Spettacoli, concerti, parate, incontri letterari, laboratori, dj set e una mostra: questi sono gli ingredienti di BE POPULAR il Festival dedicato al teatro popolare in programma a Vicenza dal 20 al 31 agosto.
Per la nona edizione la kermesse, organizzata da B.E. P.O.P. Bottega Espressiva per la promozione dell’Opera Popolare in collaborazione con Stivalaccio Teatro, presenta un cartellone ricchissimo per un’esperienza unica di arte e spettacolo in un costante e aperto dialogo con gli spettatori.BE POPULAR indaga i linguaggi del teatro popolare nelle sue diverse declinazioni: Commedia dell’Arte, mimo, nuovo circo, musica tradizionale e nuovi linguaggi popolari che abitano luoghi storici come Palazzo Thiene, Palazzo Da Schio e la chiesa di San Vincenzo fino a conquistare le strade e i vicoli del centro storico patrimonio UNESCO. In scena, tra gli altri, Antonio Rezza, la Banda Osiris, Ugo Dighero, Mimmo Borrelli, Piccola Compagnia Dammacco, artisti internazionali e naturalmente Stivalaccio Teatro con tre spettacoli, il laboratorio sull’arte del buffone e due parate in centro storico.
Anche per la nona edizione tornano la rassegna BE BOOK con la presentazione di libri che da vari punti di vista raccontano l’arte della scena, il laboratorio di critica teatrale di Teatro e Critica e la mostra nelle Gallerie di Palazzo Thiene, quest’anno dedicata al TEATRO DI PAOLO POLI, in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Il Festival ha ottenuto per il prossimo triennio il sostegno del Ministero della Cultura, un traguardo importante in un momento assai complesso per lo spettacolo dal vivo.
Be Popular si apre il 20 agosto con lo spettacolo LA DIFFICILISSIMA STORIA DELLA VITA DI CICCIO SPERANZA, (Cortile di Palazzo Thiene, ore 21:15) un’opera della compagnia Les Moustaches divertente e poetica che racconta di un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima delicata, che vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare e ha un sogno: vuole danzare.
Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare. In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebbastiano è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, in fondo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera. Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?
LA MOSTRA “IL TEATRO DI PAOLO POLI”
Il 20 agosto si apre alle Gallerie di Palazzo Thiene mostra straordinaria dedicata a Paolo Poli, figura unica nel panorama teatrale italiano del Novecento, un omaggio al suo estro, alla sua ironia e alla libertà creativa che ha attraversato generi, epoche e tabù. Locandine, fotografie in bianco e nero e a colori, che ripercorrono la carriera di un artista che ha fatto del palcoscenico il luogo di un’eleganza sovversiva, di una comicità raffinata e irriverente e che saputo essere al tempo stesso popolare e coltissimo, spiazzante e profondo. La mostra, in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, si inserisce nel Festival Be Popular e ne impreziosisce la proposta culturale. Un viaggio immersivo tra travestimenti, parodie e poesia, per scoprire o riscoprire il fascino senza tempo di un maestro del teatro italiano. La mostra apre il 20 agosto e prosegue per tutta la durata di Be Popular, è visitabile gratuitamente dal giovedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00.
I LABORATORI
L’Arte del Buffone è il laboratorio teatrale condotto da Marco Zoppello e Michele Mori che ogni anno richiama nella città berica una trentina di giovani attori e attrici per vivere un’esperienza di alta formazione legata alle discipline della Commedia dell’Arte e all’arte del buffone. Alle radici del teatro rinascimentale e della Commedia dell’Arte troviamo alcune figure ibride di performer, solisti dell’arte attoriale impiegati nel ruolo di intrattenitori di piazza e di palazzo. Il loro repertorio era vasto e articolato: ballavano, si travestivano, recitavano, cantavano in falsetto, imitavano suoni, rumori, voci di animali, uomini, donne, bambini, stranieri e a ciò affiancavano una gestualità oscena, salti e acrobazie. Il laboratorio si propone di indagare, a partire dall’improvvisazione e dai meccanismi comici, l’arte dell’intrattenitore per antonomasia: il buffone.
La redazione di Teatro e Critica propone il laboratorio di visione e scrittura critica: un percorso formativo tenuto da Andrea Pocosgnich con l’obiettivo di creare una redazione che segua gli appuntamenti in cartellone con una pubblicazione quotidiana online. Il Laboratorio è riservato a un massimo di 15 partecipanti: un gruppo di lavoro attivo e reattivo, capace di tramutare in uno storytelling ragionato e creativo le suggestioni emanate dall’offerta artistica applicando uno sguardo critico alle opere teatrali.
Be Popular è un progetto di B.e. P.o.p., Bottega Espressiva per la Promozione dell’Opera Popolare con la collaborazione di Stivalaccio Teatro, Arteven, Musei Civici di Vicenza, Palazzo da Schio Ca’ d’Oro, Fondazione Giorgio Cini. Con il contributo e il patrocinio di MiC Ministero della Cultura, Città di Vicenza, Fondazione Monte di Pietà di Vicenza. Main sponsor Agsm Aim. Media partner Rai Radio 3.
INFO
bepopular.net | +39 0444 534321 | +39 371 1984391
biglietteria@
BIGLIETTI
Biglietti Cortile di Palazzo Thiene Intero € 15, Ridotto Under30 € 13, Ridotto Under16 € 6
Biglietti Cortile di Palazzo da Schio Biglietto Unico € 8, Ridotto Under16 € 6
Decamerone Biglietto Unico € 3
Liberino Biglietto Unico € 6
La parata dei Buffoni, Be Party! e Be Book - ingresso libero
Biglietti acquistabili fino all’8 agosto in Strada Scuole dell’Anconetta 79, Vicenza
Biglietti acquistabili dal 20 agosto al Cortile di Palazzo Thiene Contrà S. Gaetano Thiene 11, Vicenza
Pagamento in contanti o bancomat
Online singoli biglietti acquistabili su vivaticket.it
ABBONAMENTI (acquistabili solo in biglietteria)
Be Full Abbonamento 24 spettacoli € 120 (con shopper del festival in omaggio)
Be Free Abbonamento libero a 5 spettacoli € 55
LUOGHI
Palazzo Thiene: Contrà, Via S. Gaetano Thiene 11, Vicenza *
Palazzo Da Schio: Corso Andrea Palladio 147, 36100 Vicenza **
Chiesa di San Vincenzo: Piazza dei Signori, Vicenza
*In caso di maltempo gli spettacoli previsti a Palazzo Thiene si svolgeranno al Teatro San Marco, Contrà San Francesco 76, Vicenza
**In caso di maltempo gli spettacoli previsti a Palazzo Da Schio si svolgeranno al Teatro Spazio Bixio, Via Goffredo Mameli 4, Vicenza.
In caso di maltempo le presentazioni di Be Book si terranno all’interno di Palazzo Thiene
Ufficio stampa Stivalaccio Teatro
Marina Saraceno | marinasaraceno@gmail.com | cell 3493602434
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Nei giorni del Festival, da giovedì a domenica ore 10-18
Gallerie di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
mostra IL TEATRO DI PAOLO POLI
Fotografie dall’archivio dell’Istituto di Teatro della Fondazione Giorgio Cini di Venezia
Una mostra straordinaria dedicata a Paolo Poli, figura unica nel panorama teatrale italiano del Novecento, ospitata nella galleria di Palazzo Thiene. Un omaggio al suo estro, alla sua ironia e alla libertà creativa che ha attraversato generi, epoche e tabù. Locandine, fotografie in bianco e nero e a colori, che ripercorrono la carriera di un artista che ha fatto del palcoscenico il luogo di un’eleganza sovversiva, di una comicità raffinata e irriverente e che saputo essere al tempo stesso popolare e coltissimo, spiazzante e profondo. La mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Paolo Poli (Firenze, 23 maggio 1929 – Roma, 25 marzo 2016) è attore, cantante, regista, autore. Dotato di una cifra stilistica molto personale, è il rappresentante di un teatro al contempo graffiante e lieve, raffinato e dissacrante, che prende le mosse dall’operetta, dalla rivista, dal vaudeville, dall’avanspettacolo e dal varietà, ma che è, tuttavia, difficilmente inquadrabile in definizioni di genere e contenuto.
LA MOSTRA E’ APERTA AL PUBBLICO, INGRESSO LIBERO, DA GIOVEDI’ A DOMENICA DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 18:00.
GIOVEDÌ 21 AGOSTO
ore 17:00, Chiesa di San Vincenzo - PRIMA NAZIONALE
Stivalaccio Teatro
LIBERINO
Con Matteo Cremon
Regia Valentina Brusaferro
Musiche, suoni e regia audio Andrea Santini e Nicola Peruzzo
Liberino parla troppo, parla strano, parla che non si capisce. Vive confinato in un mondo tutto suo. È scemo. È matto. La sua voce è una follia che regna su presenze invisibili dando vita a racconti visionari, bislacchi, surreali, in un delirio tragicomico che rivela le verità scomode e indicibili che ci circondano. Quando il protagonista sembra precipitare nell’assurdo, la voce di una donna in lontananza, abbatte i muri della prigione che lo confina. Il mondo chiuso di Liberino si apre al fuori, trasformandosi in una cassa di risonanza che amplifica immagini e significati. Le sue parole risuonano così come un’eco di resistenza, di amore e di libertà.
Lo spettacolo esplora l'intreccio tra azione teatrale, ascolto e spazio acustico; la voce dell'interprete si fonde con suggestioni sonore che formano e deformano il luogo circostante aprendo un dialogo tra il mondo interiore del personaggio e l'ambiente circostante. Elementi preregistrati si mescolano a suoni dal vivo, creando un ponte tra il protagonista e il suono dello spazio scenico, che catturato da microfoni, diventa parte integrante della drammaturgia, guidando il pubblico attraverso i pensieri del protagonista e al contempo, svelando l'acustica specifica del luogo della rappresentazione. In dialogo con l’attore, la regia sonora, si innesta nella regia teatrale, catturando e restituendo lo spazio d’ascolto e creando un'esperienza sensoriale che altera i confini della percezione. Grazie agli interventi sonori eseguiti dal vivo e spazializzati con l’ascolto in cuffia, il paesaggio immaginifico soggettivo del singolo fruitore, si fonde e dialoga con quello fisico oggettivo dell’azione teatrale determinandone la lettura e il significato dell’opera.
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
Be Book
LA MANDRAGOLA
Michele Mori e Mary Salvatore presentano il libro La Mandragola, edito da Brenta Piave Edizioni. Modera Matteo Destro
Ore 19:15, Cortile di Palazzo da Schio
OLE’, EL GYPSY&EL LOCO
Di e con Paul Morocco & Marcial Heredia
Suonano le loro chitarre come “Paco De Lucia”. Cantano come “Pavarotti” e fanno rumba come “Gypsy Kings”. Mentre schioccano palle da ping pong, rompono uova e cliché. Tutto per l’amore di “Maria”, in un universo comico, dove tutti los hombres sono chiamati “Carlos”. Questo duo di eccentrici personaggi colpisce immediatamente e scatena il pubblico; in competizione con le loro chitarre, le loro voci e la loro energia.
ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Tra musica e narrazione gli spettatori e le spettatrici saranno accompagnati attraverso un viaggio condiviso dove il comico e il tragico si alterneranno su un percorso in cui l’amore, la fortuna e l’ingegno umano saranno intrecciati tra loro. Un omaggio speciale al grande autore nel 650° anniversario della sua morte. Vi aspettiamo per condividere insieme parole senza tempo.
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Stivalaccio Teatro
LA MANDRAGOLA
con Pierdomenico Simone
e con gli attori e le attrici della compagnia giovani Elia Zanella , Elisabetta Raimondi Lucchetti, Francesco Lunardi, Daniela Piccolo
regia e canovaccio Michele Mori
foto Serena Pea
La Mandragola è definita da molti la “commedia perfetta” ed è la più famosa e imitata del Rinascimento. Machiavelli ci regala un’opera unica, in cui lo stile alto dell’Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano a pennello. La messa in scena di Stivalaccio Teatro si rifà a quel teatro fatto con un piccolo praticabile e un fondale logoro, che tanto spazio lascia alla maestria degli attori. Un “liberamente tratto da”, attraverso quel grande gioco che è la Commedia dell’Arte.
VENERDÌ 22 AGOSTO
Ore 17:00, Chiesa di San Vincenzo
Stivalaccio Teatro
LIBERINO
Ore 19:15 Cortile di Palazzo da Schio
Tiziana Francesca Vaccaro
TERRA DI ROSA – vite di Rosa Balistrieri
di e con Tiziana Francesca Vaccaro
musiche di Andrea Balsamo - aiuto regia Giovanni Tuzza
Rosa che cantava la terra. Rosa che la sua terra, un giorno, l'ha dovuta lasciare. Rosa tradita, da quella stessa terra. Rosa tra fame e violenza. Rosa tra dolori e abusi. Rosa disperata. Rosa grido di speranza. Rosa di ieri. Rosa di oggi.
C'era una volta una donna, che la sua terra, bella e piena di contraddizioni, se la portava dentro. La sua terra dura e amara, questa donna la raccontava con la sua voce profonda, scavando fino nelle viscere, col suo canto ancestrale che si innesta in un presente ancora difficile. Ancora oggi.
La terra che racconta è la terra di una bambina che diventa donna e che da quella terra sente il bisogno di staccarsi, ma allo stesso tempo non ne può fare a meno. Terra di emigrazione, difficile viverci e sopravviverci. Il sud. Un’unica terra dalla quale non si parte mai del tutto.
Lo spettacolo nasce dall'incontro con la Cantatrice del Sud, Rosa Balistreri, e la sua storia. Figura decisiva del folk siciliano degli anni '70, Rosa è tra i grandi protagonisti della riscoperta della canzone popolare che, grazie a lei, è tuttora apprezzata in tutto il mondo. Povera e orgogliosa, varcò i confini in cerca di fortuna, imparò a prendere una chitarra in mano e a gridare in faccia a tutti quello che pensava. Cantava nei campi, in mezzo alla terra, sin da piccola Rosa, tra un raccolto e l'altro, mentre suo padre le diceva: "smettila cu stu cantu, i fimmini non cantunu, cantunu sulu i buttani!".
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Mimmo Borrelli
NAPUCALISSE
di e con Mimmo Borrelli
musiche a cura di Antonio della Ragione
Il Vesuvio è un vulcano dormiente, che sogna nel pericolo costante, ma destinato periodicamente svegliarsi. Il Vesuvio quando dorme accumula, accumula collera, violenza, indignazione, esplosione di morte che rinasce nella fertilità della terra e della vita. Il Vesuvio è il vulcano di Napoli, il Vesuvio è Napoli. L’allegoria è fin troppo chiara: l’uomo vesuviano, il napoletano messo in condizioni di inferiorità di ghettizzazione sociale, di ingiuria spesso raziale, nel non ritenersi accettato dallo Stato, nel non ritenersi stato nel ritenere lo stato un occupatore, nel ritenere lo Stato la sua famiglia è un individuo destinato ad esplodere, è una bomba che cammina, distruttiva autolesionista nell’arrangiarsi sempre. Napoli è una città in perenne guerra, ormai da secoli; è una città in perenne emergenza; in perenne sacco di avventori che usano questa emergenza per speculazioni milionarie; in perenne vergogna legata al filo dell’indifferenza, in perenne coscienza di tutto ciò senza reagire; in perenne pulcinellesca attesa di un padrone da servire, in cambio dell’elemosina di qualche beneficio; in perenne preghiera per il miracoloso avvento di un liberatore che non verrà mai. Ma non c’è più tempo. La livella che abbatterà tutto si sta destando. Siamo allo scolo residuale della più laida speranza, dove le leggi misantrope del più forte e la consequenziale collera del più debole ha fatto diventare questa città un ghetto all’insaputa di chi la abita. Napoli è il luogo ideale per perdere la speranza. Il nostro metronomo piroclastico lo sa.
SABATO 23 AGOSTO
ore 17:00, Chiesa di San Vincenzo
Stivalaccio Teatro
LIBERINO
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
Be Book
A SINGOLAR TENZONE
Graziano Graziani presenta i libri A singolar tenzone: gli anni dieci e A singolar tenzone: gli anni zero editi da Cue Press edizione. Modera Antonio Audino
Ore 19:15, Cortile di Palazzo Da Schio
Alessandro D’Alessandro
SOLO – concerto per organetto preparato ed elettronica
Alessandro D’Alessandro è unanimemente considerato uno dei più talentuosi organettisti italiani ed europei, particolarmente apprezzato per la tecnica, la versatilità e la ricerca timbrica, che gli hanno permesso di portare uno strumento tipico della tradizione popolare, come l’organetto, a 'dialogare' con i più svariati ambienti musicali e artistici. Esploratore e sperimentatore di suoni, è stato pioniere nell’utilizzo dell’elettronica applicata al suo strumento. Ha creato un originale sistema di percussione dell’organetto, che, unito alla modulazione continua del suono tramite elettronica e all’utilizzo di oggetti vari ‘applicati’ direttamente allo strumento, ha denominato ‘organetto preparato’, prendendo in prestito un termine generalmente usato nella musica contemporanea. Alessandro porta sul palco anni di ricerca artistica nei molteplici mondi che lo hanno visto protagonista e interprete come la world music, il jazz, il pop, la canzone, la classica - racchiusi dentro il suono personale che lo contraddistingue. Nel suo concerto si mescolano brani originali, improvvisazioni e libere reinterpretazioni di temi talvolta anche molto noti ai più.
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
21:15 Cortile di Palazzo Thiene
Piccola Compagnia Dammacco
SPEZZATO È IL CUORE DELLA BELLEZZA
uno spettacolo con Serena Balivo e con Eleonora Ruzza
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
Premio Ubu 2020-2021 Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica
Lo spettacolo racconta la storia di un cosiddetto triangolo amoroso, lui, lei, l’altra e, tramite i frammenti e le immagini di questa storia, offre allo spettatore uno sguardo sull’Amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo. In scena, Serena Balivo dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia e accanto a lei appare, in uno scenario onirico e agita da Eleonora Ruzza, la figura muta dell’uomo al centro del triangolo amoroso. Il lavoro di creazione della compagnia è partito da alcune domande sull’amore e su come questo sentimento, fondamentale nella vita umana, possa trasformarsi, degenerare, tradire i desideri e le aspettative di chi lo vive.
Ore 22.45, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
FESTA Be PARTY!
Dj set a cura di J Marito & L.e.e.z.a. Appassionati conoscitori di musica. Proporranno una selezione musicale digitale con un mix rinfrescante tra hip hop americano, elettronica, house, sonorità underground e immancabili hit del dancefloor per creare un party coinvolgente.
DOMENICA 24 AGOSTO
Ore 17:00, Chiesa di San Vincenzo
Stivalaccio Teatro
LIBERINO
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene e Centro Storico
LA PARATA DEI BUFFONI
con gli allievi e le allieve del laboratorio L’arte del Buffone a cura di Stivalaccio Teatro
Una coloratissima, chiassosa e divertente parata di giullari e buffoni medievali invade il centro storico di Vicenza con la sua contagiosa allegria.
Ore 19.15, Cortile di Palazzo da Schio
Di Filippo Marionette
APPESO A UN FILO
Manipol-Attori: Remo Di Filippo & Rhoda Lopez
Costruzione: Di Filippo Marionette
Costumi: Daniela Sergiacomi
Musiche: Luca Nutricati
Con la collaborazione di: Filippo Di Filippo, Virginia Melgar Gavilan, Clarisa Muraro, Jose Antonio Puchades, Santiago Durieux, Karen Julieta Gasrock
Uno spettacolo di marionette pieno di poesia e divertimento, che coinvolge, commuove e diverte. Un racconto senza parole in stile cabaret dove ogni personaggio ha una sua storia che racconta attraverso il movimento, la musica, il canto dal vivo e l’interazione con gli attori-burattinai. Remo di Filippo e Rhoda Lopez hanno creato una messinscena perfetta per incantare bambini e far sognare gli adulti. Adatto a tutte le età.
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Okidok
SLIPS INSIDE
di e con Xavier Bouvier e Benoît Devos
Di Xavier Bouvier, Benoît Devos e Michel Claude Jos Dallaire
Con Xavier Bouvier e Benoît Devos
Disegno luci Laurent Kaye
Direzione artistica Alexandre Serein
Nello spettacolo due clown, letteralmente messi a nudo, ovvero con indosso soltanto dei buffi mutandoni, si sfidano in un’esilarante gara di salti mortali sbagliati ed equilibrismo surreale, proponendo un tipo di comicità originale che senza l’utilizzo di parole riesce a coinvolgere grandi e piccini grazie ad una successione inesauribile di sketch tanto improbabili quanto spassosi, nei quali l’insolito e l’imprevisto sono di casa. Slips inside è un tour de force di gioiosa spudoratezza in cui al minimalismo di trucco e costumi corrisponde il massimo possibile di risate.
Irriverenti, mordaci, stralunati e dinamici, gli Okidok sono un duo belga considerato fra i più interessanti esponenti della nuova clownerie internazionale. Ballerini, commedianti, mimi, prestigiatori, equilibristi, rumoristi, strumentisti, cascatori e molto altro ancora, da più di 25 anni gli Okidok presentano in tutto il mondo spettacoli nei quali la risata va a braccetto con la poesia e la raffinatezza si contamina con elementi carnevaleschi.
MERCOLEDÌ 27 AGOSTO
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 19:15, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
Be Book
LA VIA DEL DILETTO
Giorgio Bertan presenta il libro La via del Diletto, appunti sulla Commedia dell’arte di un comico praticante. Modera Giuseppe Barbanti
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Stivalaccio Teatro
ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello
La trama è quella “classica” della Commedia dell’Arte, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che portano in scena. Un teatro popolare e ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo. Un racconto in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti.
GIOVEDÌ 28 AGOSTO
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Banda Osiris
LE DOLENTI NOTE
di e con Sandro Berti (mandolino, chitarra, violino, trombone), Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto), Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere), Giancarlo Macrì (percussioni, batteria, bassotuba)
Dopo essersi addentrata in modo irreverente nei meandri del complesso universo delle sette note, aver abbattuto i rigidi accademismi e le barriere dei generi musicali, intrecciando, tagliando e cucendo musica classica e leggera, jazz e rock, il furore dissacratore della Banda Osiris si concentra, in questo nuovo spettacolo, sul mestiere stesso di musicista.
Prendendo spunto dall’omonimo libro, la Banda Osiris trasforma le pagine scritte in un viaggio musical-teatrale ai confini della realtà. Con l’abilità mimica, strumentale e canora che li contraddistingue, i quattro protagonisti si divertono con ironia a elargire provocatori consigli: dal perché è meglio evitare di diventare musicisti a come dissuadere i bambini ad avvicinarsi alla musica, da quali siano gli strumenti musicali da non suonare a come eliminare i musicisti più insopportabili. Attraverso musica composta e scomposta, musica da camera e da balcone, Beatles e Vasco Rossi, la Banda Osiris tratteggia il ritratto impietoso della figura del musicista: presuntuoso, permaloso, sfortunato, odiato, e, raramente, amato.
VENERDÌ 29 AGOSTO
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
Be Book
SCRIVERE CON LA REALTA’
Lorenzo Donati presenta il libro Scrivere con la realtà edito da Cue Press edizione. Modera Sergio Lo Gatto
Ore 19:15, Cortile di Palazzo da Schio PRIMA NAZIONALE
El Gato Negro
LA TEORIA DE CUERDAS
con Cristina Pérez e Cristina Suey
regia Alberto Castrillo Ferrer
Un melting pot di divertimento, classicismo, modernità e virtuosismo: la compagnia spagnola, in prima nazionale in Italia, in un viaggio che va da Mozart agli AC/DC, da Kim Petras a Rossini.
L’agenzia spaziale sovietica Roscosmos invia due suonatori in una missione speciale nello spazio per studiare le vibrazioni della musica e certificare la nuova teoria delle stringhe. Se non siamo altro che onde in vibrazione chi meglio di una violoncellista e una violinista per comprendere l’universo? In questo percorso ci accompagneranno Bach, Mozart, Vivaldi, Rossini, ACDC, Carl Orff, Queen, Grieg, Strauss, Michael Jackson, Imagine Dragons, Kim Petras e Sam Smith, Bill Conti, Count Basie, Frank Sinatra, Haëndel Halvorsen… Cosa può andare storto?
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 21:15, Cortile di Palazzo Thiene
Rezza/Mastrella
PITECUS
Di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
Con Antonio Rezza
Gidio è chiuso in casa, Fiorenzo, uomo limbo, sta male fisicamente; il professor Stella, è un video-dittatore dipendente, fuggevole. Mirella prega intensamente le divinità per essere assunta alle poste, Roscio, di nome e di fatto, frequenta una nuova compagnia di amici che lo sbeffeggiano a tracotanza un giovane studente ha un rapporto conflittuale con la radiosveglia mentre mariti annoiati e lussuriosi vengono rapiti dal fascino indiscreto del solito Saverio, borghese che miete amori ed affitta sentimenti.. Una carrellata di personaggi che parlano un dialetto frastagliato e tronco, si muovono nervosetti, fanno capolino dalle fessure e dai buchi dei vasi di stoffa variopinti dove il gioco e la fantasia alzano il vessillo. .Con l’ironia e la sfrontatezza targata Rezza – Mastrella.
SABATO 30 AGOSTO
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene – INGRESSO LIBERO
Be Book
L’OTTOCENTO DELLE ATTRICI
Presentazione del libro di Laura Mariani L’ottocento delle attrici. Da Carlotta Marchionni a Eleonora Duse. Modera Andrea Pocosgnich.
Ore 19:15, Cortile di Palazzo da Schio
Rita Pelusio e Marta Pistocchi
EVA, DIARIO DI UNA COSTOLA
Di e con Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)
Regia Marco Rampoldi
Drammaturgia e testi Rita Pelusio, Marianna Stefanucci, Alessandra Faiella e Riccardo Piferi
Paradiso Terrestre: Eva e Adamo, un serpente, un frutto proibito… Come prosegue la storia lo sappiamo. Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso. Perché l’ha fatto? Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile. Eva è voce in assoluto, riflette e pone domande giorno dopo giorno. È voce che nomina per poter conoscere. È voce che si sospende nel vuoto, che resta in attesa. È voce che non si accontenta. Si interroga sul destino delle donne che verranno dopo di lei.
E a queste domande delicate ed ingenue rispondono icone femminili contemporanee nate dall’irriverente fantasia di Rita Pelusio.
Ore 20:15, Sotterranei di Palazzo Thiene
Be Popular
DECAMERONE
Ore 21:15, Teatro San Marco
Ugo Dighero
LO SANTO JULLARE FRANCESCO
di Dario Fo e Franca Rame
con Ugo Dighero
adattamento e regia Giorgio Gallione
scene e costumi Lorenza Gioberti
disegno luci Aldo Mantovani
Lu santo Jullare Francesco è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende, nel virtuosistico e teatralissimo linguaggio del grammelot, gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo di Dario Fo. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi anni, Fo costruisce una narrazione potente ,giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio “, come Francesco amava definirsi all’epoca, ma il racconto è anche spiritualità e mito, favola e satira, e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, rifiutando ogni privilegio o ipocrisia, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace. Francesco è il santo della pace e del sorriso, della custodia del creato, della chiesa povera per i poveri. Temi purtroppo ancora di grande attualità.
Seguendo la lezione di Fo, lo spettacolo si muove così su due percorsi paralleli, ripercorrendo la realtà storica del viaggio di Francesco nel mondo cristiano e contemporaneamente raccontando la rivoluzione riformatrice, ricca anche di ostacoli e tradimenti. A dare voce a questa viaggio funambolico, spirituale e civile è Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo, su “ benedizione “ e spinta dello stesso Fo, artista di grande talento e sensibilità, perfetto istrione e giullare dell’oggi.
DOMENICA 31 AGOSTO
Ore 18:15, Cortile di Palazzo Thiene e Centro Storico
LA PARATA DEI BUFFONI
con gli allievi e le allieve del laboratorio L’arte del Buffone a cura di Stivalaccio Teatro