Libri, il 27 febbraio "Il linguaggio del gioco" di Daniel Sada per DelVecchioEditore

La famiglia Montaño vive nel Nord del Messico, non distante dalla frontiera che separa il Paese dagli Stati Uniti. Frontiera che Valente, il capofamiglia, ha attraversato illegalmente diciotto volte per fare fortuna. Una volta racimolata un’adeguata somma di denaro, decide di aprire un’attività a San Gregorio, il paese in cui vive con la sua famiglia.

Opta per una pizzeria: una novità assoluta da quelle parti, dove le tortillas dominano incontrastate. Così fervono i preparativi per l’inaugurazione. Tra gli amici del figlio Candelario c’è Mónico Zorrilla che coltiva marijuana nel suo campo, solo per uso personale, dice. Quando Candelario sarà stanco di aiutare il padre si troverà coinvolto in un giro di narcotrafficanti tra spacci e omicidi, e farà carriera nell’ambiente fino diventare lui stesso il capo. Le vicende si susseguono in un turbinio di immagini e colpi di scena che rendono i personaggi tra i più vividi della letteratura mondiale. Il romanzo, uscito postumo un anno dopo la morte dell’autore, è stato ribattezzato come l’Ulisse messicano.
L’autore: MENTRE ERA IN VITA, DANIEL SADA fu considerato il più impegnato avanguardista della sua generazione, paragonato per la complessità del suo progetto a Joyce, Faulkner o a Lezama Lima per l’approccio barocco alla scrittura. Nato a Sacramento, nello Stato di confine di Coahuila, ha raccontato la realtà fittizia di Città del Messico in storie ambientate nei ranch e nei villaggi del deserto del Nord. Fin da subito si è distinto per la stravaganza e lo sperimentalismo della forma, spesso giocato in contrasto con la serietà e l’impegno dei temi trattati. Divenuto famoso nel 1999 con Porque parece mentira la verdad nunca se sabe (Nessuno conosce la verità perché sembra una menzogna), la cronaca di una frode elettorale raccontata in 650 pagine interamente in versi che seguono la metrica dell’Età dell’Oro spagnola, è rimasto fedele al suo visionario progetto letterario fino alla morte, avvenuta nel novembre 2011. Ha vinto nel 2008 il prestigioso Premio Herralde.
Di Daniel Sada, Del Vecchio Editore ha pubblicato per la prima volta in Italia Quasi mai (2013).
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