L’Associazione
“Irene Brin”, in collaborazione con la Galleria nazionale
d’arte moderna, ha indetto il II Premio “Arte nel giardino di
Irene Brin” per la realizzazione di un progetto site specific.
Al
concorso, promosso con un bando pubblico, hanno partecipato
ottantaquattro artisti che hanno espresso attraverso i loro progetti
novità e varietà di forme, materiali e tecniche. La Giuria,
composta da Angelandreina Rorro
(curatore per l'arte contemporanea della Galleria nazionale d'arte
moderna), Roberta Cento
Croce (Architetto e Presidente
Regionale del FAI Liguria), Rachele
Ferrario (Professore di
Fenomenologia delle arti contemporanee e di Catalogazione e gestione
degli Archivi all'Accademia di Belle Arti di Milano), Guglielmo
Gigliotti (Critico d'arte,
docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Accademia di Belle
Arti di Napoli e redattore de "Il Giornale dell'arte"),
e Angela Rossi (Professoressa
e socio fondatore dell'Associazione "Irene Brin"), si
è riunita in data 20 aprile 2015 presso i locali della Galleria
nazionale d’arte moderna.
Nella
scelta della cinquina di artisti del Premio Arte nel giardino di
Irene Brin i componenti della giuria hanno individuato un
orientamento di diffusa attenzione per opere e operazioni non
oggettuali e a favore di un espletamento processuale-performativo o
di indagine di spazialità mentali e cosmiche.
I
cinque artisti (il vincitore più quattro, i cui lavori saranno
presentati durante la giornata di inaugurazione) sono tutti
esploratori di relazioni fondamentali della vita dell’uomo: la
relazione con il territorio e la sua storia (Valerio Rocco
Orlando, primo classificato), il rapporto tra gli esseri umani e
l’ambiente circostante (Salvo Lombardo, secondo
classificato), la percezione e la diffusione della luce (Federica
Di Carlo, terzo classificato), l’indagine dei meccanismi della
natura (Alessandro Brighetti, quarto classificato),
l’orizzonte infinito dell’universo (Leonardo Petrucci,
quinto classificato).
Attraverso
una linea di connessione tra i diversi ambiti di attività, si è
venuta a configurare così l’ipotesi critica dell’emersione di
Nuovi Universi Sensibili, volti a cogliere l’indefinita
realtà di presenze flagranti eppure ignote, ancestrali e
persistenti, immense e apparentemente immateriali, attive tanto nella
psiche umana, quanto nelle zone d’ombra della storia o nei recessi
infiniti dello spazio cosmico.
L’artista
vincitore si impegna a completare la realizzazione del proprio
progetto e di collocare l’opera nel Giardino di Irene Brin, sito
presso Sasso di Bordighera, entro il 20 luglio 2015. Il 26 dello
stesso mese avverrà la Premiazione ufficiale.