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| 1 Gino Morandis, Immagine n°27, 1957, olio su tela, cm100x140 |
Tre protagonisti dello Spazialismo Veneziano, uniti da un’amicizia profonda e da una stagione irripetibile dell’arte italiana del dopoguerra, tornano a dialogare in una mostra che ne celebra la forza creativa e la reciproca influenza.
Dal 19 dicembre 2025 al 1° febbraio 2026, il MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita la mostra “Riccardo Licata, Gino Morandis e Tancredi Parmeggiani. Storie d’arte e d’amicizia”, a cura di Giovanni Granzotto, con la co-curatela di Giordano Bruno Guerri e organizzata da Il Cigno in collaborazione con Studio d’Arte GR.L’esposizione nasce dal legame
umano e artistico che unì Licata, Morandis e Tancredi sin dagli anni giovanili,
quando condivisero atelier, esperienze e riflessioni sulle nuove frontiere
della pittura, partecipando ai movimenti spazialisti, firmandone talvolta i
manifesti. Un esempio emblematico di questa vicinanza è il ritratto di Licata
realizzato da Tancredi — un’opera rara e significativa che testimonia
l’intensità del loro rapporto.
La mostra si articola in oltre
settanta opere, circa venticinque per ciascun Maestro, e ripercorre il loro
cammino creativo dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Sessanta: è
il periodo in cui la loro ricerca si intrecciò maggiormente, tragicamente
conclusosi con la morte di Tancredi. Per Licata e Morandis, il percorso
prosegue anche nei decenni successivi, mostrando l’evoluzione dei loro
linguaggi artistici.
Nel percorso espositivo trovano
spazio i primi esperimenti spazialisti di Riccardo Licata, tra la fine degli
anni Quaranta e i primi Cinquanta, tutti plasmati dalla sua urgenza di
coniugare lo “spazio” naturale, con lo spazio assoluto della storia, in
particolare della storia antica, e il successivo sviluppo del suo “magico
alfabeto”, scrittura pittorica sospesa tra segno e luce. Le tessere di colore
che costruiscono le sue superfici rimandano idealmente ai mosaici bizantini,
fonte di ispirazione per l’artista, che ne coglieva la vibrazione luminosa e la
spiritualità antica per trasporla in chiave contemporanea.
L’inizio della traiettoria
artistica di Gino Morandis è rappresentato dalle tempere del 1948-50, testimoni
delle prime prove spazialiste che univano luce e colore in una dimensione
lirica e visionaria, per poi proseguire con i campi cromatici degli anni
successivi, dove convivono suggestioni atomiche e siderali. L’“atomo” per
Morandis non è solo simbolo di modernità scientifica, ma anche richiamo agli
elementi primordiali della natura, alla sostanza originaria che fonda tanto la
scienza quanto la mitologia antica.
Con Tancredi, il pubblico potrà
rivivere l’intero arco della sua ricerca, dalle opere del periodo “dripping”
alle “primavere”, dalle “serre” agli “omaggi”, fino alle ultime serie delle
“facezie” e dei “matti”, in cui si intrecciano libertà espressiva e tensione
poetica. Il “punto” tancrediano, matrice generatrice dello spazio e della
forma, si carica qui di una valenza arcaica: come nei simboli cosmici
dell’antichità, rappresenta l’origine di ogni cosa, il nucleo da cui si espande
l’universo pittorico.
Nel contesto del MANN, luogo per
eccellenza della memoria classica e della materia antica, il dialogo tra
Licata, Morandis e Tancredi si arricchisce di nuovi significati, rivelando come
la modernità dello Spazialismo affondi le proprie radici in una sensibilità che
guarda al passato per rigenerare il presente.
Il catalogo della mostra, edito
da Il Cigno, include testi critici di Antonella Alban, Luca Cecchetto, Stefano
Cecchetto, Giovanni Granzotto, Fabrizio Guerrini, Anthony Molino, Dino
Marangon, Barbara Morandis, Cesare Orler, Lorenzo Zichichi.
L’iniziativa è realizzata grazie
al contributo del main sponsor Gruppo Euromobil e con il supporto di Orler TV e
Petrone Oleodinamica.
Informazioni
Sede: Museo
Archeologico Nazionale di Napoli (MANN)
Piazza Museo,
19, 80135 Napoli NA
https://www.museoarcheologiconapoli.it/
Date: 19 dicembre 2025 – 01 febbraio 2026
A cura di: Giovanni
Granzotto; co-curatore: Giordano Bruno Guerri
Organizzazione: Il Cigno in collaborazione con Studio d’Arte GR
Main sponsor: Gruppo Euromobil
Con il supporto di: Orler TV, Petrone Oleodinamica
Mail per info: info@studioartegr.com
Ingresso alla mostra compreso nel
biglietto del MANN: https://www.museoarcheologiconapoli.it/orari-e-biglietti/



