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È disponibile in digitale l’EP “Dead Poets Club” dell’omonimo gruppo nato da un’idea di Giovanni Favero (pioniere dell’ utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla musica oltre che autore letterario e creativo con originali progetti multimediali tra musica e cultura), Roberto Turatti (batterista, DJ e storico producer con oltre 140 evergreen all’attivo, considerato il padre fondatore dell’Italo disco di cui si ricordano i grandi successi internazionali di Den Harrow, l’originalissima “Siamo donne” di Jo Squillo e Sabrina Salerno) e Fulvio Muzio (compositore, chitarrista e tastierista dei Decibel, già compositore della storica Contessa e Lettera dal Duca, medico con esperienze consolidate e progetti in ambito psico-acustico) come parte di un laboratorio sperimentale condiviso con l’Università degli Studi di Milano - Bicocca – Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione e lo spin-off Whattadata.
L’EP prende forma attraverso quattro brani che mettono in musica poesie di grandi autori del passato – William Blake, Gabriele D’Annunzio, Rosalia de Castro e Catullo – reinterpretandole in chiave contemporanea. Il progetto fa uso dell’intelligenza artificiale esclusivamente come strumento di supporto creativo, a testimonianza di come la tecnologia possa affiancare l’artista senza sostituirne l’identità, la visione e il processo espressivo. Un percorso che unisce tradizione letteraria e innovazione, nel segno di una ricerca artistica consapevole e rispettosa delle proprie radici.
“Negra Sombra” è il secondo singolo dei DEAD POETS CLUB che fa seguito a “The Fly”. Il brano fa rivivere le liriche della poetessa galiziana Rosalia De Castro (1837-1885) in una chiave nuova, grazie all’innovazione tecnologica e all’esperienza del compositore e musicista dei Decibel Fulvio Muzio, del DJ e storico produttore Roberto Turatti e del pioniere nell’uso dell’intelligenza artificiale applicata alla musica Giovanni Favero.
In questo brano l'autrice descrive “un’ombra" (sombra) che la accompagna costantemente e che costituisce una metafora per il dolore e la malinconia che la poetessa sentiva perseguitarla costantemente. Questa “ombra nera” rappresenta l'ineludibile presenza del suo tormento interiore che non può essere rifiutato ma che va accettato e integrato nella propria vita.
La musica originale creata dai DEAD POETS CLUB per accompagnare il testo di Rosalia De Castro si traduce in un trascinante brano latino con un ritmo reggaeton che ti prende dall’inizio e ti invoglia a ballare, proprio come avviene per la sensuale protagonista del videoclip che, dopo aver tentato invano di sfuggire alla propria ombra, finisce per accettarne la presenza e si congiunge a lei in un ballo catartico.
Oltre a “Negra Sombra” verranno pubblicati altri due brani inediti, con musiche originali dei DEAD POETS CLUB: “Le Strirpi Canore” su testo poetico di Gabriele D’Annunzio e “Carme V” su testo poetico di Catullo.
“Le Stirpi Canore” di D’Annunzio è un sorprendente connubio tra un testo in cui D’Annunzio celebra la comunione profonda tra uomo e natura (panismo) ed un Rap con morbide vibrazioni R&B e sottili influenze trap.
“Carme V” è un invito di Catullo a vivere l'amore con la massima intensità e passione, ignorando le critiche e i giudizi dei moralisti, perché la vita è breve e fugace. Il brano fonde l'energia melodica della trance con un ricco arrangiamento orchestrale: un inno emotivo moderno che unisce l'euforia della pista da ballo e la grandezza classica.
Nella fase di composizione dell’EP “DEAD POETS CLUB”, il fulcro è rimasto sempre e solo la creatività dei musicisti e dei compositori. L’intelligenza artificiale è intervenuta unicamente come supporto alla produzione artistica, soprattutto grazie all’utilizzo di diversi cantanti virtuali. Per ribadire il valore poetico al cuore del progetto, i testi scelti si basano su sette grandi poesie di altissimo livello letterario mondiale.
La collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha l’obiettivo di individuare e analizzare possibili sviluppi tecnologici che possano favorire un utilizzo etico dell’intelligenza artificiale nella produzione musicale professionale.
Il coordinamento dello sviluppo delle tecnologie è affidato a Whattadata, spin-off dell’Università Bicocca. Linkedin di Whattadata: https://www.linkedin.com/



