di
Domenico
Logozzo - “Spero
nella soluzione del caso e che quanto promesso mi venga dato,
annullando la decisione di sospendere la borsa di studio che mi era
stata concessa. Ho atteso un anno perché sono un giovane molto
orgoglioso. L’orgoglio delle forti radici calabresi. Non sono
abituato a chiedere elemosine in giro”.
Domani
Andrea
Macrì,
figlio di emigranti di Gioiosa
Jonica,
accompagnato dal padre Vincenzo, incontrerà a Roma
il Sottosegretario alla pubblica istruzione Davide
Faraone.
Sembra profilarsi una soluzione positiva, dopo l’inconcepibile
sospensione della borsa di studio allo studente rimasto gravemente
ferito nel 2008 a Rivoli
per il crollo del controsoffitto della IV D del liceo Darwin. Il
compagno di banco Vito
Scafidi,
di 17 anni, morì schiacciato da un tubo di ghisa. Andrea per diversi
mesi in coma, dopo un lungo e coraggioso percorso di riabilitazione,
ha avuto la forza di rinascere con lo sport: la scherma e l'hockey su
ghiaccio. Vive così una seconda vita, con l'aiuto di stampelle e
tutore.
Dalla
sedia a rotelle a grandi risultati. Protagonista nelle competizioni
mondiali, come le Paraolimpiadi di Londra.
Ha onorato l’Italia con la maglia azzurra ed ha onorato la squadra
per la quale gareggia, quella della Polizia di Stato. Per gli impegni
sportivi ha un po’ trascurato l’università, ma non l’ha
abbandonata, mai. Ha solo rallentato. Ma lo Stato è senza memoria. E
la burocrazia non sa cosa sia la riconoscenza. E così - senza
nessuna spiegazione - lo scorso anno gli è stata sospesa la borsa di
studio che gli era stata concessa dalla Gelmini dopo il crollo, per
consentirgli di raggiungere l’obiettivo della laurea. Andrea ha
continuato a gareggiare e vincere per l’Italia. Orgoglioso della
maglia azzurra!
La
vicenda ha avuto un grande risalto mediatico. Dai grandi mezzi di
comunicazione nazionali (come il tg1 che nell’edizione di maggiore
ascolto, quella di domenica alle 20, ha trasmesso un servizio molto
incisivo) alla più grande piazza virtuale del mondo, quella di
facebook. Espressa unanime indignazione: ”Vergogna” c’era
scritto in tutti i commenti. Con l’invito al ministero di
riconoscere l’errore e a riattivare la borsa di studio.
Andrea
è commosso per tanta solidarietà. “In questi giorni ho ricevuto
tantissime telefonate. Da ogni parte d’Italia. Dico grazie a tutti
e intanto continuo con serietà ad onorare gli impegni”. E infatti
Andrea continua a mietere successi e a collezionare medaglie. Nel
campionato italiano di scherma, che si è appena concluso a Torino,
ha ottenuto 4 medaglie: due d’argento nelle prove individuali e 2
d’oro in quelle a squadre. Un bel risultato.
“Sono
contento”, dice con orgoglio. Gli chiedo se quest’anno scenderà
in Calabria
per le ferie. “Sì, a fine agosto”, mi risponde. Per la festa di
San Rocco?, gli chiedo ancora. “Sì, per San Rocco, così ci
incontreremo nuovamente a Gioiosa Jonica”. A presto Andrea,
orgoglio della Calabria
che non si piega alle avversità ed alle ingiustizie e che reagisce e
vince con dignità ed intelligenza! Grazie Andrea !
Photo:
Augusto
Bizzi