Il Castello di Padernello svela i suoi segreti con un nuovo percorso di visita

 


Un ponte levatoio che si abbassa ancora dopo secoli, un mastio che domina la pianura custodendo storie mai raccontate, scorci inaspettati e stanze nascoste dove un tempo ci si rifugiava dal pericolo.

 Il Castello di Padernello, gioiello quattrocentesco immerso nella campagna della Bassa Bresciana, è un luogo dove il passato non è semplicemente memoria, ma presenza viva che sussurra tra le pietre. Dove ogni porta chiusa nasconde storie dimenticate e scale consumate dal tempo conducono a segreti custoditi per generazioni. Dal 2026, le coinvolgenti visite guidate al maniero si arricchiranno di nuove rivelazioni e della possibilità di accedere ad ambienti restaurati che non hanno mai aperto le loro porte al pubblico. Un'occasione unica per varcare soglie rimaste inviolate e per respirare l'atmosfera di luoghi del castello che solo pochi privilegiati hanno potuto vedere.

 

Un viaggio meraviglioso attraverso epoche diverse.

L'esperienza ha inizio sul ponte levatoio originale, che si apre sul fossato per accogliere i visitatori come faceva con nobili e cavalieri. Oltre l'androne, la corte quadrata porticata si lascia ammirare in tutta la sua solenne bellezza, preludio di un percorso che attraversa epoche diverse e svela tesori d'arte inaspettati. La visita guidata conduce attraverso gli ambienti che il restauro iniziato nel 2006 ha riportato alla luce: guardando in alto appaiono soffitti affrescati che rappresentano motivi decorativi della famiglia Martinengo, e poi le antiche cucine quattro-cinquecentesche dove si preparavano banchetti sontuosi, la sala da pranzo di gusto ottocentesco con il suo elegante scalone che ha sentito il fruscio di abiti nobili, le biblioteche dove il sapere si è conservato nei secoli. Un momento particolare del percorso è la visita alle sale del Ciclo di Padernello, dove si ammirano le riproduzioni ad altissima risoluzione delle opere di Giacomo Ceruti, detto il "Pitocchetto". I 15 dipinti del pittore tardo barocco, che ritraggono con inedita umanità mendicanti, portaroli, filatrici e orfane in dimensioni reali, sono tornati idealmente nel luogo dove erano raccolti nell'Ottocento: la sala da ballo del castello e alcune stanze adiacenti.

 

Le novità del 2026, varcando la soglia del mistero.

Per la prima volta, i visitatori potranno, inoltre, accedere agli spazi che conducono alle prime stanze del mastio, la torre più alta e misteriosa del castello, l'ultimo baluardo che per secoli ha vegliato sulla pianura. Qui antiche scalette, consumate dal passaggio del tempo, si inerpicano verso l'alto. Cosa sveleranno? La seconda stanza del mastio è stata allestita come una camera cinquecentesca, dove oggetti d'epoca ricreano un’atmosfera sospesa. Cosa custodisce esattamente? Quali segreti si nascondono tra quelle mura? Alcuni dettagli è meglio scoprirli di persona, lasciando che sia il castello stesso a raccontarli. Il nuovo percorso permette di accedere anche alle stanze un tempo destinate alla servitù, testimonianza della vita quotidiana del maniero, e gli spazi che oggi conservano la biblioteca del filosofo Italo Valent, un prezioso patrimonio culturale. E poi, naturalmente, c'è sempre lei: la Dama Bianca. Si dice sia lo spirito di Biancamaria Martinengo, morta a soli tredici anni mentre osservava il volo delle lucciole. Ogni dieci anni, secondo la leggenda, appare sullo scalone d'onore con un libro dorato tra le mani. Quale mistero custodisce?

 

Oltre le mura del Castello.

L'esperienza non si conclude all'uscita dal maniero. Un sentiero conduce al Ponte San Vigilio, opera d'arte in natura creata dall'artista Giuliano Mauri intrecciando polloni di castagno: due ponti che le stagioni vestono di nuova poesia, recuperando idealmente il tracciato di un'antica strada romana. L’esplorazione prosegue poi nel borgo artigiano di Padernello e alla Cascina Bassa, recentemente ristrutturata per ospitare botteghe, spazi di alta formazione e bellissimi spazi di ricettività. Qui è possibile degustare e acquistare i vini bresciani dell'enoteca, perfetti da abbinare alle prelibatezze della cucina locale. Chi desidera prolungare la visita può, infatti, pranzare o cenare nei ristoranti del borgo https://www.castellodipadernello.it/vivi-il-borgo/ristorazione/ dove i sapori della tradizione bresciana si fondono con l'atmosfera magica del luogo, e pernottare nelle diverse strutture ricettive https://www.castellodipadernello.it/vivi-il-borgo/ospitalita/   per vivere appieno l'incanto di Padernello.

 

Informazioni utili.

Il Castello di Padernello è visitabile solo attraverso visita guidata, per questo motivo la prenotazione è fortemente consigliata. L'ingresso senza prenotazione non è garantito. È possibile prenotare online https://www.castellodipadernello.it/visite/il-castello-e-la-mostra/ scegliendo giorno e ora, fino ad un massimo di 25 persone. Per gruppi oltre le 25 persone è necessario contattare direttamente la segreteria del Castello.

Il Castello di Padernello è solitamente aperto dal martedì alla domenica. Le aperture possono tuttavia subire delle variazioni, per vedere in dettaglio giorni e orari di apertura sempre aggiornati si veda il sito www.castellodipadernello.it

Per prenotare una visitahttps://www.castellodipadernello.it/visita-il-castello/prenota-una-visita/

Per maggiori informazioni su come raggiungere il Castello e i parcheggi disponibili, è necessario consultare la sezione dedicata sul sito: https://www.castellodipadernello.it/info-e-contatti/

Per scoprire tutti i dettagli della visita, visita il sito ufficiale: www.castellodipadernello.it/visita-il-castello


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