Sarà
in scena al Teatro
dei Conciatori
di Roma dal
12
al 24
maggio
2015 Ferro,
novità
italiana di Francesco
Di Chio.
Protagonisti: Blas
Roca Rey e Monica Rogledi.
Regia
di Marco
Mattolini.
Un
uomo, nella prigione in cui è rinchiuso per omicidio, ripercorre e
ricostruisce la notte che ha cambiato per sempre la sua esistenza. La
notte in cui, quattro uomini mascherati, violentarono fino alla morte
la sua compagna. Le parole e le azioni del protagonista danno vita a
un terribile viaggio verso l'elaborazione di un dramma devastante
(difficile anche da ricordare) che lo porterà alla consapevolezza
che soltanto affrontando i propri fantasmi si può ricominciare a
vivere, soltanto affrontando i propri incubi ci si può sentire
davvero nuovamente liberi di sognare. È un viaggio ad ampio
respiro, che lascia spazio al ragionamento, all'immaginazione e
soprattutto all'analisi di una società al contempo piena di bellezza
e violenza; una società artefice delle contraddizioni che mette in
mostra, attraverso cui “alleva” le sue creature.
Un
viaggio fatto anche di sentimento, passione e verità; vissuto
attraverso gli occhi di un personaggio coraggioso, guerriero non per
scelta, artefice di tanti errori, che evoca a tratti la figura
femminile centrale della sua vita che rappresenta per lui la purezza,
l’imperfezione (umana e della società), il passato e infine la via
per il futuro.
Dopo
i lavoretti in cuoio, dopo il calcio nella squadra del penitenziario,
il protagonista approda in un luogo mai frequentato prima: la
biblioteca e scopre con sempre maggiore passione la lettura, conosce
opere narrative che finirà per citare con acuta ingenuità, sceglie
le parole chiave che descrivono il suo percorso nella memoria. E
proprio la biblioteca sarà il contenitore che contiene i vari luoghi
deputati del ricordo: l’occasione del primo incontro, il rapporto
con il vecchio nonno, il caffè parigino dello sbocciare della storia
d’amore, la camera d’albergo della passione che suggella
l’incontro fra i due, fino alla casa invasa dai balordi autori
dello stupro e luogo del delitto.
Questo
è "Ferro", testo inconsueto di un giovane autore romano,
che, con cruda e violenta poeticità, attraverso un linguaggio
moderno e asciutto, è alla base di un progetto artistico
interessante, che unisce sensibilità generazionali diverse nella
costruzione di una proposta innovativa e accattivante, che affronta e
analizza tematiche di grandissimo spessore come la morte, l’amore,
il femminicidio e la giustizia, partendo però dalla semplicità di
un gesto come quello che un pomeriggio di un giorno qualunque fece
innamorare i nostri due eroi di tutti i giorni.
TEATRO
DEI CONCIATORI
- Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel.
06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it
TIPOLOGIA
BIGLIETTI: Intero
€ 18,00 - Ridotto € 13,00 - Ridotto € 10,00 + tessera
obbligatoria di 2 €
ORARIO
SPETTACOLI: dal
martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI
PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO, CENTRALPALC