Tornano le emozioni del Festival ''Scorre'': la nuova edizione al via dal 31 agosto al 21 settembre

 


A questi si sono affiancati numerosi progetti site-specific e iniziative con le realtà locali, rendendo ogni edizione unica e irripetibile.
Quest’anno, alle tappe consuete di Bondeno, Sissa Trecasali, Mesola e Goro, si aggiungono due nuove località: Calendasco e Reggiolo. Il Festival attraversa così le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara, allargando il proprio orizzonte lungo il corso del Po.
Si parte il 31 agosto da Calendasco, affacciata sul Po nel piacentino, con un gesto semplice e simbolico: il Concerto all’Alba intitolato "Benvenuto al Sole", che accompagna il primo risveglio della manifestazione. Un rito che si ripeterà in ogni città toccata dal Festival, a marcare il senso del passaggio, della luce che cambia, del tempo che avanza. Una festa che nasce ogni giorno.

In ogni tappa, il programma si articola intorno a uno spettacolo serale principale, pensato per valorizzare i luoghi e metterli in dialogo con gli artisti: concerti, performance, teatro musicale. Ma Scorre non è solo spettacolo: è anche riflessione, ascolto e immaginazione.

Quest’anno, in particolare, il Festival rende omaggio a una figura emiliana e fluviale di rilievo mondiale: Cesare Zavattini. Un uomo che ha guardato al reale con gli occhi dell’utopia, capace di trasformare la provincia in universo, e il Po in metafora. A lui sono dedicate mostre e incontri nelle diverse città, per restituirne la forza creativa, il pensiero ironico e profondo, l’impegno sociale e civile.

Accanto agli artisti, infatti, Scorre 2025 accoglie anche pensatori, filosofi, economisti e studiosi.
Uno dei temi centrali di questa edizione è proprio la Felicità, indagata da prospettive diverse: filosofica, economica, esistenziale. Un filo rosso che attraversa gli incontri e le riflessioni lungo il fiume. Tra i protagonisti, il 7 settembre alla Rocca Possente di Stellata, il filosofo Giovanni Mari, dialogando con la sociologa Gilda Morelli, propone una lettura profonda e diversa del concetto di lavoro nella contemporaneità e di ozio come spazio libero possibile da riempire con nuovo senso. Restituire benessere al pensiero e alla libertà individuale, significato alle relazioni nel mondo contemporaneo diventa un percorso necessario nella ricerca della felicità. Il 21 settembre, a chiusura del Festival, nel Castello di Mesola il professor Stefano Zamagni, economista di fama internazionale giá Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con una conversazione dedicata all’economia della felicità, tra giustizia sociale, cura dei legami e sostenibilità. Incontri aperti, ove possibile all’aperto, tra le parole e il fiume. Ma il cuore pulsante del Festival è fatto di suono, voce e presenza scenica: gli spettacoli.

Grandi interpreti della scena italiana si alterneranno lungo il percorso del Po, e dei territori che ne subiscono l'influenza anche se non fisicamente lambiti dal suo scorrere, offrendo ogni sera atmosfere uniche, profondamente legate al contesto naturale e urbano che le ospita. Tra i nomi di spicco, Irene Grandi porta il suo potente progetto musicale “Io in Blues” a Bondeno il 7 settembre, con un concerto che celebra la voce femminile e la forza delle radici afroamericane, filtrate dalla sua energia e sensibilità.

A Mesola, il 20 settembre, il pubblico avrà l’occasione di ascoltare Andrea Griminelli, il più famoso flautista italiano nel mondo, protagonista di una serata di grande eleganza sonora, con un repertorio dedicato alla musica di Ennio Morricone e momenti di intensa bellezza, immersi nello spazio storico del Castello Estense della Mesola.

Vito, attore e comico bolognese tra i più amati, sarà in scena a Bondeno il 5 e a Goro il 12 settembre con il suo spettacolo “L’altezza delle lasagne”, un racconto comico, gustoso e ironico che affonda le radici nella cultura emiliana, tra aneddoti, cucina e piccoli spunti di filosofia quotidiana.

A Reggiolo, il 5 settembre, l’appuntamento è con il grande concerto dei Nomadi, unico spettacolo a pagamento dell’intera manifestazione. I biglietti, a prezzi accessibili, sono disponibili da oggi in prevendita su Ticketone e sulle principali piattaforme online.

A Sissa Trecasali, il 13 settembre, il celebre pianista Remo Arzovino – noto in Italia e all’estero per la sua forza evocativa e il respiro cinematografico delle sue composizioni – sarà protagonista di un concerto unico, immerso nell’atmosfera silenziosa e potente del Po.

Da non perdere anche la consueta crociera sul Po a bordo della Motonave Stradivari: sabato 6 settembre, con partenza alle 20:30 da Lido Po a Guastalla, si celebrerà a bordo una festa con cibo, musica e ballo in navigazione.

Ad arricchire il percorso, progetti site-specific si svilupperanno lungo gli argini, con concerti acustici all’alba e momenti collettivi orientati a coinvolgere il pubblico in un’operazione culturale partecipativa che valorizza l’identità locale.

La manifestazione si compone anche di diversi altri eventi che occuperanno il tempo e i luoghi del festival come ad esempio gli incontri* Il giro dei salatini* dedicati ad approfondimenti e argomenti specifici come ad esempio lo sviluppo dell'arte visiva lungo il Po con il critico e storico dell'arte Francesca Baboni o sulle parole di Cesare Zavattini testimoniate da Giordano Gasparini. Le mostre Zavattini oltre i confini con fotografie di William Zanca (curata da Marcello Tegoni) o quella* Verso la foce* con fotografie di Lauro Casoni. E poi visite guidate, degustazioni, danza acrobatica e molto altro ancora.

"Il cuore di Scorre - dice Roberto A. Meglioli, Presidente della Associazione P.E.R. Promoter Emilia-Romagna ideatori ed organizzatori del Festival - è proprio questo intreccio: arte e comunità, pensiero e paesaggio, festa e memoria. È una narrazione plurale, in cui la Regione Emilia-Romagna si racconta attraverso i suoi territori, le sue storie e le sue persone, grazie alla visione e al coordinamento di PER – Promoter Emilia-Romagna, l’associazione che riunisce imprese e professionisti dello spettacolo dal vivo sul territorio".

Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il Festival non solo porta cultura e bellezza nei luoghi attraversati, ma li riattiva, generando partecipazione, dialogo e senso di appartenenza. In ogni tappa, volontari locali, artisti, studenti e cittadini sono parte integrante del disegno, in un laboratorio collettivo che ha il fiume come orizzonte e la vita come materia.
Fattitaliani

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