GAETANINA LONGOBARDI AGLI “APERI…LIBRI” PRESENTA “LA CERTOSA ABBANBONATA, STORIA DELLA GRANGIA DI ANGRI”

 


Ospiti d’onore Serena Della Monica, Giovanna Fiore, Laura Belvisi, Sara Schiavo con il reading “Un amore e nulla più”

Giovedì 6 novembre nuovo appuntamento, dalle ore 19.00, con gli “Aperi…libri” del LORI’, lounge bar sito a Cava de’ Tirreni, al Borgo Scacciaventi, dove si tengono una serie di appuntamenti eno-culturali che vedono al centro delle serate presentazioni di libri accompagnate da degustazioni di vini e cocktail.

Questa settimana sarà la volta della scrittrice Gaetanina Longobardi, con il suo ultimo libro La certosa abbandonata. Storia della Grangia di Angri (Homo Scrivens Ed.).

Originaria di Angri, Gaetanina Longobardi si è laureata in Storia Moderna costruendo la sua carriera letteraria sul fascino del Medioevo.
Di sé stessa dice:

“Io vivo il Medioevo. Sono nel 1362, con Giovanna I. Sono innamorata degli Angiò, ma la documentazione deficitaria mi ha fatto impazzire.
La devozione al linguaggio poetico mi fa vivere in biblioteca. Leggo le fonti storiche di chi prima di me ha studiato il passato e ammiro il lavoro di ricerca.
La dedizione incondizionata va agli autori del mio territorio. Io sono di Angri, in provincia di Salerno, e qui vicino è nato il meraviglioso Domenico Rea.
La componente creativa di Domenico Rea permette la totale comprensione dei luoghi per me familiari, per poi uscire fuori in un’intensità sempre più ampia.”

A contorno della serata, quattro donne - Serena Della Monica, Giovanna Fiore, Laura Belvisi e Sara Schiavo, ospiti d’eccezione - proporranno un piccolo reading di letture tutto al femminile, dal titolo Amandoti, per tenere accesi i riflettori sulla donna, figura centrale e protagonista del mondo, in un’epoca moderna che la vuole ancora schiacciata e vittima del patriarcato in tutte le sue forme.

A presentare la serata sarà il giornalista Antonio Di Giovanni.


La certosa abbandonata. Storia della Grangia di Angri
- Sinossi

  1. La regina Giovanna attraversa il Feudo di Cancelleria, tra Nuceria e Stabiae, dov’è in costruzione la grangia di Angri.
    Ad accompagnarla c’è l’architetto antoniano, divenuto suo amante, al quale la regina ordina che l’edificio, come l’altra certosa in costruzione a Capri, richiami la struttura della villa romana celata sotto l’Ospitaliero degli Antoniani, dove hanno appena trascorso la loro notte d’amore.
    È questo il duplice segreto che la regina condivide con la nipote che porta il suo stesso nome.
    Sullo sfondo, il precario potere angioino a Napoli, insidiato da potenze straniere e da lotte intestine per la successione al trono.


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