Su Rai 1,
in diretta dall’Antoniano di Bologna, dal 25 al 29 novembre andrà
in onda la cinquantasettesima edizione dello Zecchino d’Oro, alle
17 da martedì a venerdì e alle 17,10 il sabato. La regia è di Igor
Skofic. Cambia la formula, conduttrice unica Veronica Maya che sarà
affiancata ogni giorno da un ospite speciale (Paolo Conticini, Marisa
Laurito, Gianni Ippoliti, Gabriele Cirilli e tanti altri) Rai Yoyo,
lo manderà in replica dal martedì al sabato alle ore 20. Quest’anno
lo Zecchino avrà un grande spazio sui social network e il Web sarà
protagonista con un Premio, riservando uno spazio all’utente per
esprimere con un click una preferenza sulle canzoni dello Zecchino
d’Oro.
Giancarlo
Leone lo definisce un grande avvenimento che è riuscito a superare i
settecento brani e rappresenta un modello televisivo che è riuscito
a resistere per oltre mezzo secolo. Anche se lo Zecchino non è mai
stato un Talent (E’ un festival di Canzoni, tiene a precisare Fra
Alessandro, perché gareggiano gli autori con le canzoni e non i
bambini), rappresenta un modello di valore che ha generato tante
altre cose, un po’ tutti Talent hanno preso spunto da questa
trasmissione. Ha riunito tante generazioni, nonni, genitori e figli.
E’ seguito da un pubblico vastissimo, l’anno scorso ha raggiunto
i tre milioni e mezzo di spettatori. L’impegno è di non levarlo
alla Tv generalista per concederlo a quella tematica.
Tema
centrale delle cinque giornate sarà “Il mio mondo” che verrà
declinato in Famiglia, Natura, Scuola, Arte/Gioco e nella finale di
sabato sarà nuovamente un contenitore generico. Ogni giorno regalerà
al pubblico una storia che verrà raccontata insieme al Garante per
l’infanzia, Vincenzo Spadafora.
In studio
sarà presente una band che accompagnerà dal vivo gli interpreti e
il Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre” per dare maggior
risalto al grande lavoro che sta dietro ai brani.
Lo Zecchino
d’oro pur rimanendo negli anni fedele a se stesso, non è mai
uguale e ci tiene ad abbinare la tradizione alle novità. Si comincia
a lavorare dalla primavera per portare avanti le canzoni. I dodici
piccoli interpreti vengono da ogni parte d’Italia.
Sabrina
Simoni, la direttrice del coro ha detto che le prove sono già
iniziate, mancano gli ultimi ritocchi audio. I partecipanti più
piccoli hanno quattro anni. I temi delle canzoni cercheranno di
toccare la sensibilità di ogni fascia d’età. Voliamo con “Il
monopattino” con cui si può andare veloce come il vento ma bisogna
anche imparare a frenare altrimenti saranno guai. “Il cuore del re”
è una strana favola in cui il re non si innamora di una principessa
ma di una strega. “Un sogno leggerissimo” parla di una storia
d’amore tra due ippopotami e lei vorrebbe essere così leggera da
volare come una farfalla”. “L’orsacchiotto dall’oblò”
narra di un orsetto di pezza che finisce in lavatrice. “Chi ha
paura del buio”: mostri, streghe e alieni che vagano nella
cameretta. Ma è vero che solo i bambini hanno paura del buio o forse
no? “Do i numeri” è un gioco divertente che porta a scoprire che
il mondo intorno è pieno di numeri. Canzone molto ritmata ma mai
quanto “La Tarantola”, una pizzica da tachicardia. Passiamo a
farci cullare dai suoni melodici con “Il Domani” preghiera in cui
si spera che il nostro mondo abbia dei momenti di serenità; insieme
a “La mia Casa” danno un tocco di romanticismo legato alla
tradizione dello Zecchino d’oro. Più esotiche le sonorità
caraibiche di “Chicopez”. “Ci vuole un titolo” passa tutto
il tempo a domandarsi perché nessuno abbia trovato un titolo alla
canzone. “I Beagles” sono un quartetto rappresentato da John,
Paul, George e Ringhio che al ritmo di “Help” e “Come
Togheter”, attraversando la strada sulle strisce proprio come in
“Abbey road”.
“Accoglienza
e cura perché tutti abbiano un posto al mondo. Mettici un piatto
anche tu” ha l’intento di sostenere il servizio mensa
dell’Antoniano e non solo: verranno coinvolte anche le mense del
mondo francescano, per supportarle nell’erogazione quotidiana dei
pasti per le persone che hanno difficoltà. Cibo come bisogno
primario e anche accompagnamento multietnico che attraverso gli
operatori, entrano in contatto con i servizi offerti in città e che
tornano a vivere abbandonando le strade ed i dormitori pubblici. Sarà
possibile sostenere il progetto, inviando un SMS o chiamando da
telefono fisso il 45507.
Il programma
è firmato da Vincenzo Galluzzo, Massimo Giacomazzi, Fabrizio
Palaferri e Angela Senatore.
Elisabetta
Ruffolo