“Le asimmetrie del volto non sono un’imperfezione da cancellare a tutti i costi, ma un elemento da comprendere nella sua complessità dinamica, funzionale ed estetica”.
A dirlo è Giovanni Salti, presidente di Aiteb, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, parlando di un tema al centro della clinica estetica avanzata: l’analisi e la correzione delle asimmetrie facciali.
“Il volto umano è caratterizzato da sottili differenze tra lato destro e sinistro, - sottolinea il presidente - e tali differenze possono influenzare la percezione estetica complessiva, l’espressività e, in alcuni casi, la funzione masticatoria o mimica. Le asimmetrie non sempre sono patologiche, ma quando diventano evidenti possono generare disagio percettivo e richiedere un approccio medico mirato”.
“Ogni volto è unico e la nostra percezione dell’equilibrio si basa su rapporti di proporzione molto sottili – spiega Salti –. Prima di ogni intervento è essenziale una diagnosi accurata che valuti aspetti scheletrici, muscolari e dinamici del paziente. Solo così si può pianificare un trattamento personalizzato che rispetti l’identità del volto e migliori l’armonia senza stravolgerla”.
“L’analisi delle asimmetrie – aggiunge il presidente - comprende l’osservazione della simmetria ossea, la valutazione della tonicità e della funzione dei muscoli mimici, nonché la considerazione dell’impatto che fattori come postura, abitudini funzionali o microtraumi possono avere sull’equilibrio facciale”.
“I trattamenti proposti non sono “taglia unica” - prosegue Salti -, ma si sviluppano su un percorso clinico che può integrare l’uso di tossina botulinica per modulare l’attività muscolare, filler per bilanciare volumi e, quando necessario, altri approcci specifici. L’obiettivo è ottenere un risultato che migliori l’armonia percepita, senza sottrarre naturalezza all’espressività del paziente”.
“Aiteb ribadisce l’importanza di affidarsi a un medico estetico esperto e formato – conclude il presidente –. Correggere un’asimmetria richiede competenze anatomiche approfondite, sensibilità per la mimica e rigore diagnostico. È così che si costruisce un risultato duraturo e rispettoso delle caratteristiche individuali”.



