Il teatro è vita? può darsi, non sempre. Però succede che la vita entri dentro il teatro che a sua volta la sviscera e racconta... A Bruxelles, al Théâtre National, il pubblico ha avuto per quattro giorni (dal 24 al 27 febbraio) l'occasione di vivere questa esperienza attraverso la messa in scena de "Le sorelle Macaluso" di Emma Dante (scheda). Una narrazione perfetta, un crescendo di emozioni che le attrici e gli attori magistralmente mettono in moto, un meccanismo di movimenti corporei, coreografie, gestualità: tutto condensato e rappresentato dal-con il dialetto siciliano.
Alla fine dello spettacolo si esce scossi, quasi un po' cambiati: nel gioco delle parti, nella resa dei ruoli, nella fluidità dei dialoghi c'è qualcosa che ti fa sembrare tutto molto familiare e vicino e al contempo esterno a te stesso. In un momento ti viene spontanea e libera una risata, un attimo dopo resti basito per la drammaticità degli eventi e dei personaggi...
Gli spettatori hanno ringraziato gli artisti (bravi bravi bravi) con continui e ripetuti battiti di mani, ma per capire appieno e profondamente ciò che c'è dentro "Le sorelle Macaluso" hai bisogno di stare un po' da solo, camminare e riflettere sulle emozioni provate.
E non è una riflessione che ti viene dalla testa: dallo stomaco risalgono paure, gioie, amicizie, relazioni perdute, rapporti mantenuti, esperienze vissute, altre subite, amori finiti o mai del tutto completamente espressi, felicità momentanee, dolori prolungati, ricordi, nostalgie...
Sì, è come se fossi rinato e daccapo avessi rivissuto in una maniera misteriosa tutta la tua vita emozionale nell'arco di un'ora e mezza circa... Giovanni Zambito.
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Le sorelle Macaluso, Emma Dante
Testo e regia Emma Dante
Con Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Italia Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier
Scene e costumi Emma Dante
Luci Cristian Zucaro
Armature Gaetano Lo Monaco Celano
Assistente alla regia Daniela Gusmano
Tecnico luci Gabriele Gugliara
Traduzione in francese di Matthieu Mével
Sottotitoli Franco Vena
Produzione: Teatro Stabile di Napoli, Théâtre National/Bruxelles, Festival d’Avignon, Folkteatern Göteborg
In collaborazione con Atto Unico, Compagnia Sud Costa Occidentale
In partenariato con Teatrul National Radu Stanca - Sibiu