Favischio e Cerqua celebrano San Giuseppe da Leonessa e Santa Giusta

 


Il 16 e 17 agosto 2025, le frazioni di Favischio e Cerqua, nel comune di Posta, si sono unite per

festeggiare i loro santi patroni, San Giuseppe da Leonessa e Santa Giusta.

Due giornate intense,

rese possibili dall’impegno dell’Associazione “Nuovo Castagno”, che hanno coinvolto non solo gli abitanti dei due paesi, ma anche tanti visitatori provenienti da zone vicine e lontane.


Quest’edizione è stata resa ancora più speciale dal passaggio di presidenza dell’Associazione

“Nuovo Castagno” da Gianni Totaro a Luca Desideri, segno di continuità e rinnovamento.


Come anteprima, martedì 12 agosto la seconda edizione delle proiezioni filmati “Super8 – Le

nostre radici”


- curate da Alessio Desideri, che hanno emozionato i presenti mostrando scene di

vita e feste degli anni passati. Venerdì 15 agosto i fedeli hanno partecipato al Santo Rosario con

fiaccolata presso la Madonna del Viaggiatore, un momento di raccoglimento e devozione grazie

all’organizzazione di Maurizio Selvitella, uno dei soci dell’Associazione.


Mercoledì 13 e sabato 16 agosto si sono svolti i giochi popolari e i tornei, tra cui la tradizionale

partita di calcetto scapoli contro ammogliati, vinta quest’anno dagli scapoli.


La serata del 16 è proseguita con la cena in Piazzetta Fiume e la grande novità gastronomica delle Mezze Maniche alla Eufranio, cucinate dal nuovo chef Adriano Altopiedi in onore di Eufranio

Desideri, ovvero San Giuseppe da Leonessa.


A seguire, musica dal vivo con le Sorelle Kiss Kiss, dolci fatti in casa e il gioco del "tiro al gallo"

(tiro alla bottiglia con un sasso), che ha coinvolto grandi e piccini.


Domenica 17 agosto, la giornata è iniziata con i colpi oscuri che hanno svegliato la valle, preludio

alla Santa Messa officiata da Don Eric, celebrata nella Piazzetta del Fiume, trasformata in “chiesa

all’aperto” a causa dell’inagibilità delle chiese dopo il sisma del 2016. 


La celebrazione, impreziosita

dalle voci della Schola Cantorum con l’accompagnamento alla chitarra di Patrizia è stata resa solenne dalla presenza dei Vigili del Fuoco di Posta, che hanno supportato la comunità durante la

processione e nel delicato riposizionamento delle statue, e dal vicesindaco del Comune di Posta,

Maurizio De Santis, che ha ringraziato la banda e l’associazione per l’omaggio al monumento ai

caduti di Posta.


La processione con le statue di San Giuseppe da Leonessa e Santa Giusta ha attraversato le vie

dei due paesi, accompagnata dalla banda di Nerola e con la tradizionale sosta presso la Madonna

del Viaggiatore. L’accompagnamento musicale e l’organizzazione del percorso sono stati resi

possibili anche grazie al prezioso supporto di Maurizio, membro dell’Associazione “Nuovo

Castagno”.


Al termine, è stato distribuito il pane benedetto, simbolo di condivisione tra i fedeli.

Nel pomeriggio la prima edizione del Palio con il tiro alla fune, che ha visto la vittoria della

frazione di Cerqua.


La sera è arrivata la grande novità di quest’anno: la prima edizione dell’apertura delle cantine di

Favischio e Cerqua, dove i volontari hanno accolto i visitatori con arrosticini, salsiccia e fagioli, cocomero, dolci fatti in casa con un grande successo per quelli di Claudio Desideri e musica

popolare dal vivo con stornelli e fisarmonica.


Nonostante il maltempo che ha impedito lo svolgimento di alcuni giochi per i bambini, la festa si è conclusa con la musica della cantante Ania. Le premiazioni della riffa, con tanti premi apprezzati

dal pubblico, hanno preceduto uno dei momenti più attesi: la consegna del trofeo del Palio,

un’opera unica realizzata da Patrizia Bossio. Con colori acrilici stesi a mano su una tavola di legno,

il trofeo non è stato solo un riconoscimento sportivo, ma anche un simbolo artistico che resterà nella memoria della comunità, a testimonianza del valore di questa prima edizione. 


La serata si è conclusa con gli spettacolari fuochi d’artificio che hanno illuminato la valle regalando emozioni a tutti i presenti.


Una festa che, tra fede, tradizione e nuove iniziative, ha dimostrato ancora una volta quanto

Favischio e Cerqua sappiano unirsi per celebrare i loro Santi. E visto il successo di questa prima edizione “rinnovata”, l’appuntamento per l’edizione 2026 è già atteso con grande entusiasmo.

Viva San Giuseppe da Leonessa.

Viva Santa Giusta.

Viva Favischio e Cerqua.


Fattitaliani

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