di Antonio Bini - Ernesto
Sirolli
sarà ospite nel programma "Che
Fuori Tempo che Fa",
sabato 7
marzo.
Finalmente
anche in Italia si potrà conoscere, attraverso la popolare
trasmissione televisiva di RAI 3 condotta da Fabio
Fazio,
l’economista americano di origine abruzzese, da più di
quarant’anni impegnato nel promuovere, sostenere
e progettare lo sviluppo di aree di sottosviluppo o in crisi. Dopo il
recente successo di una video conferenza dal titolo “Shut up and
Listen” (Volete aiutare qualcuno? State zitti e ascoltate”),
http://www.ted.com/talks/ernesto_sirolli_want_to_help_someone_shut_up_and_listen?language=it#
Sirolli
avrà la possibilità di introdurre il lavoro del Sirolli
Institute Intl. Inc. Enterprise Facilitation
che, ad oggi, ha agevolato l'apertura di più di 60 mila imprese in
tutto il Mondo. Vediamo
di conoscerlo meglio.
Ernesto
Sirolli
è nato ad Altino
(Ch)
il 22 Settembre 1950, dove trascorre una parte dell’infanzia prima
di seguire la famiglia in Libia,
dove il padre è primario nell’Ospedale di Bengasi dal 1958 al
1961. Poi prosegue gli studi a Roma dove si laurea in scienze
politiche all’Università La Sapienza. Le sue esperienze
professionali iniziano durante gli studi universitari, quando dal
1971 ritorna in Africa lavorando per una organizzazione non
governativa italiana impegnata nella Cooperazione Tecnica con i Paesi
in via di Sviluppo. Viaggia molto in Africa, operando soprattutto in
Zambia,
Kenia, Somalia, Algeria
e Costa
D’Avorio.
In questo periodo matura una riflessione critica sul ruolo della
cooperazione, non solo italiana, ma anche di altri paesi occidentali.
Durante tutta la sua vita professionale proseguirà l’approfondimento
delle questioni legate all’ascolto degli imprenditori e delle
comunità locali e quindi allo sviluppo di metodologie dirette a far
emergere passione e competenze, condizioni per la crescita o il
superamento di situazioni di crisi.
Appassionato
di problemi di Sviluppo Economico e Sociale si trasferisce in Sud
Africa
nel 1977 dove inizia un Dottorato di Ricerca all’Universita’ di
Stellenbosch. Due anni dopo ottiene una borsa di studio
all’Universita’ di Murdoch, a Perth,
nell’Australia Occidentale e si trasferisce in Australia
dove vive fino al 1995. Qui mette in atto il suo primo intervento
aiutando alcuni disoccupati australiani, artigiani della pelle, ad
imparare a fare scarpe da fare a mano grazie all’esperienza di un
artigiano siciliano.
Il
progetto assume il modello di cooperativa di lavoro e vince il Premio
“Giubileo della Regina Elisabetta” come miglior progetto
creazione di lavoro in Australia nel 1982 e a Sirolli viene offerto
un incarico a Sydney
da
parte del Governo Federale Australiano. Sirolli crea e dirige per
quattro anni la “Multicultural Artist Agency” che aiuta artisti e
artigiani appena arrivati in Australia a trovare lavoro nel loro
campo artistico, negoziando più di quattromila contratti di lavoro
durante la sua permanenza a Sydney e lancia la carriera di artisti
provenienti da più di cento paesi.
Tornato a Perth, Sirolli è invitato ad espandere il suo modello di sviluppo economico in una isolata cittadina di Esperante abitata da pescatori e agricoltori a settecento chilometri dalla capitale, dove il collasso dell’industria della pesca del tonno aveva provocato il tracollo economico della cittadina. Il lavoro di Sirolli in Esperance ottiene risultati straordinari con 27 nuove imprese economiche in 9 mesi. Tutti i progetti sono basati su idee locali e su talenti e capacità professionali che erano già presenti, ma non utilizzati, nella comunità.
Il
lavoro di Sirolli viene riconosciuto dal governo federale e dal
governo dell’Australia Occidentale e Sirolli ha la possibilità di
creare una nuova professione addestrando “Facilitatori
dell’Imprenditoria”
che il governo impiega in 20 comunità rurali. I risultati
dell’esperienza australiana sono documentati in programmi
televisivi, testi accademici, rapporti governativi e testimonianze
parlamentari e Sirolli lavora come consulente di vari Ministri
australiani dal 1986 al 1995. Nel 1989 Sirolli è invitato in America
come Professore all’Università del Minnesota dove in meno di sei
mesi avvia il primo progetto di Facilitazione dell’Imprenditoria
nel Lincoln County al confine con il Sud Dakota. Qui scrive il suo
primo libro : “Ripples from the Zambezi” (Riflessi dallo
Zambesi), il cui sottotitolo e’ “ Passione, Imprenditoria e la
Rinascita dell’Economia Locale”.
Nel
1995 Sirolli e’ invitato di nuovo negli USA e riceve un visto per
Merito Straordinario dal Governo Americano (O1 Visa) che gli permette
di trasferirsi definitivamente negli USA. Prima a Sioux Falls, poi a
Minneapolis e quindi in California, a Sacramento, dove crea il
“Sirolli Institute - International Enterprise Facilitation Ltd”,
un ente senza finalita’ di lucro con sedi a Sacramento e ad
Edmonton, in Canada.
Si
dedica, con una rete di collaboratori, all’addestramento di
facilitatori dell’imprenditoria in Australia,
Nuova
Zelanda,
Canada,
America,
Inghilterra, Scozia, Congo
e Messico.
Più di trecento comunità rurali, in quattro continenti, adottano la
sua metodologia creando circa trentamila nuove attività economiche.
Sirolli trascorre ordinariamente tre settimane al mese in viaggio per il mondo, nel quale è sempre più considerato il guru dello sviluppo e della formazione imprenditoriale. Molto presente sui media, anche con propri articoli, come ad esempio sul Financial Times.
Sirolli trascorre ordinariamente tre settimane al mese in viaggio per il mondo, nel quale è sempre più considerato il guru dello sviluppo e della formazione imprenditoriale. Molto presente sui media, anche con propri articoli, come ad esempio sul Financial Times.
Ma
l’estate riesce quasi sempre a trovare una pausa per tornare in
Abruzzo,
nell’antica residenza di famiglia, nel centro storico di Altino,
che è riuscito a rivitalizzare attraverso l’acquisto e la
ristrutturazione di vecchie case da parte di suoi amici americani.
Ho
conosciuto diversi anni fa l’economista grazie ad un interessante
articolo pubblicato sulla Rivista Abruzzese, in cui spiegava le
teorie del sociologo Robert
D. Putnam,
a margine di un famoso studio sulle cause del diseguale sviluppo
economico tra le regioni italiane. Ero allora dirigente del turismo
della Regione Abruzzo e feci miei positivamente alcuni suoi principi
anche nella pratica di iniziative di contrasto al declino delle aree
interne. Ma il contesto non permetteva di più. Non deve sorprendere
che Sirolli abbia lavorato ovunque mentre la sua attività rimanga
ignorata in Italia e ancor più in Abruzzo. Va comunque ricordato con
merito come la figura professionale e umana dell’economista non
sfuggì all’Associazione Abruzzesi e Molisani “La Maiella” di
Rho (Milano) che gli conferì il Premio
Maiella
nell’anno 2009.