Il 26 agosto si celebra la Giornata Mondiale del
Cane, un’occasione per riconoscere l’importanza che i cani hanno nella
nostra vita e riflettere su come prenderci davvero cura di loro.
In Italia sono
oltre 8 milioni i cani regolarmente registrati presenti nelle famiglie
che, per l’80% dei casi li considerando dei membri a tutti gli effetti.
Convivere con un cane significa anche fare scelte
consapevoli per la sua salute e il suo benessere, ma non sempre le
informazioni che circolano sono corrette. Alcune convinzioni sbagliate, anche
se diffuse da tempo, possono portare a comportamenti che mettono a rischio la
salute del cane, spesso senza che il proprietario se ne renda conto.
Secondo recenti studi, il veterinario è considerato
l’influencer numero 1 per i proprietari di pet per ricevere le corrette
informazioni legate alla cura dei propri animali domestici. Spesso però vengono
considerate fondate delle indicazioni non veritiere diffuse in maniera non
ufficiale da esperti del settore.
“Prendersi cura di un cane così
come di ogni altro pet – spiega Valerio Di Marzio, Direttore
Sanitario del Policlinico Gregorio VII Gruppo Ca’ Zampa - significa investire sulla prevenzione,
sull’informazione e su un rapporto con il medico veterinario fatto di
fiducia reciproca. Sfatando alcuni falsi miti e affidandosi alla medicina
veterinaria, è possibile migliorare significativamente la qualità e la durata
della vita dei nostri animali”.
Ecco i 6 principali falsi miti, spiegati dal Dr. Di
Marzio:
1. Se il cane
sembra stare bene, non serve portarlo dal veterinario
FALSO – L’assenza di sintomi visibili non equivale a buona salute.
"Molte patologie – spiega Valerio di Marzio - come malattie
renali, cardiache o metaboliche, sono silenti nelle fasi iniziali. Le visite di
controllo periodiche permettono una diagnosi precoce e aumentano le possibilità
di trattamento efficace."
Effettuare controlli annuali (o semestrali in cani anziani) consente di
monitorare valori clinici fondamentali e intercettare problemi prima che
diventino gravi o irreversibili.
2. I vaccini
sono solo per i cuccioli
FALSO – Anche i cani adulti hanno bisogno di richiami regolari.
"Il protocollo vaccinale – afferma il Direttore Sanitario del
Policlinico Gregorio VII - non
termina con la crescita. Alcune vaccinazioni, come quelle contro la
leptospirosi, devono essere rinnovate annualmente, tenendo conto dello stile di
vita del cane. Mantenere il cane protetto è una responsabilità continua del
proprietario."
Un cane adulto non vaccinato è esposto a malattie potenzialmente mortali e può
anche rappresentare un rischio per altri animali e per l'uomo in caso di
zoonosi.
3. I cani non
hanno bisogno di lavarsi i denti
FALSO – La salute
orale è cruciale e va curata fin da giovani.
"L’accumulo di placca e tartaro può causare gengiviti, alitosi e
infezioni che si propagano anche ad organi vitali - spiega il Dr. Di Marzio
- . La pulizia regolare dei denti, sia a casa che in ambulatorio, è una parte
fondamentale della prevenzione."
Trascurare l’igiene orale può portare a parodontite e perdita dei denti, con
conseguente dolore cronico e difficoltà nell’alimentazione. Un controllo
odontoiatrico annuale è raccomandato.
4. La
prevenzione antiparassitaria si fa solo in estate
FALSO – I parassiti sono attivi anche in autunno e inverno.
"Pulci, zecche e zanzare, flebotomi o pappataci possono trasmettere
malattie gravi come la leishmaniosi e la filariosi. I piani antiparassitari
devono essere personalizzati e mantenuti attivi tutto l’anno, in base alla zona
geografica e allo stile di vita del cane."
Il cambiamento climatico ha modificato le stagionalità dei parassiti, rendendo
le infestazioni un rischio concreto anche nei mesi più freddi. La prevenzione
non può essere interrotta.
5. Se il cane
ha il pelo lucido, è sicuramente sano
FALSO – Il pelo può apparire bello anche in presenza di patologie.
"Un buon aspetto del mantello non è sempre sinonimo di salute. Alcune
malattie (come le parassitosi o le disfunzioni endocrine) possono essere
presenti anche se il cane appare esteticamente in forma."
Solo una valutazione clinica completa può confermare lo stato di salute
generale. Analisi del sangue, esami delle feci e valutazioni dermatologiche
vanno integrate alla semplice osservazione esterna.
6. Il cane anziano
necessita di meno attenzioni
FALSO – L’invecchiamento non significa abbandonare la prevenzione.
"Molti cambiamenti attribuiti all’età - afferma Valerio Di Marzio - possono
invece essere sintomi di patologie curabili, come l’artrosi, l’insufficienza
renale o i disturbi cognitivi. I cani anziani necessitano di monitoraggio più
frequente e cure personalizzate."
Check-up semestrali, esami del sangue mirati e adattamenti nutrizionali
permettono una gestione attiva dell’invecchiamento, migliorando comfort e
aspettativa di vita.
Prendersi cura di un cane vuol dire anche informarsi,
aggiornarsi e affidarsi a fonti sicure. Conoscere meglio i loro bisogni è il
modo più semplice e concreto per dimostrargli, ogni giorno, il nostro rispetto
e affetto.