Allerta maltempo: 2 morti in Lombardia, 6 in Francia, intervista a Graziella Giacon, sindaco di Laveno Mombello

Ondata di maltempo in Europa: particolarmente colpito il Sud della Francia dove le violenti piogge hanno causato la morte di sei persone tra cui due bambini. Grave resta la situazione in Italia con l’allerta fiumi in tutto il Nord e la tragedia a Cerro di Laveno nel Varesotto, dove un anziano e la nipote sedicenne hanno perso la vita a causa di una frana. Anche Genova in ginocchio con il Rio Torre uscito dagli argini e il Bisagno arrivato al livello rosso. Il sindaco Doria ha invitato i cittadini a non uscire di casa e ha confermato che ci sarebbe un disperso: al lavoro Vigili del fuoco e Protezione civile. Lago Maggiore e d’Orta sorvegliati speciali, in Piemonte, dopo le forti precipitazioni di sabato. Il livello delle acque, continua a salire. Ad Alessandria, il sindaco parla di catastrofe. Nella notte è stato evacuato per precauzione anche l’ospedale di Omegna. Numerose, in tutta la provincia di Verbania e in quella di Novara, le strade chiuse per frane e allagamenti. A Carrara diverse famiglie sono state evacuate. Sull’ennesima tragedia nel Varesotto Cecilia Seppia ha sentito il sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon:

R. – Le due persone stavano purtroppo dormendo, perché erano le 23.30, mentre i familiari erano nelle altre stanze a vedere la televisione. Le due persone che stavano dormendo, nonno e nipote, sono state colpite all’improvviso dalla massa di terra che è scesa dalla collina dietro casa e quindi non hanno avuto assolutamente il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo e sono state travolte dalla massa violenta della frana che è caduta. 
D. Ma la casa travolta si trova in una zona particolarmente instabile? Tra l’altro, sarà aperta un’inchiesta … 
R. – Naturalmente l’inchiesta viene aperta perché ci sono due vittime. In ogni caso tutto il territorio del lago, ma soprattutto Laveno-Mombello è molto delicato dal punto di vista idrogeologico, anche se il monitoraggio è stato continuo, però prevedere le frane diventa quasi impossibile. Qui, tra l’altro, non c’era stata fatta alcuna segnalazione di fuoriuscita d’acqua perché di fatto si tratta di acque interne che lavorano quando ci sono tantissime precipitazioni come quest'ultimo mese. 
D. – Oltre a questa tragedia ci sono state diverse emergenze nella notte, anche nei giorni scorsi, so che avete dovuto trovare un rifugio a diverse famiglie evacuate… 
R. – Sì, c’è stata un’altra frana circa 10 giorni fa che ha praticamente coinvolto due abitazioni con tre famiglie che vivevano in queste case, che sono state evacuate e sono state messe in sicurezza. Di fatto, la frana anche lì è stata molto importante però siamo riusciti ad arrivare in tempo e non è successo niente alle persone. Ci sono stati grandissimi danni alle abitazioni e altri casi di smottamenti, però di lieve entità. Purtroppo il livello di rischio in questa zona è alto, siamo sempre in emergenza.
D. – Immagino che la gente sia spaventata però c’è anche grande solidarietà tra le persone, tra i cittadini, si stanno tutti dando da fare in questo momento.. 
R. – Sì, le persone sono state vicine alla famiglia, perché la famiglia con una disgrazia di questa natura era sotto choc. Hanno trovato, stanotte perlomeno, rifugio presso amici. Adesso noi abbiamo sistemato i parenti delle vittime, in questi giorni poi troveremo anche un appartamento perché di fatto qui la casa è inagibile e non so per quanto tempo lo resterà. 
D. – La situazione del tempo invece com’è? Si può sperare in un po’ di tregua? 
R. - Purtroppo vicino anche alla frana abbiamo dovuto evacuare altri appartamenti perché le previsioni del tempo sono ancora brutte per altri due o tre giorni, quindi per sicurezza abbiamo spostato le persone per metterle tranquille, perché con uno choc del genere bisognava tranquillizzarle e proprio per precauzione abbiamo preferito spostarle. 
D. – Vi sta dando una mano anche la Caritas, le parrocchie di Laveno-Mombello... 
R. – Sì tutti. In questo momento abbiamo la situazione in un certo senso sotto controllo. Abbiamo una squadra della Protezione Civile molto attiva. Ci sono gli “angeli dei sindaci”, purtroppo dobbiamo dire che siamo protetti dai volontari. Ci sono poi i carabinieri, le forze di polizia locale… Insomma tutti ci stiamo dando una mano e riusciamo a gestire la situazione. Cecilia Seppia, Radio Vaticana, Radiogiornale del 16 novembre 2014.
Fattitaliani

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