Il 2 giugno, in Argentina,
una standing
ovation è stata tributata al
tenore Giuseppe Gambi
per l’esecuzione in anteprima mondiale dell’Inno degli italiani
nel mondo “Italia
Patria mia”, scritto
con la giornalista e studiosa di emigrazione Tiziana
Grassi,
su spartito del compositore Luigi
Polge e con gli arrangiamenti
del M° Armando De Simone.
Il tenore napoletano - una vera promessa della Fondazione Pavarotti -
è stato invitato dall’Ambasciatore
d’Italia in Argentina,
Teresa Castaldo, per eseguire
l’Inno per la prima volta all’estero, in Ambasciata, durante le
celebrazioni della Festa della
Repubblica Italiana e dal
Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giuseppe
Scognamiglio, per celebrare
poi solennemente presso il Senado
de la Nacion il
“Dia del Inmigrante Italiano”,
festività nazionale sancita da una legge del 1995 del Parlamento
argentino, emanata per riconoscere il contributo determinante
dell’emigrazione italiana alla costruzione e allo sviluppo del
Paese.
Gli italiani d’Argentina sono l’unica comunità ad avere
ricevuto un tale riconoscimento, che si celebra il 3 giugno, giorno
della nascita nel 1770 di Manuel Belgrano, uno dei Padri della Patria
dell’Argentina, figlio di emigrati liguri di Oneglia. Due
ricorrenze istituzionali, il 2 e 3 giugno, che la comunità italiana
ha celebrato esprimendo e rinnovando il forte legame con la propria
terra d’origine e il senso d’appartenenza all’Argentina, amata
come seconda Patria, della quale è diventata parte fondante.
In forte empatia con i legami degli
italiani verso il proprio Paese d’origine e quello che li ha
accolti, e con il costante invito del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella alla
coesione e alla solidarietà - valori alla base della nostra
Repubblica che, insieme al lavoro, sono stati portati dagli emigrati
italiani in Argentina, dando un forte impulso allo sviluppo del Paese
- l’Inno degli Italiani nel Mondo è sintesi della storia di 27
milioni di italiani partiti oltreconfine tra Otto e Novecento alla
ricerca di una vita migliore. Una storia che oggi si riverbera in 80
milioni di oriundi, gli “italiani col trattino”. Nel suo
messaggio per la Festa della Repubblica Italiana celebrata presso la
nostra Ambasciata a Buenos
Aires, l’Ambasciatore
Castaldo
ha voluto sottolineare la lotta per la democrazia e la libertà che
accomuna i popoli argentino e italiano, oltre ai profondi vincoli
storici, culturali e di sangue. Teresa
Castaldo ha inoltre messo in
evidenza l’impegno che negli ultimi anni sia l’Ambasciata sia
tutto il Sistema Italia hanno messo in campo per rilanciare i
rapporti bilaterali, tanto da raggiungere nuovi ed eccellenti livelli
di cooperazione in ogni settore di attività. Al riguardo
l’Ambasciatore ha messo in risalto “il
grande contributo della collettività italiana, che non è soltanto
la più numerosa – ha
osservato – ma è tra le più
attive, laboriose ed entusiaste comunità all’estero”.
Subito dopo il discorso ufficiale
dell’Ambasciatore è seguita l’esibizione del tenore Giuseppe
Gambi, ripresa e trasmessa da
Rai Italia
in tutto il mondo. Il giovane cantante, una vera promessa della
nostra lirica, ha interpretato anche alcune delle arie d’opera
italiana più conosciute nel mondo, presenti nel suo repertorio, tra
le quali “Nessun dorma”dalla Turandot di Puccini, “’O sole
mio” e “Un amore così grande”, famoso brano di Mario Del
Monaco che il tenore Gambi ha dedicato agli Italiani nel mondo nel
seguitissimo programma televisivo “Community”
di Rai
Italia. L’esibizione in
Ambasciata ha suscitato una grande emozione negli oltre mille ospiti
presenti - tra autorità diplomatiche consolari, imprenditori di
origine italiana, numerosi connazionali, rappresentanti
istituzionali, dell’associazionismo e della stampa locale e di
emigrazione - che hanno infine davvero apprezzato e applaudito
“Italia
Patria mia”.
L’Inno, composto su musica di grande
efficacia evocativa e un testo che invita a sognare, ma anche a
riflettere, sulla storia dei milioni di connazionali nel mondo, è
simbolo dell’italianità e dell’appartenenza. Anche nel testo
sottolinea, infatti, il coraggio, l’orgoglio, i sogni e le
conquiste di milioni di emigrati italiani. Milioni di persone che,
partendo oltreconfine, hanno assicurato lo sviluppo dell’Italia e
il suo prestigio nel mondo, distinguendosi per i valori di cui sono
stati portatori con impegno e tenacia, e rappresentando – ieri come
oggi – una risorsa preziosa per l’Italia. Altrettanta calorosa
l’accoglienza che il tenore ha ricevuto presso il Senato argentino,
con l’esecuzione di “Italia
Patria mia” salutata da
un prolungato applauso.
Il tenore Giuseppe
Gambi, di origine partenopea,
con una storia familiare di emigrazione che da Napoli l’ha portata
negli Stati Uniti, emozionato per le reazioni entusiastiche che il
suo Inno ha suscitato a Buenos
Aires, e vicino alle comunità
italiane all’estero per le quali si esibirà in una tournée
partita proprio dall’Argentina, ha espresso il grande desiderio di
cantare l’Inno degli Italiani nel Mondo “Italia
Patria mia” a New York,
al prossimo Columbus Day
– evento significativo che celebra l’Italianità e l’orgoglio
italiano negli States – come suo personale e partecipe omaggio
musicale a tutti i connazionali nel mondo che “con
le loro storie hanno scritto una pagina fondamentale della nostra
Storia di cui essere orgogliosi
– ha dichiarato Gambi
–, una storia che è parte
di noi, del nostro passato e del nostro futuro, e a cui dovremmo
guardare con maggiore rispetto e attenzione”.
Goffredo
Palmerini