Nove, Elly Schlein: il governo vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone

 


“Penso che la violenza di questo attacco dimostri che abbiamo ragione, perché non si è mai vista la Presidente del Consiglio che passa più tempo ad attaccare l'opposizione, i sindacalisti, i giornalisti e i giudici che non a governare e occuparsi delle liste d'attesa della sanità e nei salari. Io non ho mai detto che la bomba a Ranucci l'avesse messa il governo, che fosse il mandante, su questo indaga la magistratura. Io ho detto: “dove governa l'estrema destra si indebolisce la libertà di stampa” e questo è un fatto, l'ho detto nel giorno in cui dal Pentagono uscivano in file i giornalisti. Ma se guardiamo al nostro paese, benissimo la solidarietà che ha espresso anche il governo a Sigfrido Ranucci, ma perché non ritirano le querele temerarie con cui ogni giorno ostacolano il suo lavoro? Perché l'Italia è scesa nella classifica sulla libertà di stampa di diverse posizioni durante questo governo? Perché la Presidente del Consiglio non fa una conferenza stampa nemmeno se ci inciampa dentro per sbaglio?"
 
ELLY SCHLEIN SULLA RIFORMA PER L’INDIPENDENZA DELLA RAI DALLA POLITICA E DAI PARTITI
“Tanti mi hanno criticato per aver fatto una scelta netta. Non abbiamo partecipato alla elezione del nuovo consiglio d'amministrazione della Rai perché noi siamo coerenti con l'idea che bisogna fare una riforma che renda indipendente la Rai dalla politica e dai partiti e bisogna farla in fretta perché questa riforma per attuare la nuova norma europea, il Media Freedom Act, andava fatta entro agosto e invece siccome questo governo non la vuole fare ormai l'Italia è fuori legge nel senso che ancora non ha recepito questa direttiva. Noi continueremo naturalmente a batterci perché sia fatta questa riforma che renda davvero indipendente la Rai dai partiti e dalla politica. Aggiungo anche un'altra cosa: non solo noi non abbiamo mai accusato loro di essere mandanti, ma siamo stati noi accusati di essere mandanti. Penso a un omicidio che è avvenuto dall'altra parte dell'oceano, quello di Charlie Kirk, che abbiamo tutti condannato duramente, ma penso anche al fatto che sono strani questi silenzi a giorni alterni perché non abbiamo sentito invece una parola quando un omicidio ai danni di un autista l'hanno commesso degli ultras di estrema destra l'altro giorno a Rieti o ancora dell'aggressione avvenuta proprio in queste ore da parte di neofascisti ad un liceo di Genova dove hanno devastato tutto o ieri sera ancora un giornalista che è stato aggredito perché aveva una felpa con scritto antifascista. Allora, noi la violenza politica la condanniamo sempre e vorremmo che anche la destra e il governo facessero la stessa cosa”
 
ELLY SCHLEIN SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA: “L’OBIETTIVO È INDEBOLIRE LA MAGISTRATURA”
“Un altro esempio è anche la riforma della giustizia. A tutelare la democrazia non c'è solo giustamente il ruolo della stampa, la libertà di stampa, il cane da guardia della democrazia, ma anche l'indipendenza della magistratura. Stanno facendo una riforma della giustizia per cosa? Ogni anno passano, diciamo, nella carriera diversa, 20 magistrati su 9.000. Ci vogliono raccontare che per 20 passaggi su 9.000 magistrati bisognava ritoccare la Costituzione o forse l'obiettivo è di indebolire la magistratura, di dividere i CSM e di rendere la magistratura e i giudici meno indipendenti dal governo, perché ho l'impressione che questa destra voglia sostituire il diritto internazionale alla legge del più forte. Invece la legge è uguale per tutti. Questo è un altro fondamentale principio della democrazia”
 
ELLY SCHLEIN SULLA SANITÀ
"Ci sono 6 milioni di italiani che non riescono più a curarsi. In un anno di governo Meloni sono aumentati di un milione e mezzo. Perché Giorgia Meloni di questi non parla e non li vede? Mancano 30.000 di medici e 70.000 infermieri. Su questo ci confrontiamo spesso con Giorgia Meloni in Parlamento perché lei continua a dire di aver fatto il più grande investimento della storia nella sanità pubblica.  È vero che aumentano le risorse. Qual è il problema? Che non aumentano tanto quanto è aumentato il PIL e l'inflazione. E quindi quegli ospedali, pur dandogli risorse in più, non ne hanno abbastanza per garantire gli stessi servizi di prima e per pagare gli stipendi dei medici e gli infermieri. Cosa succede? Ma lo sa la gente lo sa che se mancano medici e infermieri le liste d'attesa si allungano all'infinito. Allora chi ha i soldi da solo va dal privato e chi non ce li ha sta rinunciando a curarsi. Una cosa che faremo subito appena andati al governo: 5 miliardi e mezzo da mettere subito sulla sanità pubblica dove li abbiamo individuati, non nelle riforme bandiera del governo perché è un modo semplice per farsi dire di no, abbiamo indicato al governo di poterli prendere tra i sussidi ambientali dannosi, in particolare su un incentivo per le caldaie a metano, che comunque per norma europea non si potranno più installare dal 2040. Perché vado un secondo sul tecnico per dire che noi, come opposizione, accanto a ogni critica mettiamo una proposta costruttiva, alternativa, solo che il governo ci sbatte costantemente la porta in faccia. Perché vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone. E noi vogliamo ancora quella di Tina Anselmi, una sanità universalistica che ti cura a prescindere dal portafoglio che hai in tasca"
 
ELLY SCHLEIN SULLA RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA IRPEF NELLA MANOVRA:
“Questo è un altro elemento della propaganda di questo Governo. C’è una riduzione di quell’aliquota, lo sa quale sarà l’effetto? Così daranno 30 euro in più all’anno a chi prende 30.000 euro all’anno e 440 euro in più all’anno a chi prende fino a 199.000 euro all’anno; quindi, è un altro regalo a chi sta meglio, anziché sostenere il ceto medio in difficoltà si fa un’operazione che aiuta di più chi è già più ricco.  L’abbiamo visto tante volte, quando il Ministro Giorgetti, che ora pare essersene dimenticato, ha accettato di togliere la tassa minima globale alle multinazionali americano, sempre per abbassare la testa alle richieste di Trump... Noi immaginiamo futuro diverso per questo Paese,  più giusto. A partire dagli stipendi, dall’abbassare il costo delle bollette, mettere subito quei 5 miliardi e mezzo sulla sanità pubblica. Queste cose le stiamo chiedendo insieme alle altre forze della coalizione. Per questo non partiamo da zero, partiamo dal fatto che governiamo già insieme in Emilia-Romagna, in Umbria, in Sardegna e stiamo governando bene cercando di rispondere alle difficoltà degli italiani”
 
ELLY SCHLEIN SU GIUSEPPE CONTE E LA COSTRUZIONE DELLA COALIZIONE:
“Ha detto che un’alleanza si costruisce su un programma progressiste e coerente e io sono d’accordo. Tant’è che ho detto il giorno dopo delle Regionali, dove comunque siamo alleati in tutte le Regioni al voto, costruiamo questo programma progressista e non facciamolo chiusi nelle stanze, facciamolo a confronto con il Paese, con le categorie produttive, coi sindacati, con gli esperti, con il mondo dell’associazionismo, che conosce la sofferenza di tanti italiani che non riescono più a pagare le bollette. Altra cosa su cui siamo tutti d’accordo di fare all’opposizione: abbiamo le bollette più care d’Europa. È la prima questione che ci pongono tutte le imprese che stiamo incontrando e che avranno a che fare anche coi danni dei dazi di Trump. Cosa si può fare? Si può fare una cosa a costo zero, subito, quello che hanno fatto Spagna e Portogallo, dove hanno separato il costo dell’energia da quello del gas, che è la fonte più cara, l’hanno fatto e hanno ridato subito fiato alle imprese e all’economia. Noi proponiamo questo, insieme alle altre opposizioni. Questa alleanza non la stiamo costruendo contro Giorgia Meloni o contro questo Governo, la stiamo costruendo giorno per giorno sulle cose che vogliamo fare insieme: la difesa della sanità pubblica, quella della scuola, della ricerca e dell’università, il lavoro dignitoso, le politiche industriali che questo Governo ha completamente dimenticato, veniamo da 28 mesi di calo della produzione industriale e ancora il Governo non ha detto come vorrà aiutare le imprese che avranno i danni dai dazi del loro amico Trump. E poi i diritti, quello fondamentale alla casa”
 
ELLY SCHLEIN SUL PD
Quando io son diventata Segretaria del PD, avevamo un Partito che qualche commentatore dava ormai sulla via dell’estinzione, al 14% nei sondaggi, sotto i 5 Stelle, e non ho visto tanti Partiti in Europa crescere di 10 punti nel giro di un anno, arrivare al 24% alle Europee e riuscire a vincere in 24 Comuni capoluogo e anche nelle uniche due Regioni che si sono spostate; l’abbiamo fatto perché siamo tornati in mezzo alla gente, davanti alle fabbriche, davanti agli ospedali. Parliamo una lingua che la gente capisce. Chiedetelo ai nostri sostenitori e militanti. Stiamo facendo battaglie che interessano alla maggioranza degli italiani, quella sul salario minimo il 70% sono favorevoli, quindi anche una parte dell’elettorato che ha votato Giorgia Meloni vuole un salario minimo nel nostro Paese. Noi continueremo a fare queste battaglie, rivendichiamo questi risultati perché sono importanti: siamo riusciti a risollevarci stando in mezzo alle persone, facendo crescere questo Partito sia nel tesseramento che nel record raggiunto per il 2 per 1.000. Non per strane alchimie ma perché abbiamo riportato il Partito dove la sua gente se l’aspetta: battersi per un futuro più giusto e per riuscire ad avere in Italia un lavoro dignitoso, una mano all’impresa che vuole innovare anziché abbandonarla come purtroppo sta facendo questo Governo, riuscire a garantire libertà e uguaglianza a tutte e tutti. Sono valori di una Sinistra progressista che oggi vuole tornare a dire chiaramente che se qualcuno ha nostalgia di quando il PD governava con un pezzo della Destra, quel tempo è finito: ho ricevuto un chiaro mandato dalle Primarie per fare esattamente il contrario. Riuscire a costruire una coalizione progressista come quella messa in campo alle Regionali che nel Centro Sinistra da 20 anni che non si riuniva in tutte le Regioni al voto, e con questa coalizione dire chiaro cosa fare per questo Paese. Non metterci d’accordo per il potere ma sulla visione del Paese che abbiamo, a partire dalla sanità, la scuola, il lavoro, la politica industriale e i diritti”.
Fattitaliani

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