BrunaEsposito_AltriVenti-Scirocco_2025_FotoGiorgioBenni
Oggi martedì 9 settembre alle ore 17.30, nel giardino dell’Ospitale Santa Francesca Romana a Roma, dove è esposta fino al 21 settembre 2025 Altri Venti – Scirocco, l’opera di Bruna Esposito ideata nel 2020 e prodotta da Studio Stefania Miscetti nel 2025, si terrà l’incontro Dialogo sulla sostenibilità dell’alimentazione, terzo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri pensati per riflettere sul tema della salvaguardia del pianeta, degli ecosistemi e delle risorse naturali, e sul ruolo che arte e cultura rivestono nella sensibilizzazione e promozione di pratiche sostenibili.
Dopo i saluti di Bruna Esposito e Stefania Miscetti, a confrontarsi sull’argomento Rossella Bartolozzi, membro del board di Probios, impresa che da anni promuove il biologico e l’innovazione responsabile nelle filiere; Alan Cappelli Goetz, attore, divulgatore, climate pact ambassador per la Commissione Europea; Anna Federici, imprenditrice agricola dell’Azienda Solaria, da sempre impegnata a conciliare produttività e rispetto per la terra; Sara Roversi, fondatrice e presidente di Future Food Institute, un ente di ricerca, educazione e collaborazione internazionale che mira a trasformare i sistemi alimentari in chiave sostenibile.
Il tema, complesso e cruciale, della sostenibilità dell’alimentazione intreccia salute, ambiente, economia e cultura. Significa, innanzitutto, interrogarsi su come il cibo viene prodotto, distribuito, consumato e smaltito, valutando l’impatto di ogni fase sulla Terra e sulle persone.
Sul piano ambientale, riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra legate all’agricoltura intensiva, la tutela della biodiversità, l’uso responsabile delle risorse idriche e del suolo, nonché la lotta allo spreco alimentare.
Dal punto di vista sociale, implica garantire un accesso equo a cibo nutriente e sicuro, nel rispetto del lavoro e dei diritti degli agricoltori e delle comunità locali.
Esiste anche una dimensione culturale ed educativa: significa promuovere diete più consapevoli, stagionali e a chilometro zero, riscoprendo tradizioni gastronomiche che valorizzino la qualità piuttosto che la quantità.
Infine, la sostenibilità alimentare è anche innovazione: sperimentare nuove tecnologie, modelli di filiera circolare e politiche che rendano l’alimentazione non solo un atto individuale, ma un contributo collettivo alla salute del pianeta e delle generazioni future.
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Scirocco è la seconda di quattro opere della serie Altri Venti che Bruna Esposito ha iniziato a ideare e realizzare nel 2020, dedicandole alle brezze del sud: dopo Ostro (ora in collezione del Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato), a Trastevere aleggia il vento caldo che spira da sud-est, lo scirocco. Ai piedi di una pianta di alloro, in un angolo del giardino dell’Ospitale, l’opera e` costituita da un gazebo realizzato con materiali naturali, quali bambù, corde, terra, sementi, un luogo ospitale e abitato dall’aria mossa da un ventilatore alimentato con energia fotovoltaica, oltre che da un’elica navale, elemento ricorrente nelle opere dell’artista. Bruna Esposito invita a un uso più consapevole delle risorse energetiche sostenibili, attraverso soluzioni semplici e accessibili a tutti: l’opera si configura come un congegno volto a riattivare lo spazio, trasformandolo in un ambiente ricco di possibilità relazionali e riflessive. In un’epoca in cui il valore dell’incontro assume nuova centralità, viene proposto un luogo di attesa e di sosta che diventa anche occasione di connessioni. Un gesto poetico e al tempo stesso politico: un’esortazione a riflettere sull’impatto delle nostre azioni e ad abbracciare la necessità di alternative, riscoprendo il potere della semplicità. Un omaggio alle soluzioni essenziali del passato.
L’esposizione dell’opera è organizzata in collaborazione con l’Ospitale Santa Francesca Romana.