Beyond Space, 3 giorni di performance dal vivo e in realtà virtuale, incontri e iniziative editoriali all’Accademia di Belle Arti della Sardegna

 


L’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” propone un nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo di convegni inseriti nel quadro dell’ecosistema E.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia, sostenuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5 “Creazione e rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione, con l’obiettivo di promuovere la ricerca applicata, l’innovazione e la sostenibilità nel territorio regionale, favorendo nuove forme di collaborazione tra università, accademie, imprese e istituzioni. 

Dal 28 al 30 ottobre all’Ex-Ma.Ter in via Zanfarino, a Sassari è in programma “Beyond Space. Dimensions for Life", una full immersion nei linguaggi del contemporaneo, partendo dal ruolo dello spazio come terreno di ricerca individuale, sociale e politica nelle arti performative.   
Dallo spazio fisico alla realtà virtuale. La rassegna si muove tra due poli opposti, in apparenza inconciliabili, in realtà complementari, soprattutto in epoca post Covid, ed è un progetto dei docenti di Storia dell’arte contemporanea dell’Accademia di Belle Arti Sonia Borsato e Davide Mariani, in collaborazione con i performer e coreografi Igor Urzelai Hernando e Moreno Solinas, la produzione di Meridiano Zero e il finanziamento del MUR, attraverso i fondi del PNRR, all’interno del progetto  Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia.

Per tre giorni, all’Ex-Ma.Ter, si avvicenderanno performance dal vivo e in realtà virtuale, approfondimenti e incontri, che culmineranno con la presentazione del volume “Beyond Space”, da cui il titolo della rassegna, firmato da Borsato e Mariani e pubblicato da Mimesis in open access, che ripercorre con saggi e fotografie il rapporto tra pratiche artistiche e spazio collettivo in Sardegna. Dal secondo dopoguerra con Nivola, Sciola e Maria Lai fino al nuovo millennio con i lavori di Gian Marco Porru, Valentina Medda, Alessandro Carboni e Igor X Moreno.

La Sardegna, in “Beyond Space” diventa un osservatorio privilegiato. 
«L’isola, di solito considerata lontana dai circuiti più sperimentali, come se la ricerca si potesse fare solo nelle grandi metropoli, si rivela, invece, un avamposto da cui guardare il mondo sottraendosi al tumulto degli eventi» dice Sonia Borsato. 
E proprio dalla Sardegna parte la riflessione sullo spazio, come dichiara Davide Mariani: «le esperienze indagate convergono nel dimostrare come l’arte possa rimodellare lo spazio vissuto e con esso trasformare le relazioni sociali e la coscienza collettiva, anticipando pratiche oggi particolarmente diffuse nella ricerca contemporanea”. 
La rassegna nasce con l’intento di raccogliere questo testimone ideale, capace di coniugare identità e apertura verso l’esterno. 
Ad aprire i lavori, martedì 28 ottobre, alle 19:30, il duo sardo-basco Igor X Moreno, nato a Londra, con base in Sardegna e un vasto curriculum di riconoscimenti e collaborazioni internazionali. Nella performance dal vivo “A Room For All Our Tomorrows”, lo spazio scenico spoglio ed essenziale diventa il campo sperimentale per «una riflessione sull’intimità condivisa da due persone e un tentativo di dare voce e corpo a momenti e sensazioni a cui spesso non prestiamo attenzione».

La realtà virtuale è la protagonista delle due giornate successive, con la visione mattina e sera delle performance internazionali del progetto Ringside, nato – all’interno del network della danza Aerowaves - per diffondere spettacoli di danza contemporanea in luoghi non convenzionali. Indossando visori VR, gli spettatori avranno la sensazione di essere vicinissimi ai performer, potranno scegliere il punto di vista e cogliere ogni singola sfumatura espressiva di gesti, espressioni e movimenti.

Mercoledì 29 ottobre, “Lion’s Den” (Repubblica Ceca) di Sabina Bočková e Johana Pocková, stimola la riflessione sulla manipolazione esercitata dai media, mentre “Babae” (Germania) della coreografa e danzatrice di origine filippina Joy Alpuerto Ritter celebra il potere femminile attraverso la figura della strega (alle 19). Il 30 ottobre inizia con una replica di “Babae” (alle 11), seguita da “Idiot Sincrasy” (Regno Unito/Italia, alle 14:30 e 16:30) di Igor X Moreno, sulla danza come atto di speranza capace di cambiare il mondo, e si conclude con la presentazione del libro “Beyond Space” alla presenza degli autori Sonia Borsato e Davide Mariani (alle 18).

Come sottolinea Sonia Borsato, «C’è stato a lungo il fraintendimento che la tecnologia potesse privare la performance della sua capacità di unire gli aspetti istintuali del corpo alle scienze umane, veicolando le battaglie del contemporaneo». Invece, prosegue, «assistiamo a una seconda svolta performativa, perché l’intersezione di corpo e tecnologia consente al pensiero, e alla pratica, di essere ancora più libero. Per citare un grande classico come la filosofa Donna Harawai, è come se il performer fosse il nuovo cyborg e questa nuova pratica performativa una nuova figura di resistenza».

Per ogni replica delle performance in realtà virtuale è previsto un pubblico di massimo 20 persone. Prenotazioni: rusett100@gmail.com
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