Fiera "Più libri più liberi". Fattitaliani intervista Michele Falco, Casa Editrice Falco: vogliamo contraddistinguerci non per la collocazione territoriale ma per l’alta qualità dei nostri libri

Michele Falco, titolare della CasaEditrice Falco che ha sede nel centro storico di Cosenza e che rappresenta un prestigio per la città. Impressioni sull’andamento della Fiera.
La Fiera va bene, il prestigio per la città di Cosenza lo intendiamo come la capacità di una casa editrice che ha sede nella città di esportare la propria qualità in tutta Italia. Le fiere sono importanti per questo, per rappresentare una propria azione editoriale su tutto il territorio nazionale. In questo modo si porta anche il prestigio, la storia, la memoria della città di Cosenza nell’accezione culturale in una ricaduta ovviamente letteraria ed in questo caso editoriale.
Quali sono i titoli di quest’anno? 
I titoli nuovi che portiamo in Fiera e che volgono uno sguardo alla nostra terra, la Calabria sono: "L’antimafia dei fatti di Angela Napoli” che è la storia di ciò che ha fatto e di ciò che propone questa grande donna che la Calabria e l’Italia hanno l’onore di avere come politico e come rappresentante della società civile. “ScintillaAT20 di Rosalba Baldino” che parla della scoperta del vaccino per l’AIDS ancora in fase sperimentale, ad opera di un calabrese il Professor Arnaldo Caruso. “Kadamou - L’Africa negli occhi di un medico italiano”, scritto dal medico di Emergency Dottor Antonio Bruscoli, racconta del virus Ebola che abbiamo importato in Italia. Invitiamo i lettori a visitare il nostro stand perché ci sono tante novità e tanti strumenti di confronto, di riflessione, di dibattito e ci auguriamo di crescita.
Ci preoccupiamo dell’Ebola ed in Italia si muore di vaccino antinfluenzale. Prima si parlava di antimafia, occorrerebbe anche un’antisanità? 
Il problema della sanità è un problema grosso, coinvolge tanti elementi e che richiederebbe tanti approfondimenti che andrebbero fatti oltre i protocolli classici, andrebbero affrontati con maggiore coraggio e maggiore voglia di verità, lontano da ogni forma di interesse. Comprendo benissimo la sua riflessione che condivido, ci vorrebbe un’antisanità nel senso di guardare in faccia ciò che non va nel settore, per mutuare un nostro titolo a proposito dell’antimafia, ci vuole “un’antisanità dei fatti” però, non dei semplici slogan.
Uno scrittore del passato che ha pubblicato e che Le è rimasto nel cuore? 
Citarne uno, significherebbe fare torto agli altri. Sono legato a tutti coloro che abbiamo editato, perché come dico sempre pensando ai nostri libri, per me son tutti figli di carta, mai nessun genitore se è un buon genitore può dire di preferire un figlio rispetto agli altri. Sono legato a tutti questi figli in egual modo.
Falco Editore è una tradizione di famiglia? 
Come amo dire: Sono figlio d’arte ma non sono figlio di papà. Non ho ereditato fortune familiari ma solo l’amore per l’editoria. Mio padre fa ancora l’editore, sono cresciuto con lui, poi le nostre strade si sono divise. Ho fondato la Falco Editore con tanti impegni che ho assunto in prima persona senza nessuna protezione, oggi è una splendida realtà nazionale grazie al primo distributore di libri che è Messaggerie. Il 90% del nostro fatturato proviene da attività extra regionali, per questo mi piace pensare ad una realtà di grande qualità che ha sede a Cosenza ma che certamente svolge la propria azione editoriale in Italia. Sfido chiunque a dire dove abbiano sede alcune case editrici, la loro collocazione in ambito territoriale è un dispiacere che si fa alla casa editrice, sebbene le radici, la memoria, la consapevolezza della propria terra è essenziale, tant’è che noi siamo fedelmente convinti di rimanere come sede a Cosenza, ma voler bene alla città, alla Calabria, significa affermare qualora ci sia, la qualità dei propri libri in Italia. Nessuno sa dove ha la sede Bompiani, però mi saprebbe dire che è una casa editrice di grande qualità perché pubblica le opere di Umberto Eco. Noi vogliamo contraddistinguerci, non per la collocazione territoriale ma per l’alta qualità dei nostri libri.
Collocazione editoriale e sede nel centro storico di Cosenza che è completamente abbandonato a se stesso. E’ un atto di coraggio? 
Amo quel posto perché non solo c’è la sede editoriale ma risiedo pure lì con la mia famiglia, a fianco al Duomo di Cosenza. Ritengo che il centro storico sia la parte più bella della città. Mi occupo di altre cose e sono lontano anni luce dall’azione politica o ancor meglio partitica. Dovrebbero essere i politici ad asssumere la responsabilità di rivalutare, riaccreditare e mettere in campo tutte quelle azioni per fare in modo che il centro storico della nostra città ritorni ad essere splendente così come merita.
Siamo al secondo giorno di Fiera, come vanno le vendite?
Un imprenditore dice sempre che sono scarse per deformazione professionale. Vanno bene, certamente cresceranno questo fine settimana. C’è una grande frequenza allo stand, alla Fiera in generale, ciò che ci rende felici è che c’è una grande consapevolezza, una grande sensibilità nei lettori. Leggere, amare i libri, significa far crescere se stessi, rapportarsi con il mondo in maniera più matura, più consapevole. In questo modo si ha anche la capacità di dare un contributo permeante a tutta la società. Oggi si parla di crisi ma la qualità dei libri esiste sempre.
Avete anche libri dedicati all’infanzia? 
Abbiamo anche titoli per bambini. Noi siamo nati come casa editrice che rivolgeva uno sguardo al mondo dell’infanzia, poi abbiamo ampliato le nostre collane perché ci hanno proposto delle opportunità, abbiamo delle collane di libri ed albi illustrati, piuttosto che della narrativa ed è un settore questo che penso non smetterà mai di crescere e di vivere una propria capacità di affermazione. Quale genitore non pensa all’acquisto di un buon libro per far crescere bene il proprio figlio? Abbiamo cercato di mantenere vivo l’interesse per questo settore, e cercheremo in futuro di rinforzarlo e farlo crescere in maniera proficua.
Elisabetta Ruffolo
© Riproduzione riservata
Fattitaliani

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