In occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Andrea “Bobo” Marescalchi, l’Archivio Andrea Marescalchi presenta “Uno, qualcuno, chicchessia: sulle tracce di Andrea Marescalchi”, un progetto di valorizzazione dell’archivio realizzato con il contributo di Toscana in Contemporanea 2025, promosso dalla Regione Toscana.
All’interno del progetto si inserisce la mostra “Acquilunio”, prima personale a Firenze di Emanuele Caprioli (Milano, 1993), nata dal dialogo con l’opera di Andrea Marescalchi (Roma, 1954 - Firenze, 2015), che sarà ospitata negli spazi del Museo Sant’Orsola a Firenze, aperta al pubblico dal 5 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026. A cura di Valeria D’Ambrosio, l’esposizione indaga la relazione dinamica tra agenti umani e non umani come condizioni che favoriscono la creazione di fenomeni naturali. Il punto di partenza è una duplice esplorazione, che racconta di un’esperienza umana in bilico tra concretezza ed effimerità: l’acqua e la luce, forze elementari che attraversano il tempo e collegano tracce di storie, presenze essenziali ma spesso invisibili che connettono la nostra realtà, attraversano l’aria che respiriamo e modellano i contorni del paesaggio, contribuendo a definire il tessuto dell’ambiente che viviamo.
Due nuove produzioni site-specific di Caprioli si relazionano con due lavori di Marescalchi – Senza titolo [Farfalline], un’opera della metà degli anni Novanta di piccole dimensioni, su carta, che racconta il suo rapporto con l’inchiostro e la matematica e l’altra, Cascata, differente per tecnica, di grandi dimensioni, realizzata gli ultimi anni della sua vita– aprendo così un confronto visivo sul tempo e sulla continuità dei gesti. Le opere di Marescalchi non si lasciano infatti leggere secondo periodi o fasi, ma come un unico corpo in movimento, dove temi, forme e passioni riaffiorano nel tempo trasformandosi.
La mostra è l’esito di una residenza d’artista svolta tra luglio e ottobre 2025 presso l’Archivio Andrea Marescalchi, durante la quale Caprioli ha lavorato con la guida di TAB – Take Away Bibliographies, approfondendo materiali, opere e documenti d’archivio. Il percorso di ricerca, condiviso tra artistə, curatorə e designer, ha dato origine non solo alla mostra ma anche a una pubblicazione, a cura di TAB, che raccoglie riflessioni, testi e materiali prodotti nel corso della residenza.
Archivio Andrea Marescalchi
L'Associazione Culturale Archivio Andrea Marescalchi è nata nel 2017 a seguito della scomparsa dell’artista Andrea Bobo Marescalchi. l’AAM si occupa di promuovere l’attività archivistica delle opere e la diffusione e conoscenza dell’opera di Marescalchi. L’Archivio permette la consultazione di opere e materiali relativi al lavoro dell’artista utili alla realizzazione di mostre, cataloghi, pubblicazioni e ricerche di carattere tecnico artistico. L'obiettivo dell’archivio è di rendere il patrimonio artistico e documentario di Bobo più facilmente consultabile, offrendo un accesso immediato e strutturato al suo lavoro. Negli anni successivi alla scomparsa di Marescalchi, l’Archivio si è impegnato nella realizzazione di mostre personali e collettive, inviando opere del pittore in Europa e in America per esposizioni organizzate da enti privati e pubblici.
Andrea Marescalchi (Roma 1954 - Firenze 2015)
Studia al liceo classico e al liceo artistico, si iscrive all’accademia di belle arti che abbandona dopo pochi mesi. Collabora per 11 anni con Alighiero Boetti e Sol Lewitt. Attività espositiva dal 1989. Alcune mostre: Centre d’art contemporaine, Martigny. Doppio gioco, Galleria Bonomo, Roma, Bari, Spoleto. One man show, Autorimessa, Roma. Dialogues de paix, ONU, Ginevra. Meditation, Medersa Ibn Youssef, Marrakesh. Andrea Marescalchi, Galleria Seno, Milano. Continuità, Arte in toscana 1990 2000, Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. Donna donne, palazzo Strozzi, Firenze. Pizzinini Marescalchi, Ciastel Colz, la Villa, Bolzano. Andrea Marescalchi, Galleria Santo Ficara, Firenze. La scimmia, l’immagine, il suo doppio, Art for the World, Milano. 8x8 64, Bibo’s place, Todi. Made in Filandia 2014, Esercizi, Pieve a Presciano
Emanuele Caprioli (Milano, 1993)
Vive e lavora a Milano. Collabora con elementi essenziali e arcaici: luce, aria, fuoco, acqua e i fenomeni connessi come la condensa, la neve, l’alba, il tramonto e I miraggi. Indaga ed evoca le tensioni invisibili tra gli agenti atmosferici di un luogo e il pubblico, il quale è spesso parte dell’opera e attivatore di queste dinamiche invisibili. Cofondatore del collettivo Provinciale11, ha partecipato a mostre personali e collettive tra cui Centro Artistico Alik Cavaliere, Orto Botanico di Palermo, Charlottensborg Palace, Galleria Arrivada e Oto Lab e a residenze artistiche presso Archivio Marescalchi, VIR Viafarini-in-residence, Residenza Poietica / Fondazione Merz, Dolomiti Contemporanee e Tagli.
Museo Sant’Orsola Firenze (museosantorsola.it / @museo.santorsola)
È un nuovo luogo di cultura a Firenze che aprirà ufficialmente le sue porte alla fine dell’anno 2026 dopo i grandi lavori di ripristino dell’antico convento di Sant’Orsola. Dal 2023 organizza delle mostre d’arte contemporanea in questo spazio ancora in cantiere. La mostra Acquilunio si inserisce alla fine del percorso della terza esposizione a cura del museo The rose that grew from concrete (fino al 04 gennaio 2026).
Il progetto è realizzato grazie al contributo di Toscanaincontemporanea2025 promosso dalla @regionetoscana
Uno, qualcuno, chicchessia: sulle tracce di Andrea Marescalchi
Un progetto dell’Archivio Andrea Marescalchi
A cura di Valeria D’Ambrosio e TAB Take Away Bibliographies
Con la collaborazione di Emanuele Caprioli
Graphic design: Dania Menafra
Ph/video credits: Giulia Lenzi
Con il contributo di
Regione Toscana
Car valet Leonardo
Hen House Studio
In collaborazione con
Museo Sant’Orsola
Numeroventi
Colla
info | 3341024953
info@archiviomarescalchi.com | www.archiviomarescalchi.com
facebook e instagram @archivioandreamarescalchi



