Curiosa la
copertina di “3 R IN CUCINA”, c’è un maialino- salvadanaio, ma al posto dei
soldini, si mettono le posate e gli avanzi del giorno prima, a significare le 3
R del titolo: RISPARMIA RECUPERA & RICICLA scritto da Emanuela T. Cavalca
Altan e Manuela Porta. Cairo Editore.
Nel periodo di
crisi in cui viviamo, le due autrici hanno preso in prestito e fatto proprio il
detto delle nonne” mai buttare via nulla, tanto serve sempre”. In cucina, si è
tornati agli anni cinquanta, solo che da locale triste e disadorno si è
trasformata in un vero e proprio salotto da condividere con gli amici e
scoprire così una nuova convivialità E’ un libro diverso dal solito ricettario,
nasce da una filosofia, un credo, mettere nero su bianco le idee per realizzare
una cucina ricca con ingredienti poveri, sfruttando la fantasia si può
realizzare un piatto allegro, trasformando ciò che è rimasto in frigorifero. Si
sono chieste “Perché cucinare e non raccontare le tradizioni tramandate dalle
nonne?”
Il lavoro del
giornalista è quello di ascoltare le persone, raccontare ciò che dicono gli
altri ed è quello che è stato fatto nella stesura del libro. Con l’aiuto di
tantissime persone, le due autrici, hanno raccolto 400 ricette, italiane e non,
ritrovate in quaderni ormai sgualciti, altre appartenenti alla tradizione
regionale, altre dettate dalla gente, il benzinaio, il fruttivendolo e via
discorrendo. Tutte con un comune
denominatore: prodotti semplici, facili da preparare, ingredienti economici e
cottura brevi, al fine di risparmiare energia e capaci di soddisfare anche i
palati più esigenti.
Il libro di cucina
funziona ma non poteva essere solo quello, nel periodo in cui viviamo.
La R di recupero
indica le storia raccontate; la R di riciclo che il cibo non va assolutamente
buttato. La R di Risparmio non solo dal punto di vista economico ma anche di
calorie, di tempo.
Le due autrici sono
due facce della stessa medaglia, due modi diversi di vivere, l’una single e
l’altra con figli ed una vita frenetica. La cucina è veloce ma non per questo
trascurata. Se si usa la fantasia, si può creare veramente tanto. Manuela Porta
da mamma, ha dedicato una parte alle ricette per bambini e ragazzi. “Tutti tendiamo ad accudire i figli con il
cibo, mia mamma dice che sono una extraterrestre perché sono molto dinamica,
sfrutto al massimo la mia energia” “Una mamma che non ha tempo pensa che i
bambini possano essere viziati con un’alimentazione sana e corretta”. Tra donne
c’è un comune denominatore, una grande solidarietà. “Nutrire il pianeta” è un
dono dato alle donne che nutre i propri figli ed anche i figli degli altri. La
mamma chioccia è tipicamente italiana. Il concetto di risparmiare, recuperare e
riciclare, andrebbe diffuso anche nelle scuole per far capire che tutto può
servire. Dal nulla non nasce nulla. La dieta non deve essere vista come un
sacrificio per piacere agli altri ma va considerata come una coccola per il
nostro benessere. Prima di iniziare qualsiasi dieta bisogna disintossicarsi. Si
va dal pane fino al dolce. Nelle ultime pagine ci sono anche i consigli della
sommelier Adua Villa sui vini da abbinare alle varie ricette. Goethe diceva che
“la vita è troppo breve per bere vini mediocri”. La buona cucina deve essere
accompagnata da un buon vino che ne
esalta, modifica ed arricchisce il sapore.
Inoltre vi sono
anche una serie di indirizzi che rispettano la filosofia del libro: siti,
località, dove si possono trovare prodotti dal sapore antico, soluzioni
alternative anti-spreco, per risparmiare o conoscere ricette e tradizioni locali.
Cucinare è un vero
divertimento, sfruttiamo queste ricette semplici e gustose rispondendo ad un
unico comandamento “Non sprecare”.
Elisabetta
Ruffolo