ROMA
- Una copia speciale del
“Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo”
è stata consegnata nei
giorni scorsi al Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella,
tramite il suo Ufficio di Segreteria, da Tiziana
Grassi, ideatrice dell’opera
e direttrice del progetto editoriale.
La Grassi ha sottolineato che
“il Dizionario intende sistematizzare, ricordare e vivificare il
grande contributo che tra Otto e Novecento hanno dato 27 milioni di
italiani alla crescita del Paese di origine e di destinazione, e che
oggi si riverberano in 80 milioni di oriundi. Un’altra Italia che
ha segnato indelebilmente una pagina fondativa della nostra storia e
a cui dovremmo rivolgere una più consapevole e propulsiva attenzione
perché è una pagina che deve essere maggiormente conosciuta,
soprattutto tra le giovani generazioni, dentro e fuori i confini
nazionali. E’ per questo che ho voluto che il nostro Capo dello
Stato ricevesse il Dizionario che focalizza l’attenzione
sull’universo migratorio degli italiani nel mondo - anche sui tanti
giovani italiani che tornano ad emigrare dall’Italia -, e quindi
sui nostri valori identitari, sul coraggio, l’orgoglio, i sogni, le
conquiste di milioni di connazionali.”
“Mi
ha molto colpito, infatti, nel suo discorso d’insediamento, il
pensiero affettuoso che il Presidente
Mattarella ha rivolto alle
comunità italiane nel mondo. Un’attenzione che, unita al suo
richiamo all’unità del Paese, fa finalmente sperare in un
consolidamento dei legami tra le cosiddette ‘due Italie’, facendo
subito identificare Mattarella come il Presidente di tutti, al di là
di ogni distanza geografica. Il mio augurio, così come quello del
mondo dell’associazionismo degli italiani residenti all’estero
che instancabilmente si occupa delle loro numerose istanze, così
come dei ponti da creare con gli oriundi – osserva inoltre la
Grassi,
studiosa di migrazioni – è che in questo settennato il Capo dello
Stato, da persona attenta qual è ai problemi reali degli italiani
che si trovano in grave difficoltà a causa della crisi e della
mancanza di lavoro, auspicando il profilo di una società inclusiva,
integrata e solidale, voglia valorizzare il patrimonio costituito da
milioni di italiani nel mondo, una risorsa che in passato si è
spesso trascurata per una certa miopia di ‘sguardo’, e che invece
merita di essere sostenuta per tutta la valenza culturale, economica
e sociale che costituisce. Un degno riconoscimento e un’attenzione
da molto tempo attesi da chi, anche da lontano, sente forti le
proprie radici, i legami e il senso di appartenenza all’Italia.”
Il
“Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” è
stato consegnato da Tiziana
Grassi insieme ad uno dei 168
autori, Angelo Giovanni
Capoccia, esperto in
internazionalizzazione del Sistema Paese, una prospettiva di sviluppo
socio-economico che l’Italia oggi attraversa nelle complesse
dinamiche globali della contemporaneità. L’iniziativa editoriale
del Dizionario, che ha coinvolto tanti esperti e studiosi nella
stesura del ponderoso volume (1500 pagine con 700 lemmi, 17 appendici
monotematiche, 160 box di approfondimento, 500 illustrazioni a colori
e in bianco e nero) pubblicato nel 2014 dalla SER
ItaliAteneo con la
collaborazione della Fondazione
Migrantes, vede la Direzione
editoriale di Enzo Caffarelli
e il Coordinamento scientifico di Delfina
Licata,
con Prefazione di
Mario Morcellini, direttore
del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza
Università di Roma.
Il
Dizionario ha un’impostazione di servizio divulgativa e
scientifica, particolarmente rivolta a scuole, giovani,
amministratori pubblici e operatori culturali. La monumentale opera,
cui anche chi scrive ha avuto il privilegio di collaborare
come autore e membro del
Comitato scientifico, è aperta dall’Introduzione del Cardinale
Francesco Montenegro,
presidente della Fondazione
Migrantes, su diritti umani e
sul ruolo della Chiesa cattolica nell’assistenza ai migranti di
ieri e di oggi, e reca in apertura il Saluto a tutti gli italiani
all’estero dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, che ha definito
il Dizionario ‘una vera e propria summa’
dell’emigrazione italiana, evidenziando quanto non sia possibile
ignorare “il decisivo contributo che milioni di emigranti hanno
assicurato allo sviluppo dell’Italia e al suo prestigio nel mondo.
Ovunque l’emigrazione italiana ha saputo distinguersi per i valori
di cui è stata portatrice. (…). Oggi, le nostre collettività
all’estero concorrono ancora in maniera essenziale al
consolidamento delle relazioni politiche ed economiche tra i Paesi di
residenza e la madrepatria, alla diffusione della lingua e della
cultura italiana e al rafforzamento dell’immagine del nostro
Paese”.
Goffredo
Palmerini
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