno come avviene anche nei Paesi transalpini: su
tutte le strade, di regola su quelle a lunga percorrenza, si
installa uno, o più, autovelox dove decide l’organo di Stato, non
il Comune, e qualche chilometro prima si informa (ma non è nessun
obbligo!!) con una tabella chiara e leggibile di una o due parole,
senza scenografie o luminarie, che ad un certo punto su quel tratto
di strada è in agguato la macchinetta: cioè il principio dei nostri
tutors sulle autostrade: si sa che è presente da qualche parte un
inflessibile strumento di controllo, quindi si è invitati a
rispettare i limiti imposti, raramente
al di sotto dei 130 Km/h.
E questo e solo questo è quanto raccomanda anche il Legislatore,
che non parla mai di 50 o di 70 o di 90 Km orari bensì di ’limiti
di velocità’: mettere in sicurezza le strade, a prescindere da
eventuali peculiarità (topografiche o di altra natura) e non si
mettono in sicurezza obbligando gli automobilisti ad andare alla
velocità del cavallo dei secoli addietro! E quando vi sono esigenze
diverse dovute a situazioni differenti, il Codice della Strada sempre
al fine di tenere sotto controllo i limiti di velocità, mette a
disposizione decine di altre soluzioni alternative, nessuna onerosa e
altrettanto efficaci, quali i vari tipi di dissuasori e analoghi.
Certo
è che in Francia e in Germania e in Isvizzera di tali macchinette ne
sono in uso proporzionalmente una quantità minima e perfino
irrisoria rispetto all’uso indiscriminato e capillare fattone
dall’Italia e dalla Bulgaria, Romania, Albania, Croazia, ecc. per
esclusive motivazioni di sfruttamento
dell’automobilista e di civile ignoranza:
possiamo quasi sostenere che nella provincia di Milano o di Roma sono
installati tanti autovelox quanto ne sono presenti, invece, in tutta
la Francia o in tutta
la Germania! Da noi si può essere certi che l’assoluta maggioranza
è con un limite di 50 max 70 Kmh! Cioè l’epoca della diligenza.
Cioè contro lo spirito del Legislatore!
Si
dirà, la provincia di FR è patria dei ‘Fiorito’ e del ‘vaccaro
di castelliri’ e quindi tutto è possibile: e in effetti se si
percorre la superstrada Sora-Ferentino si nota che si stanno
collocando due
autovelox, uno
per carreggiata: nessun contrassegno documenta l’autorizzazione
all’opera e il sito della Prefettura non mostra traccia di
autorizzazione. Quindi si dedurrebbe che il comune interessato, nella
indifferenza degli organi di controllo, sta istallando su una strada
non di sua proprietà, delle attrezzature di controllo della velocità
senza disporre
delle legittime autorizzazion: abusivamente!
Cose grosse, cose in grande: due
autovelox! Se si
pensa che quello di Veroli, uno
solo!,
collocato pochi chilometri prima, ha incassato nel 2014 la somma di
1.900.000,00 €uro, si immagini la cuccagna di questo Comune del
quale non appare il nome!
Si
era rivolto appello al Prefetto di eliminare definitivamente gli
autovelox dalle strade della provincia, come aveva iniziato a fare
col decreto del 2013…
Michele Santulli