Dal 17 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e rotazione radiofonica “Vida Lenta Vida Loca”, il nuovo singolo di AvA.
"Vida lenta vida loca" è un brano urban pop con sfumature latine ed elettroniche, che unisce beat rilassati ma incalzanti a un mood ironico, provocatorio e profondamente contemporaneo. La produzione è essenziale ma curata, con un groove che richiama il ritmo di una vita vissuta "a passo lento", in contrapposizione con i tempi frenetici della società attuale.
Il testo è una celebrazione ironica della lentezza come atto di resistenza. AvA racconta una quotidianità fatta di piccoli piaceri (sigarette, gin, ciabatte) e di un sano menefreghismo verso i canoni imposti. Il brano smonta con sarcasmo gli standard di successo, produttività e apparenza.
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l'artista sulla nuova release: "Vivo con lentezza, così
il tempo non passa / È la mia cura di bellezza. C'è un forte spirito
anti-performativo, con una protagonista che si mostra indifferente alle
pressioni sociali: ha 40 anni e zero rughe, ma anche il RDC e la tv, e se ne
frega del giudizio altrui. Una sorta di manifesto pop femminista
post-pandemico, punk nella sua forma, dolce nella sua estetica. Il brano si
inserisce in un disco ricco di rivendicazioni e questo singolo richiede a gran
voce il diritto alla lentezza e al godersi la vita, svincolandosi anche a
brutto muso dalla velocità e dalla pressione costante a cui siamo sottoposti
quotidianamente.”
Biografia
AvA
è una predatrice: è una donna che ha calpestato i peggiori stereotipi femminili
in scarpe da tennis e che si è conquistata una posizione sociale alternando la
sua vita diurna lavorativa per trasformarsi di notte in un mostro fatto
di beat, moombahton e urban pop che
hanno infuocato le dance hall.
La musica
di AvA è il manifesto della ribalta personale a discapito di una
società che ci vorrebbe inermi, disillusi e arresi all’impotenza. E’ il costume
da super eroe nascosto sotto la divisa da lavoro.
E’ la dimostrazione che chiunque ha il potere di cambiare la
propria vita senza dover scendere a compromessi, anche se si è
donne.Soprattutto se si è donne.
Il progetto è nato nel 2019 dalle ceneri della band tutta al
femminile nota come Calypso Chaos di cui AvA era la front woman e ha pubblicato
il primo disco solista (interamente scritto e prodotto da lei) intitolato “Lo
Squalo”, distribuito da Artist First su tutte le piattaforme digitali e che ha
totalizzato circa 500mila streaming e decine di migliaia di visualizzazioni su
YouTube.
Oltre ai singoli estratti dal disco, complice la pandemia e un
clima di totale immobilità, tra il 2020 e il 2021 AvA ha prodotto e pubblicato
altri due singoli extra album: “Ti Auguro Ogni Male” e “Canzone Triste”, che a
loro volta hanno totalizzato migliaia di streaming e visualizzazioni sui
relativi videoclip su YouTube.
Nel 2025 AvA torna sulla scena urban pop con un nuovo album (sempre interamente scritto e prodotto
da lei con la collaborazione di Manuel Finotti) che fa della leggerezza la sua cifra stilistica
principale.
Ma bisogna fare un distinguo perché spesso si tende a confondere
la leggerezza con la superficialità, quando invece per leggerezza si intende
una capacità profonda di accettazione del proprio destino, imparando a
“surfare” sulle sue onde invece che ad affogarci dentro e godendosi le emozioni
nel mentre.
AvA ci invita a “prendere le cose come vengono” e
distaccarsi in modo anche brutale da questo vortice nauseabondo in cui si è
trasformata l’industria musicale (e non solo), a rimettere al centro la propria
sanità mentale e la propria felicità, anche attraversando profondi momenti di
disperazione e solitudine.
Il diritto alla lentezza (Vida Lenta Vida Loca), il diritto alla
disperazione (Requiem), il diritto alla malinconia (La fine dell’estate, Per
Aspera ad Astra) il diritto di godersi la vita nei suoi momenti effimeri e
caotici (Formentera, Josè) ma soprattutto il diritto di fallire per
ricominciare da capo (Fammi Fallire), sono i punti cardini da cui prendono vita
le storie raccontate in questo disco.
Un album dalle sonorità fresche ed eleganti, capace di
catapultarci tra una traccia e l’altra, da spiagge caraibiche a deserti di
desolazione.
A questo momento storico intriso di accelerazioni
incontrollabili e senso di precarietà continuo, dove solo chi è all’apice della
catena alimentare sembra avere qualche chance di sopravvivenza, AvA risponde
alla velocità con la lentezza, alla voracità con il piacere effimero e alla
felicità ostentata con lacrime vere.
E mentre tutti sgomitano per accaparrarsi 10 minuti di notorietà in un mare
pieno di pesci rossi, da bravo squalo bianco, AvA preferisce nuotare invisibile
sotto il pelo dell’acqua, discreta… ma imminente.