Nell’antica Grecia, la Mania era considerata una forma di follia sacra: l’estasi dei profeti delfici, che ricevevano dal dio la capacità di vedere oltre. Una follia sana che svela il presente nella sua verità più profonda.
La settima stagione
del TeatroBasilica è allora Mania
della visione, come atto necessario per affrontare un futuro che ci appare
sempre più incerto, oscuro, e atroce.
La postura che
abbiamo assunto nel corso delle passate stagioni si è fatta più compatta e
radicale, costruita con cura attorno ad artisti ed artiste che hanno condiviso
con noi questa identità.
Il TeatroBasilica in
questa stagione sarà abitato da alcune tra le realtà emergenti più
significative della scena italiana, accanto ad artisti affermati che in questi
anni hanno saputo ridefinire il teatro contemporaneo.
Un'attenzione
speciale, quest’anno, è dedicata agli Extra-Mania:
eventi collaterali che rappresentano i nostri territori di maggiore
sperimentazione. Qui si esplorano nuovi linguaggi scenici, si attivano
riflessioni culturali, si creano percorsi di formazione pedagogica.
Vi aspettiamo da fine settembre per contagiarvi con la TeatroBasilicaMania.
🏛️
TeatroBasilica racconto della nostra storia
Il TeatroBasilica si
trova nel cuore di Roma, in Piazza di Porta San Giovanni. Conta 100 poltroncine
rosse e un pubblico affezionato. È nato nel 2019 e resiste programmando
spettacoli teatrali e proponendosi alla città come spazio di confronto e
approfondimento culturale.
La direzione
artistica è di Alessandro Di Murro e Daniela Giovanetti ed è abitato da un
gruppo di artisti e organizzatori che si riconoscono sotto il nome collettivo
di Gruppo della Creta.
La costruzione di un
teatro, per noi, ha a che fare con il lavoro manuale e la nostra fortuna è che
siamo tanti a mettere mano al TeatroBasilica: persone con esperienze diverse ed
età diverse, la maggior parte delle quali non è
nata a Roma ma da Roma è stata accolta. Lavoriamo tutti con un obiettivo
comune: quello di rendere il nostro spazio teatrale sempre più vivo e aperto, per dare la possibilità agli artisti e
alla cittadinanza di accedere ad un luogo che
offra spettacoli, arte, cultura, laboratori, mostre e presentazioni di libri,
ma soprattutto il sano piacere di riscoprirsi comunità.
In questi anni di
“resistenza” teatrale nella città di Roma, abbiamo compreso l'importanza del
TeatroBasilica. Oggi più che mai, il teatro è un luogo necessario affinché le
persone di una comunità possano incontrarsi. Chi sceglie di entrare in un
teatro desidera investire la propria libertà, il proprio tempo, per vivere e
sperimentare la “relazione”. Il teatro non esisterebbe senza la prossimità del
“l’uno con l’altro”, perché esso si attua sempre in una magica equazione fatta
di persone.
La programmazione del
Basilica propone la nuova drammaturgia italiana, le proposte dell’ultima
generazione di teatranti, alcuni tra i migliori spettacoli del panorama
teatrale contemporaneo e porta avanti una profonda riflessione sul teatro e sul
ruolo che ricopre ancora nel presente.
In questi anni sono
stati tantissimi i drammaturghi italiani che hanno presentato i propri testi
nel nostro spazio. Autori differenti per età e stile, fautori del nuovo teatro
come Niccolò Fettarappa, Matteo Gatta, Giovanni Onorato, Luisa Borini, Tommaso
Emiliani, Francesco Alberici, Alice Sinigaglia, Teodoro Bonci Del Bene, Livia
Rossi, Gianni Guardigli, Alberto Bassetti, Anton Giulio Calenda e Pier Lorenzo
Pisano.
Molti sono stati gli
artisti che in questi anni hanno riconosciuto nel Basilica lo spazio del
contemporaneo su Roma con cui negli anni stiamo costruendo un rapporto di
continuità come Daria Deflorian, Roberto Latini, Vetrano/Randisi, Marco Sgrosso
e Elena Bucci, I Sacchi di Sabbia, Barletti/Waas, Sista Bramini, Michele
Sinisi, Frosini/Timpano, Andrea Cosentino, Oscar De Summa e Paolo Mazzarelli.
Ma il TeatroBasilica vuole essere soprattutto la bottega del teatro che verrà. In questi anni hanno debuttato da noi moltissimi giovani e talentuosi artisti che stanno costruendo i loro percorsi artistici anche grazie al supporto del nostro spazio teatrale.
🎭 Il Gruppo della Creta nel TeatroBasilica
Il Gruppo della
Creta, compagnia ministeriale under 35, dal 2019 affianca la direzione
artistica nella gestione e nell’ideazione delle proposte del TeatroBasilica,
trasformandolo in casa creativa dei propri progetti.
Chi entra al Basilica
può incontrare i ragazzi del Gruppo in biglietteria, in vineria, nei laboratori
e sempre seduti in platea durante gli spettacoli: una presenza viva che
custodisce l’energia di questo spazio teatrale non convenzionale.
Negli anni hanno
recitato con Roberto Herlitzka in Enrico
IV diretto da Antonio Calenda, incendiato la scena con I Masnadieri di Michele Sinisi, hanno sostenuto la nuova
drammaturgia con il progetto P.S. Prima
Stesura, hanno costruito e debuttato con le proprie produzioni originali
che hanno poi conquistato pubblici diversi in tutta Italia come Pluto o il dono della fine del mondo, Finzioni e Beati Voi.
Nella stagione Mania, il Gruppo cura gli eventi Extra-Mania, tra cui spiccano la serie
teatrale Nelle puntate precedenti:
Scatenare incendi, il progetto speciale Aristofane
nostro contemporaneo e altri.
Attraverso il “sistema Basilica” e un lavoro fondato sui rapporti di collaborazione, il Gruppo della Creta cerca nuove strade sostenibili per il teatro di oggi e di domani, in un presente sempre più complesso per le giovani compagnie.
📜 “Mania”, la programmazione della settima stagione del TeatroBasilica
La settima stagione del TeatroBasilica prende il via a fine settembre con una riflessione sull'utopia e sul denaro, attraverso lo spettacolo Pluto. O il dono della fine del mondo (dal 30 settembre al 3 ottobre). La compagnia residente del TeatroBasilica, Gruppo della Creta, porta in scena una rivisitazione del classico di Aristofane, con un testo di Anton Giulio Calenda e Valeria Chimenti e la regia di Alessandro Di Murro. Sul palco, gli interpreti Matteo Baronchelli, Alessandro Di Murro, Alessio Esposito, Amedeo Monda e Laura Pannia esplorano l'idea di un'umanità improvvisamente arricchita, contrapponendosi alla personificazione della Povertà.
A ottobre, il
palcoscenico si trasforma per accogliere Un mare di giada (10 e 11
ottobre, e 12 ottobre), uno spettacolo di Sista Bramini, che ne ha anche
elaborato il testo liberamente ispirato alla novella di Marguerite Yourcenar
"Come Wang Fo fu salvato". Accompagnata dalle musiche originali di Sara
Galassini, la performance indaga il conflitto tra arte e potere.
Sempre a ottobre,
il Festival Artinvita presenta Una Madre (15 ottobre), uno
spettacolo-installazione che dà voce alla Vergine Maria. La regia e la
drammaturgia sono a cura di Amahì Saraceni, mentre il testo trae spunto
da "Il testamento di Maria" di Colm Tóibìn e dalla vita di Vittoria
Scognamiglio. Sul palco, la stessa Vittoria Scognamiglio è affiancata da
Alvise Sinivia.
Seguono le Black
Mountains (22 e 23 ottobre) della compagnia Teatro Ebasko, ideato,
diretto e scritto da Simone Bevilacqua. Con gli interpreti Domenico
Pizzulo, Flavio Bossalini e Marzia D'Angeli, lo spettacolo
esplora il legame tra uomo e terra attraverso mito e storia, dalla fondazione
di Kroton alle lotte contadine e alle ferite ambientali.
La fine di ottobre e l'inizio di novembre vedono in scena Arlecchino servitore del prodotto interno lordo (25 e 26 ottobre), della compagnia Il Teatro delle Donne. Filippo Renda firma testo e regia, dirigendo gli attori Antonio Fazzini, Margherita Galli e Vieri Raddi in una favola che analizza la servitù volontaria al capitale nel contesto della moderna economia.
All'inizio di
novembre, la compagnia LST Teatro rende omaggio a Pier Paolo Pasolini
con 666.PPP - QUEL DIAVOLO DI PASOLINI (1 e 2 novembre). Il testo e la
regia sono di Manfredi Rutelli, che si avvale degli interpreti Giulia
Canali, Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan, con la voce
di Diletta Maria D'Ascanio. Lo spettacolo si ispira a una sceneggiatura
mai realizzata da Pasolini e propone una rilettura dissacrante e contemporanea
dell'Histoire du Soldat.
Il mese prosegue
con Gamberetti (8 e 9 novembre), con drammaturgia di Sebastiano Ragni
e regia di Serena Franchi Bono. Carlo Guglielminetti, Piero
Lanzellotti, Riccardo Mori e Gilda Rinaldi Bertanza danno
vita a una riflessione sulla fobia e le incapacità relazionali.
Rette parallele
sono l'amore e la morte
(14, 15 e 16 novembre), scritto e interpretato da Oscar De Summa, chiude
la prima metà di novembre. Lo spettacolo, prodotto da Atto Due ETS e Emilia
Romagna Teatro ERT, indaga il legame invisibile tra due vite vicine ma mai
frequentate, riflettendo su vita, morte e la paura dell'oblio.
La stagione
continua con I Cioccolatini di Olga (21, 22 e 23 novembre), prodotto da Galleria
Toledo, liberamente ispirato a "L'orgia di Praga" di Philip Roth.
La drammaturgia e la regia sono di Laura Angiulli, e sul palco si
alternano Alessandra d’Elia e Antonio Marfella per esplorare il
tema dell'appartenenza e le tracce lasciate dalla storia.
A fine novembre, la Rassegna Pallaksch a cura della compagnia omonima propone tre diversi appuntamenti. Il primo, Ghost Track - Techno-racconti da una provincia fantasma (28 novembre), è una coproduzione con Qui e Ora e Tib Teatro, ideato e interpretato da Daniele Turconi e Gianluca Agostini. A seguire, Il Teatropostaggio da un milione di dollari (29 novembre), ideato da Giacomo Lilliù e curato drammaturgicamente da Pier Lorenzo Pisano. Gli interpreti, tra cui Federica Dordei, Lorenzo Guerrieri, Arianna Primavera e Daniele Turconi, utilizzano la messaggistica Telegram per rivisitare in chiave contemporanea un testo di Carlo Goldoni. La rassegna si conclude con Tremenda insufficienza dei nostri cuori (30 novembre), un monologo scritto e interpretato da Arianna Primavera.
Dicembre si apre
con Le cose che restano (6 e 7 dicembre) di Alessandro Businaro,
che ne cura la regia e l'ideazione. Con la drammaturgia di Stefano Fortin
e gli interpreti Grazia Capraro e Vassilij Gianmaria Mangheras,
lo spettacolo affronta la memoria e la sua fragilità.
La metà di dicembre è dedicata a Camera 701 (dall’11 al 14 dicembre), una produzione del Teatro Libero Palermo. Diretto da Luca Mazzone su un testo di Elise Wilk, lo spettacolo racconta la crisi dell'uomo e della donna contemporanei attraverso i sentimenti, con gli attori Federica D’Angelo, Giuseppe Lanino, Nicolò Prestigiacomo e Silvia Scuderi.
Il 2026 inizia con
La furia delle sirenette (10 e 11 gennaio), della compagnia Rosamiranda
in coproduzione con Nutrimenti Terrestri. Scritto da Thomas
Quillardet e diretto da Maria Vittoria Bellingeri, lo spettacolo
vede sul palco Barbara Giordano, Lydia Giordano e Graziano
Sirressi in un racconto sul delicato passaggio dall'infanzia
all'adolescenza e sulla scoperta della propria diversità come valore.
Successivamente,
il progetto BeiRicordi 7/7 (dal 12 al 18 gennaio) curato da Anomalia
Media occupa il teatro per una settimana intera. La direzione artistica di Marcello
Caporiccio, Silvia Ignoto ed Emma Quartullo propone un
festival con spettacoli, concerti e talk, dando spazio alla nuova scena under
35, tra cui Error Materia del collettivo UROR e un concerto dei Dimensione
Brama.
A fine gennaio, la compagnia Quinta Parete presenta Alle perle piace l'acqua (24 e 25 gennaio). Su un'idea e materiali originali di Alice Melloni, che è anche l'interprete, e con la drammaturgia di Lisa Moras e la regia di Enrico Lombardi, lo spettacolo è un monologo che esplora l'identità femminile e le eredità emotive
Il Gruppo della Creta – compagnia residente del TeatroBasilica - torna a gennaio con La stanza di Julio Cortázar (27 e 28 gennaio), un'installazione teatrale interattiva. L'idea è di Alessandro Di Murro, con la drammaturgia di Tommaso Emiliani. Gli interpreti Jacopo Cinque e Bruna Sdao coinvolgono gruppi di sei spettatori in un gioco sull'identità e sul rapporto tra uomo e macchina. Ne La stanza di Julio Cortázar gruppi di sei spettatori dovranno porre delle domande e smascherare un’intelligenza artificiale che si finge umana. Per questo dentro La Stanza non c’è la classica storia, dentro La Stanza si gioca. Un rompicapo sull’identità che indaga il rapporto tra uomo e macchina. Inoltre, mentre si aspetta il proprio turno di ingresso, è possibile fare varie attività: guardare i video-diari che Jacopo ha registrato mentre allenava JackBot; giocare a campana su dei tabelloni disegnati per terra; godersi un calice di vino e ascoltare la playlist a tema Rayuela.
Si prosegue con Trash
Test (dal 29 gennaio al 1° febbraio), uno spettacolo di Andrea Cosentino,
che ne firma anche la regia. Coadiuvato dall'assistente Andrea Milano,
l'artista propone un happening in cui, in collaborazione con il pubblico, si
testa la capacità dell'intelligenza artificiale di produrre testi teatrali, in
un'esplorazione ludica e clownesca.
Febbraio vede in
scena Arecibo (dal 5 all'8 febbraio), un progetto della compagnia Fucina
Zero. La regia è di Matteo Finamore, la drammaturgia di Jacopo
Angelini e gli interpreti Mario Berretta, Andrea Carriero e Giulia
Rossoni ripercorrono la storia del messaggio inviato nello spazio nel 1974,
riflettendo sulla comunicazione e sul silenzio.
Successivamente, Giulietta
e Romeo. Stai leggero nel salto (dal 12 al 15 febbraio) di Roberto
Latini, produzione della Compagnia Lombardi-Tiezzi. Latini cura
drammaturgia e regia e interpreta lo spettacolo al fianco di Federica Carra,
in un concerto scenico dalla
tragedia di Shakespeare, costruito attraversando le poche scene in cui Romeo e
Giulietta sono insieme. Cinque quadri suonati nelle parole che Romeo dice a
Giulietta e quelle che Giulietta dice a Romeo. Loro due soli.
Il mese si
conclude con Chi ha ucciso mio padre (dal 19 al 22 febbraio) di Daria
Deflorian e Antonio Tagliarini, con l'interpretazione di Francesco
Alberici. Lo spettacolo, tratto dal testo di Edouard Louis, è un
atto d'accusa che indaga il legame tra esperienza singolare e destino
collettivo, riportando al centro le vite degli emarginati. Un
monologo che intreccia autobiografia, sociologia e teatro per interrogare i
legami tra esperienza singolare e destino collettivo.
Il Collettivo
EFFE presenta Onirica (28 febbraio e 1° marzo), un percorso
frammentato nei ricordi del mondo dei sogni. La regia è di Giulia Odetto,
i testi sono suoi e di Antonio Careddu. Gli interpreti sono Daniele
Giacometti, Camilla Soave, Riccardo Micheletti e Catherine
Bertoni De Laet.
La stagione
prosegue con Disastri, ovvero quel che resta (7 e 8 marzo) della
compagnia Pilar Ternera. La cura, messa in scena e scrittura scenica
sono di Francesco Cortoni, con drammaturgia sua e di Leonardo
Ceccanti. Gli interpreti Matteo Ceccantini, Marco Fiorentini
e Silvia Lemmi si interrogano sulla difficoltà di avere una voce in
un'epoca di saturazione mediatica.
Infine, la
stagione si chiude con Dal fiume ribelle (13, 14 e 15 marzo), uno
spettacolo di Elena Bucci, che ne cura drammaturgia, regia e
interpretazione. Accompagnata dalle musiche di Christian Ravaglioli e Fabrizio
Puglisi, l'artista riflette su donne e uomini che, come fiumi che si
riprendono il loro spazio, hanno resistito alla prepotenza in nome di ideali
come la solidarietà e la giustizia.
Si prosegue con un
intenso racconto politico e personale, ISABEL - TRATTO DA UNA STORIA VERA
(18 e 19 marzo). La produzione di Anonima Teatri/Twain, scritta da Aleksandros
Memetaj e Yoris Petrillo, vede in scena l'interprete Caroline
Loiseau con la musica dal vivo di Marco Memetaj. Lo spettacolo
ripercorre la vita di una donna e della sua famiglia attraverso le vicende
sociali e politiche dell'Argentina, ispirandosi alla storia vera della prima
figlia di "desaparecidos" eletta alla Camera dei deputati.
Sempre a marzo, la
scena si fa più intima e inquietante con PERSONNE (21 e 22 marzo), un
lavoro di Ugo Fiore e Livia Rossi. La drammaturgia è di Livia
Rossi, mentre in scena si muovono Ugo Fiore e Federica Furlani,
che cura anche il progetto sonoro. Lo spettacolo si addentra nei meandri della
memoria di un uomo, rievocando un'infanzia che si confonde con i contorni di
una fiaba, per svelare la dinamica di un adescamento.
Il mese si chiude
con il monologo a più voci di Daniele Parisi in NON è UNO SPORT
ACQUATICO (26 al 29 marzo). L'autore e interprete porta in scena una
commedia tragica e grottesca dove i personaggi, per nascondere la propria
miseria, si cimentano in filosofie improvvisate e psicologia da bancone frigo,
creando un vortice di assurdità.
Aprile si apre con
LA FAME - LA PARABOLA DELL’UOMO CHE FECE TUTTO PER AMORE (10-12 aprile),
della compagnia Les Moustaches. Il testo è di Alberto Fumagalli,
che firma la regia insieme a Ludovica D'Auria e interpreta lo spettacolo
con Chiara Liotta. Il pubblico segue le vicende di una coppia che,
abituata a non fare fatica, si trova improvvisamente a confrontarsi con
l'assenza e la fame.
Il mese prosegue
con un'altra storia di sopravvivenza, IVAN E I CANI (16-19 aprile),
basato su un testo di Hattie Naylor. Federica Rosellini è al
tempo stesso performer, sound designer e regista di un "a solo" dolce
e disperato, dove una storia vera di un bambino abbandonato nella Russia degli
anni Novanta viene accolto da un branco di cani randagi. Uno spettacolo sporco, solitario,
tenerissimo; un canto d’anima intimo, personale, ma capace di raccontare,
inaspettatamente, l’infanzia di tutti noi.
In un'atmosfera
completamente diversa, Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri
portano in scena LA SPARANOIA (23-25 aprile), progetto da loro ideato,
scritto e diretto. Lo spettacolo, con il contributo intellettuale di Christian
Raimo, è un grido perforante che si fa beffe della sinistra defunta e dei
giovani addomesticati, in una satira amara e grottesca sulla felicità della
repressione.
A maggio, il Collettivo
Zeigarnik presenta GLI ALTRI RIVOLUZIONARI (6 e 7 maggio), uno
spettacolo scritto da Valerio Bucci, che ne è anche interprete insieme a
Benedetta Margheriti, Veronica Toscanelli e Roberto Tufo.
La drammaturgia di Agnese Desideri esplora la frustrazione e la violenza
degli anni di piombo, raccontando le vicende di quattro ragazzi che si
confrontano con un periodo storico inquietante.
La stagione
prosegue con APE REGINA (9 e 10 maggio) della Piccola Compagnia della
Magnolia. La scrittura e la regia sono di Giorgia Cerruti, che è
anche in scena, e la regia è curata insieme a Davide Giglio. Lo
spettacolo traccia un ritratto di Molly Bloom, personaggio dell'Ulisse di
Joyce, come una moderna Penelope che, con la sua etica del corpo, omaggia le
grandi dive del cinema del '900.
Infine,
la stagione si conclude con LA DISFATTA - GLI ULTIMI GIORNI NEL BUNKER
(15 e 16 maggio), scritto da Gianni Guardigli. L'interprete e regista Riccardo
Leonelli porta in scena un intenso monologo-dialogo che si svolge
all'interno di un bunker tedesco dopo la morte di Hitler, dando voce a un
personaggio minore, Fritz, il postino del tiranno, per esplorare uno spiraglio
di umanità.
Progetto
speciale
🗓️ Il progetto speciale del Gruppo
della Creta, "ARISTOFANE NOSTRO CONTEMPORANEO"
Si
presenta come un ambizioso viaggio nel tempo che riporta l'atto teatrale alle
sue origini, rileggendo le commedie del grande autore greco attraverso la
traduzione e rivisitazione di Benedetto Marzullo. Sotto la direzione artistica
di Antonio Calenda, l'iniziativa si snoda dal 25 settembre all'8
ottobre, intrecciando ricerca accademica, laboratorio pratico e nuove
invenzioni sceniche.
Il
progetto coinvolge dieci giovani attori under 30, gli interpreti del Gruppo
della Creta e studenti dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Oltre a un
intenso lavoro di laboratorio, il pubblico potrà partecipare a diversi eventi
aperti alla cittadinanza, tra cui la messa in scena dello spettacolo "Pluto
o il dono della fine del mondo" (dal 30 settembre al 3 ottobre). Si
terranno inoltre giornate di studio dedicate a "Benedetto Marzullo e
Aristofane" e "Aristofane e la scena contemporanea" (3 e 4
ottobre), con la partecipazione di importanti professori universitari. Il
percorso si concluderà con una prova aperta del laboratorio (dal 6 all’8
ottobre), un momento in cui il pubblico potrà osservare il risultato di questo
intenso lavoro tra artisti, filologi e accademici. L'intero progetto intende
valorizzare l'eredità di Marzullo, costruendo un ponte tra il teatro antico e
il nuovo umanesimo contemporaneo.
🎭 “NELLE PUNTATE
PRECEDENTI_SCATENARE INCENDI”, uno spettacolo seriale composto da quattro
episodi
Il
progetto NELLE PUNTATE PRECEDENTI_SCATENARE INCENDI è una saga familiare
ideata da Gruppo della Creta e Pier Lorenzo Pisano che si
sviluppa in cinque episodi, esplorando il significato di una narrazione seriale
a teatro. La storia, che indaga il rapporto che si crea con il pubblico in una
chiamata costante, si svolge nel vecchio casale della famiglia di Giulia.
L'inizio è una festa, il momento prima che la famiglia si spaccasse e che le
sorelle Chiara e Serena smettessero di parlarsi. Attraverso tre generazioni di
donne, la storia ripercorre una colpa generatrice che si tramanda nel tempo,
offrendo una riflessione sulla scoperta del proprio ruolo e sulla liberazione
dal passato.
La
regia è a cura di Pier Lorenzo Pisano e Alessandro Di Murro, e lo
spettacolo è interpretato da Laura Pannia, Federica Dordei, Daniela
Giovanetti, Alessio Esposito, Matteo Baronchelli, Alessia
Santalucia, Elena Vanni, Shadi Romeo, Vittorio Bruschi
e Lorenzo Garufo. Le musiche sono di Amedeo Monda, le luci di Matteo
Ziglio, le scenografie di Paola Castrignanò e i costumi di Raffaella
Toni. Un team di drammaturghi composto da Giulio Fabroni, Veronica
Penserini, Lorenzo Fochesato, Valeria Chimenti e Rebecca Righetti
ha curato il testo.
La
saga si sviluppa in ordine cronologico: il primo episodio va in scena dal 28 al
30 ottobre, seguito dal secondo episodio il 4 novembre. Gli appuntamenti
continuano con il terzo episodio l'11 novembre, il quarto episodio il 18
novembre e si concludono con il quinto episodio il 25 novembre.
🔦 La stagione si arricchisce di
appuntamenti di formazione e spettacoli che fondono teatro e altre discipline.
Si
parte con un progetto di alta formazione per giovani artisti under 35, "ILIADE
- PROVE DI DRAMMATURGIA DELLO SPORT", ideato e diretto da Biancofango
il 18 e 19 ottobre. I partecipanti rielaboreranno due canti dell'Iliade unendo
teatro e sport, e presenteranno al pubblico il frutto del loro lavoro.
Il
15 e 16 dicembre, l'Università La Sapienza porta in scena la quarta edizione di
"VESTITI DELLA VOSTRA PELLE", residenze didattiche condotte da
Andrea Cosentino. Qui i partecipanti hanno modo di sviluppare i propri progetti
teatrali in un contesto di sperimentazione e confronto con esperti del settore.
Spazio
anche alla drammaturgia internazionale con "OnSTAGE! LETTURE
AMERICANE", un ciclo di quattro letture dedicate a nuove opere
teatrali dagli Stati Uniti. Curata da KIT Italia, Kairos Italy Theater e Gruppo
della Creta, la rassegna darà voce a drammaturghi che interrogano la società
contemporanea. Le letture si svolgeranno il 9 dicembre, 19 gennaio, 16 febbraio
e 9 marzo, con testi di Kaaren Briscoe, Dave Johnson, Frank J. Avella e Matt
Williams.
Un
mito moderno rivive in "BARRILETE COSMICO/MARADONA PEDAGOGISTA",
uno spettacolo di Christian Raimo in scena il 22 gennaio, 5 marzo e 20 aprile.
Partendo dal celebre "gol del secolo" di Maradona, lo spettacolo
trasforma un gesto atletico in una riflessione sul talento, la dedizione e la
storia dell'Argentina.
Infine,
il progetto "I TRE BARBA - La lirica come non l'avete mai sentita"
rende l'opera lirica accessibile a tutti. Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito
e Lorenzo Garufo, con un approccio parodistico e pop, porteranno in scena i
libretti delle più celebri opere, cantando dal vivo senza strumenti musicali.
Potrai assistere a "Il Barbiere di Siviglia" il 25 gennaio e il 10
maggio, e a "Le nozze di Figaro" il 22 febbraio e il 29 marzo.
Nel
cuore della primavera, il TeatroBasilica, in collaborazione con il Gruppo
della Creta, presenta la sua quarta edizione di una rassegna dedicata alla
danza contemporanea: NEL BLU - Orizzonti della danza contemporanea.
Curata da Chiara Marianetti, la rassegna si propone come un vero e
proprio spazio di accoglienza e creazione condivisa tra artisti e pubblico,
offrendo un programma denso di eventi e laboratori che si estende dal 18 al 24
maggio 2025. La programmazione si distingue per la scelta di presentare al
pubblico non solo opere compiute, ma anche lavori ancora in fase di ricerca e
sviluppo.
Il
calendario del TeatroBasilica include appuntamenti ricorrenti e progetti
speciali. Tra questi, il Limes Club, ideato e organizzato da Anton
Giulio Calenda, ospita la redazione della rivista di geopolitica in diverse
date della stagione: il 23 settembre, il 20 ottobre, il 2 dicembre, il 17
febbraio, il 14 aprile e il 5 maggio. Un altro progetto continuo è La stanza
dello spirito e del tempo, una serie di laboratori che creano uno spazio di
condivisione e confronto con gli artisti ospiti della stagione, offrendo la
possibilità di conoscere da vicino il loro pensiero poetico.
"ITALIANESI" di Scena Verticale è un
monologo scritto, diretto e interpretato da Saverio La Ruina (Premio Ubu 2012).
Lo spettacolo narra la storia poco conosciuta di circa 25.000 italiani che,
dopo la Seconda Guerra Mondiale, rimasero bloccati in Albania e furono costretti
a vivere nei campi di lavoro durante la dittatura. Il protagonista è un
"italianese", che dopo quarant'anni di prigionia, viene rimpatriato
nel 1991, solo per scoprire di essere considerato un estraneo sia in Albania
che in Italia. Le musiche originali sono di Roberto Cherillo, mentre il disegno
luci è di Dario De Luca. L'evento si svolge il 2 marzo, con la proiezione del
film alle 19:00 e lo spettacolo teatrale alle 21:00.
"POEMI
FOCOMELICI - Sudicerie poetiche (1980 - 2024)" è un reading di Daniele
Timpano, prodotto da Gli Scarti e Kataklisma teatro. Lo spettacolo è
un'autobiografia in versi che ripercorre quarant'anni della vita dell'autore,
dai testi giovanili fino alla crisi dei cinquant'anni. Attraverso frammenti
poetici, teatrali e politici, Timpano esplora inquietudini, rabbia e la
prospettiva della vecchiaia. Le musiche originali sono di Marco Maurizi, le
luci di Omar Scala. L'appuntamento è per il 2 aprile.
La
stagione si conclude con il FESTIVAL DI TEATRO AZIONE (dal 1 al 14
giugno), una rassegna con la direzione artistica di Andrea Baracco che
presenta gli spettacoli degli studenti del terzo anno.
📝
INFORMAZIONI
Il
“TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti e dal regista
Alessandro Di Murro. L’organizzazione è a cura del collettivo Gruppo della
Creta e di un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio
Calenda. Ulteriori info sul TeatroBasilica sono reperibili a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo
Orari:
Dal lunedì al sabato ore 21:00 -
domenica ore 16:30
Il botteghino è aperto un’ora prima
dell’inizio di ciascun evento
Prezzi:
Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti,
under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 7 spettacoli € 70,00
Dove siamo:
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
www.teatrobasilica.com
email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
Link utili
Sito https://teatrobasilica.com/
Facebook https://www.facebook.com/TeatroBasilica
Instagram https://www.instagram.com/teatrobasilica/
TeatroBasilica
Presenta
Mania
La settima stagione del TeatroBasilica di Roma
Direzione Artistica Alessandro Di Murro e Daniela Giovanetti
Consulenza Artistica Antonio Calenda
Organizzazione e compagnia residente Gruppo della Creta
Organizzazione e Amministrazione Bruna Sdao, Chiara Marianetti
Direzione tecnica Matteo Ziglio
Comunicazione Lilia Delle Rose
Ufficio Stampa Maya Amenduni
Foto di scena Simone Galli
Sono parte di TeatroBasilica anche
Matteo Baronchelli, Michele Bottoni, Vittorio Bruschi, Anton Giulio Calenda, Valeria Chimenti, Jacopo Cinque, Giorgia De Giorgi, Tommaso Emiliani, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo, Ilaria Iuozzo, Gabriele Merlini, Amedeo Monda, Laura Pannia, Ludovica Santuccio
Le mani sono l'anima dell'uomo.
Alda Merini
💡 È arrivata la TeatroBasilica-Mania.



