SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 29 settembre 2025. Il rapporto dialettico che lega e intreccia intellettuali e potere, a varie latitudini di tempo e di spazio, è il perno culturale intorno al quale ruota la quarta edizione del Festival “Machiavellerie”, in programma tra le rinomate colline del Chianti, a San Casciano in Val di Pesa (FI), dal 6 al 9 novembre 2025: il primo festival italiano, teso a promuovere e valorizzare il pensiero e l’opera del padre fondatore della scienza politica moderna.
“Machiavellerie” è una manifestazione organizzata e promossa dal Comune di San Casciano in Val di Pesa in collaborazione con Elastica Srl e Nous Media S.r.l |Pandora Rivista. L’iniziativa vanta il patrocinio e il contributo di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze ed è sostenuta da Unicoop Firenze, Toscana Energia e Società Agricola Tenuta Machiavelli.
Quest’anno la rassegna è incentrata sul tema complesso e quanto mai attuale dell’arte della dissimulazione: nel XVIII capitolo del Principe Machiavelli, infatti, parlò della necessità della simulazione e della dissimulazione per i capi di governo ricorrendo, tra le altre cose, alla celebre metafora della volpe e del leone. Per tale motivo affrontare la questione della storia della dissimulazione politica, religiosa e intellettuale dal Quattrocento in avanti, passando necessariamente per Machiavelli, il contesto in cui nacquero i suoi scritti e insieme la sua fortuna, è una delle vie obbligate per capire la nostra storia e il nostro presente.
Gli ospiti di rilievo nazionale e internazionale quindi si confronteranno nella prima settimana di novembre sul palcoscenico del Teatro comunale Niccolini, prendendo spunto dalla riflessione di Machiavelli sulla pratica della dissimulazione da lui attribuita ai capi di governo, ma intesa come una strategia necessaria per chiunque si confronti con il potere tanto che lo stesso autore la usò nei suoi scritti.
Tanti i nomi ospitati dalla manifestazione a partire dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano, lo scrittore Paolo Nori, la giornalista Natasha Lusenti in dialogo con lo scrittore Antonio Scurati, la politologa Nadia Urbinati, il giurista Gustavo Zagrebelsky, Adriano Sofri e molti altri.
Il Festival trova casa in un luogo carico di significato e pregnanza storica, a San Casciano in Val di Pesa, terra d’amore e ripudio per l’intellettuale che nello storico borgo di Sant’Andrea in Percussina trascorse gli anni forzati dell’esilio. È qui, nella sua villa di campagna, dalla quale scorgeva nitido lo skyline dell’agognata e odiata Firenze, che espresse il suo più acclamato genio, nutrì l’ispirazione letteraria e compose il “De Principatibus” (1513), una delle opere più celebri e tradotte al mondo.
Per il sindaco di San Casciano in Val di Pesa il festival, il primo in Italia ad occuparsi del pensiero di Machiavelli con una rassegna e un progetto collettivo che approfondisce, divulga, svolge attività di ricerca e favorisce la conoscenza cercando di coinvolgere le comunità e rendere partecipi soprattutto le nuove generazioni, si pone l’obiettivo di attualizzare e interpretare in forma libera l’eredità filosofica lasciata dal Segretario della Repubblica fiorentina nel patrimonio culturale mondiale.
L’assessora alla Cultura sottolinea che l’iniziativa ha acquisito spessore culturale e rilevanza nazionale negli anni grazie ai temi proposti e agli ospiti di spicco accolti nelle precedenti edizioni per riflettere sulle molte declinazioni e chiavi di lettura della ricca produzione letteraria di Machiavelli. L'edizione 2025 conferma questa traiettoria, grazie alla partecipazione di giornalisti, scrittori, politologi e artisti, protagonisti di lectio magistralis, incontri, conferenze e approfondimenti su un tema quanto mai attuale.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE
ORE 18.30
Evento di apertura del Festival
Interverranno il Sindaco di San Casciano in Val di Pesa e l’Assessora alla Cultura di San Casciano in Val di Pesa) e i firmatari dell'“Osservatorio Autoritarismo”, DANIELA PADOAN (scrittrice e Presidente di Libertà e giustizia), NADIA URBINATI (politologa, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York), GUSTAVO ZAGREBELSKY (giurista e costituzionalista, già presidente della Corte Costituzionale, professore emerito all’Università di Torino)
Luogo: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso gratuito, prenotazione consigliata. Fino ad esaurimento posti.
Prenotazione disponibile su TicketOne oppure direttamente presso il Teatro Niccolini
VENERDÌ’ 7 NOVEMBRE
- ORE 17.00
Le Istorie del Festival: Scrivere sotto censura. Teoria e pratica della dissimulazione
Interventi di FRANCO BACCHELLI (Università di Bologna), JEREMIE BARTHAS (CNRS, École Normale Supérieure, Université Panthéon-Sorbonne) e ADRIANO SOFRI (giornalista e scrittore)
Coordina DANIELE CONTI (Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale/
Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento)
Luogo: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso gratuito, prenotazione consigliata. Fino ad esaurimento posti
Prenotazione disponibile su TicketOne oppure direttamente presso il Teatro Niccolini
- ORE 21.00
La Lettura del Festival: Vi avverto che vivo per l'ultima volta (noi e Anna Andreevna Achmatova)
Monologo di PAOLO NORI (scrittore)
Luogo: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso 5€ intero/ 3€ ridotto soci Unicoop— biglietto acquistabile su TicketOne o al Teatro Niccolini. Presentando il biglietto al teatro ricevi un buono dello stesso valore, spendibile negli esercizi aderenti (CCN di San Casciano)
SABATO 8 NOVEMBRE
- ORE 17.00
I Dialoghi del Festival: Potere e intellettuali nel disordine globale
GIACOMO CENTANARO (Redattore di Pandora Rivista) dialoga con GRETA CRISTINI (analista geopolitica e reporter)
Luogo: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso 5€ intero/ 3€ ridotto soci Unicoop — biglietto acquistabile su TicketOne o al Teatro Niccolini. Presentando il biglietto al teatro ricevi un buono dello stesso valore, spendibile negli esercizi aderenti (CCN di San Casciano)
Evento in collaborazione con Pandora Rivista
- ORE 21.00
I Dialoghi del Festival:
Storia, memoria, democrazia. Il caso M.
NATASCHA LUSENTI (giornalista e autrice) dialoga con ANTONIO SCURATI (scrittore)
Luogo: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso 5€ intero/ 3€ ridotto soci Unicoop— biglietto acquistabile su TicketOne o al Teatro Niccolini. Presentando il biglietto al teatro ricevi un buono dello stesso valore, spendibile negli esercizi aderenti (CCN di San Casciano)
DOMENICA 9 NOVEMBRE, ORE 17.00
Il Principe del Festival
Lectio di ROBERTO SAVIANO (scrittore)
LUOGO: Teatro comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
Ingresso 5€ intero/ 3€ ridotto soci Unicoop— biglietto acquistabile su TicketOne o al Teatro Niccolini. Presentando il biglietto al teatro ricevi un buono dello stesso valore, spendibile negli esercizi aderenti (CCN di San Casciano)
Nei giorni del Festival Machiavellerie si svolgeranno giochi, percorsi all’aperto, visite guidate.
Per tutti gli aggiornamenti seguiteci sui canali social del Festival Machiavellerie e visita la sezione dedicata al Festival sul sito del Teatro Niccolini
Nel foyer del teatro sarà allestita la Libreria del Festival a cura di Libreria Anacleto, Enoteca libreria Lotti, Cartoedicola della Stazione.
BIGLIETTERIA
I BIGLIETTI SARANNO DISPONIBILI DA MERCOLEDI’ 1 OTTOBRE 2025
Biglietteria on-line: TicketOne
Eventi a pagamento: Ingresso 5€
L’evento di apertura e le Istorie del Festival (Scrivere sotto censura. Teoria e pratica della dissimulazione) sono gratuiti con prenotazione consigliata, fino ad esaurimento posti
I biglietti degli eventi a pagamento e le prenotazioni per gli eventi gratuiti sono disponibili su TicketOne oppure direttamente presso il Teatro Niccolini (negli orari di apertura indicati sul sito o un’ora prima dell’evento).
Presentando il biglietto, oppure acquistandolo direttamente al Teatro Niccolini, riceverai un buono da 3€, spendibile negli esercizi aderenti di San Casciano (CCN San Casciano).
SITO E SOCIAL
Sito :https://www.teatroniccolini.
Social: https://www.facebook.
INFO E CONTATTI:
Elastica | Ufficio stampa e relazioni coi media www.elastica.eu
Francesca Ceccarelli(t.) +39 333 5317547 | francescaceccarelli@
Cinzia Dugo
Ufficio Stampa Comune di San Casciano in Val di Pesa
cell. + 39 335 1601893
mailto: cinziadugo@gmail.com,
APPROFONDIMENTO TEMA
Festival Machiavellerie – Gli intellettuali e il potere
Nel XVIII capitolo del Principe Machiavelli parlò della necessità della simulazione e della dissimulazione per i capi di governo («è necessario questa natura saperla bene colorire, ed essere gran simulatore e dissimulatore»), ricorrendo, tra le altre cose, alla celebre metafora della volpe e del leone. In questo brano si era soliti individuare uno dei nuclei originari della teoria della dissimulazione che tanta fortuna ebbe tra Cinque e Seicento, che in quei secoli si intrecciò con il nicodemismo religioso. Ma non solo. Fu il filosofo Girolamo Cardano a cogliere nei testi di Machiavelli anche un secondo piano della dissimulazione: non quella esplicita, raccomandata ai prìncipi, ma quella implicita, riconosciuta nella pratica della scrittura coperta, nelle tecniche retoriche impiegate per far emergere posizioni radicali diluendole all’interno della struttura del discorso.
Quello della dissimulazione di scrittura praticata sotto il pericolo della censura è uno dei temi più affascinanti per lo storico delle società di antico regime e non solo (si pensi a Persecution and the art of writing di Leo Strauss), e al contempo espone a dei rischi interpretativi in chi intende tracciarne la storia senza un’adeguata cautela. Per quanto riguarda il Quattro e il Cinquecento italiani, gli studi hanno via via chiarito come nell’Umanesimo la dissimulazione di idee eterodosse fosse ampiamente diffusa, ben prima di Machiavelli. Viceversa, non c’è discorso sul rapporto tra intellettuali e potere dall’Illuminismo al mondo contemporaneo che non la evochi. Per questo affrontare la questione della storia della dissimulazione politica, religiosa e intellettuale dal Quattrocento in avanti, passando necessariamente per Machiavelli, il contesto in cui nacquero i suoi scritti e insieme la sua fortuna, è una delle vie obbligate per capire la nostra storia e il nostro presente.
(Daniele Conti, Consulente scientifico della IV edizione del Festival Machiavellerie).