I
processi di complessificazione sociale e sincretismi culturali legati
alle dinamiche migratorie in corso, hanno fatto emergere tutta
l’urgenza e la necessità di nuove e più amplianti chiavi
interpretative che, sperimentando l’esistenza di sguardi diversi
dal proprio, in sintonia con il senso della storia, possano favorire
buone prassi in tema di conoscenza dell’Altro e integrazione. A
questa istanza risponde il progetto
europeo ForMe,
centrato sul percorso
formativo per mediatori transculturali in ambito sanitario,
attuato dall’INMP,
Istituto
Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e
per il contrasto delle malattie della Povertà, in collaborazione con
il Ministero
della Salute,
su proposta del
Ministero dell’Interno.
I
risultati di tale progetto, dopo la discussione delle tesine dei
corsisti alla presenza dei docenti e del Tavolo tecnico nazionale,
che si terrà il 22 giugno, verranno
presentati al pubblico il 23 giugno, alle ore 10, presso la sede
dell’INMP,
a
Roma, in
Via di San Gallicano, 25/A.
Dopo i saluti istituzionali del Direttore Generale dell’INMP,
Concetta Mirisola,
interverranno Mario
Morcone, Capo
Dipartimento Libertà civili e dell’Immigrazione del Ministero
dell’Interno e Renato
Alberto Mario Botti, Direttore
Generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute.
Il
progetto ForMe,
è destinato ai cittadini dei Paesi Terzi interessati a un percorso
formativo sulla mediazione transculturale e alle Amministrazioni
nazionali e regionali che si interfacciano con il mediatore
transculturale in ambito sanitario. Dopo una preliminare analisi di
contesto che ha individuato le strutture socio-sanitarie presenti sul
territorio nazionale nelle quali già opera questa figura, sono state
identificate le attività
caratterizzanti lo specifico curriculum formativo del mediatore
transculturale
ed è stato elaborato un modello
didattico-formativo
attraverso un percorso pilota per 21
operatori
provenienti dalle Regioni e Province autonome italiane, con moduli di
didattica in aula, approfondimento attraverso la piattaforma
di e-Learning
dell’INMP,
e un periodo di tirocinio presso i propri ambulatori
con affiancamento da parte del personale di mediazione esperto
dell’Istituto.
Obiettivi
del
progetto sono: contribuire al miglioramento qualitativo dei servizi
di assistenza socio-sanitaria resi alla popolazione straniera – in
linea con il principio di garanzia del diritto
alla salute
e di un’appropriata erogazione dei livelli essenziali di assistenza
sul territorio italiano – ed elaborare
metodologie nazionali per un percorso formativo del mediatore
transculturale in ambito sanitario,
figura professionale che si rivela sempre più centrale in una
società in costante trasformazione e alle prese con
l’incontro-confronto con nuovi universi culturali e ontologici.
Data la necessità di competenze e abilità molto sviluppate per
questa figura
di snodo nell’assistenza del Servizio Sanitario Nazionale,
l’INMP – che è Centro nazionale per la mediazione transculturale
in campo sanitario nonché Centro di riferimento della Rete nazionale
per le problematiche socio-sanitarie legate ai migranti e alle
povertà - ha avviato questo progetto finanziato dal
FEI
(Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi),
promuovendo la costituzione di un Tavolo di lavoro nazionale che, in
funzione del ruolo e dell’esperienza, ha coinvolto diversi soggetti
istituzionali quali Ministero del Lavoro, Ministero della Salute,
Conferenza Stato-Regioni, Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Agenzie
formative accreditate e Università. Una proattiva collaborazione
interistituzionale che marca un modello esemplare, verso
un
percorso di riconoscimento di una figura professionale che, nella
dialettica noi/loro, italiani/stranieri, autoctoni/immigrati, supera
confini e categorie, ponendo al centro la Persona e i suoi bisogni.
INMP
– Referente per la comunicazione: Tiziana Grassi 335.6636163