Libri, "Come mangiano i leoni…" di Giuseppe Rando: bisogna mangiare con amore. La recensione di Fattitaliani

Come mangiano i leoni e mangiare come mangiano i leoni, sono due spunti da cui partire per rivedere punti di vista ingannevoli e luoghi comuni che molto spesso ci fanno sbagliare strada.

Sono anche due frasi di un libro (Armando Editore) molto importante perché nutrirsi non è più una necessità biologica tout-court ma si è agganciato alle tematiche culturali, diventando argomento celebrato da Maestri e recettori della buona cucina. E’ anche il motivo per cui il Dottor Giuseppe Rando, specialista in Scienze dell’Alimentazione presso l’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, ha deciso di mettere ordine alla branca dello scibile per separare la sovrastruttura dall’essenziale e partendo da due punti fondamentali “Cosa dobbiamo mangiare?” “Qual è il pensiero vero?” al fine di non travisare la materia.
Nel libro c’è qualcosa che l’autore ha raccolto dalla vita, tra gli aneddoti degli amici e dialogando in maniera colloquiale sia con le persone che hanno problemi di peso e sia con chi non li ha. Questi ultimi, puntano spesso il dito sui primi, ritenendoli colpevoli di non avere abbastanza volontà e di peccare di superficialità al punto da non riuscire a dimagrire. Il libro è un invito a chi non ha il problema a rivolgersi a chi ce l’ha con benevolenza e a questi ultimi per cercare di modificare un punto di vista che seppur tra mille sacrifici o non li fa dimagrire, oppure una volta dimagriti, riacquistano il peso perso, una volta che smettono di stare a dieta. E’ bene creare una comunità tra persone, non dobbiamo mai distinguere gli obesi dai normopeso, La cosa peggiore è catalogare con delle sovrastrutture concettuali che ad una certa età, tutti avremmo dovuto superare. La dieta non deve essere sacrificio, dovremmo piuttosto indagare a livello dell’inconscio, cosa ci affligge e ci spinge a mangiare più del dovuto; approfondendo in questo modo il nostro rapporto on il cibo. Chiederci se forse c’è qualcosa che ci spinge a nostra insaputa a restare in quell’errore che ci impedisce di dimagrire.
Il libro vuole essere uno strumento di riflessione su alcune bugie spacciate per verità, capaci d’intrappolarci ed impedirci di cambiare. “Una cosa è mangiare, un’altra è introdurre calorie”. Mangiare con attenzione fa migliorare il gusto e il piacere come valori aggiunti. Bisogna tener conto di due stimoli: la fame e la sazietà, solo così si potrà imparare a mangiare bene. Se perdiamo la spontaneità di mangiare è come e perdessimo la modalità di rendere piacevole ogni attimo della nostra vita. Herman Hesse fa dire a Siddharta “Pensare, aspettare, digiunare E’ la cosa più bella che puoi fare quando non si ha nulla da mangiare”. Se sottoponiamo a troppi sacrifici il nostro corpo, questi potrebbe dire “Perché mi stai trattando male?”
Lungo il percorso sviluppato in questo libro, spesso si nota come sia facile confondere la fame con un’emozione. Bisogna mangiare con amore, rallentando il nostro ritmo, allontanando le preoccupazioni della giornata. Riusciremo a dimagrire, mangiando liberamente per sfatare il mito che libertà non sempre è sinonimo di abuso, sregolatezza.
Osservare “come mangiano i leoni” è il punto da cui partire dopo aver letto il libro.

Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

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