Si è conclusa la 26ª edizione de La Milanesiana: 47 giornate, 64 appuntamenti, 20 città coinvolte con oltre 100.000 presenze

 


Si è appena conclusa con straordinario successo la 26ª edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, confermandosi ancora una volta una delle rassegne culturali più ricche e trasversali del panorama italiano.

 

47 giornate, 64 appuntamenti, 20 città coinvolte con oltre 100.000 presenze: numeri che raccontano un’edizione eccezionale per partecipazione, qualità e intensità.

 

«Si è chiusa la ventiseiesima edizione della Milanesiana, iniziata il 19 aprile. Un viaggio ricco, che ha toccato 20 città, da Crotone a Livigno, nel segno della Letteratura, della Musica, del Cinema, della Scienza, dell’Arte, della Filosofia, del Teatro, del Diritto, dell’Economia, dello Sport, del Fumetto. E da quest’anno anche della Psicologia. La Milanesiana è stata dedicata, quest’anno, al tema “Intelligenza”, ma non c’è intelligenza senza entusiasmo e passione, senza la fatica e la curiosità del viaggio. Questa Milanesiana è stata un invito al viaggio. In tutti i sensi» dichiara Elisabetta Sgarbi, direttore artistico del Festival.

 

La Milanesiana ha portato la sua inconfondibile miscela di Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto in tutta Italia, accogliendo grandi ospiti italiani e internazionali, e creando incontri unici, emozionanti e spesso irripetibili.

Come il ritorno di Joan Baez in Italia, dopo il suo addio alla scena musicale, per presentare il nuovo libro “Quando vedi mia madre, chiedile di ballare” (La nave di Teseo); la mostra in anteprima nazionale dedicata a Percival Everett, fresco vincitore del Premio Pulitzer 2025; le giornate dedicate al regista russo Aleksandr Sokurov; il dialogo di Ornella Vanoni con Pacifico; la lectio di Massimo Cacciari, che ha esplorato l’intelligenza artificiale; l'incontro musicale inedito fra Cristina Donà & Saverio Lanza e i Terconauti; il monologo inedito di Alessandro Bergonzoni; il dialogo fra Yasmina Reza e Paolo Giordano.

 

Alcune delle mostre presentate quest’anno a La Milanesiana sono ancora visitabili: fino al 2 agosto alla Carlocinque Gallery a Milano “PERCIVAL EVERETT. Logica predicativa”, fino al 9 settembre nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera a Milano “BUON COMPLEANNO LINUS. 1965-2025: 60 anni di fumetto d’autore”, fino al 10 settembre presso la Reggia di Venaria Reale a Venaria Reale (Torino) “ALTAN. MERAVIGLIOSE CREATURE. LE CHINE” e sull’Isola di Albarella (Comune di Rosolina, Rovigo) la mostra diffusa “MARCO LODOLA. AVVISI LUMINOSI, fino al 25 settembre alla Galleria Ceribelli di Bergamo “GIUSEPPE BIAGI. Vs – Versus”, fino al 28 settembre alla Pinacoteca di Ascoli Piceno “MAURIZIO BOTTONI. Il pensiero svelato nell’anatomia della natura” e fino al 30 settembre in due sedi a Bormio “CARLO VERDONE. L’intelligenza del silenzio – nuovi silenzi”

 

Un viaggio culturale appassionato e inclusivo, che ha attraversato teatri, piazze, musei e spazi urbani, accogliendo un pubblico eterogeneo, curioso e sempre più numeroso.

 

Ogni anno La Milanesiana affronta un tema che caratterizza e attraversa l’intero programma. Il filo conduttore di questa 26esima edizione è stato INTELLIGENZA, una parola dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare, suggerita a Elisabetta Sgarbi da Massimo CacciariLa Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno si è tinta delle sfumature del blurielaborata da Franco Achilli. Un colore spesso associato alla logica, alla calma e all'affidabilità, che trasmette serenità e speranza in un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi.

 

Quest’anno La Milanesiana ha consegnato i seguenti premi:

 

Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze a Paolo Zellini

Motivazione a cura di Teresa Cremisi «Da vero erede dei grandi umanisti, Zellini ci fa toccare con mano la prossimità della matematica con l’intimo del pensiero umano più alto. E, con grazia e talento da scrittore, riesce a trasmettere - anche a coloro che con la matematica hanno poca dimestichezza - quei brividi e quelle pulsazioni tipiche concessi a coloro che approdano, sapientemente guidati, sui territori della Conoscenza».

 

Premio Rosa d’Oro de La Milanesiana a Jeffery Deaver

Motivazione a cura di Giorgio Gosetti e Marina Fabbri (Noir in Festival) «Il suo segreto è agganciare il pubblico con un’enorme empatia unita ad una eccellente capacità di intrattenimento della sua sorprendente scrittura e delle sue invenzioni. “Non c’è nulla di più soggettivo della scrittura” — afferma Deaver, ma anche nulla di più potente: la sua riesce a raccontare le sconfitte e le vittorie dell’essere umano, insieme ai cambiamenti della società americana, attraverso storie ad altissima tensione, in cui la lotta contro il male è vinta non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Il suo amore per la musica gli porta in dono un grande senso del ritmo e il piacere di intrattenere il suo enorme pubblico che, fedele negli anni, gli tributa affetto e gratitudine in tutto il mondo».

 

Premio SIAE / La Milanesiana a Donato Carrisi

Motivazione a cura di Salvatore Nastasi Presidente SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori «Per aver saputo fondere l’eleganza della scrittura con la tensione del racconto, Donato Carrisi si è affermato come una delle voci più originali e potenti della narrativa italiana. Attraverso trame abitate da personaggi complessi, ha ridefinito i confini del thriller esplorando le ombre dell’animo umano con una profondità che si fa specchio dell’inquietudine contemporanea».

 

Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Yasmina Reza

Motivazione a cura di Paolo Giordano «Ci sono dei momenti nell'opera di Yasmina Reza: momenti in cui la cronaca feroce delle vite che racconta prende delle vie di fuga improvvise, rincorre i desideri più segreti dei personaggi, si perde in poesia. Allora le coppie sposate, sfinite e derelitte come sono, ritrovano un istante di tenerezza. L'ironia si trasforma in abbandono. Gli assassini ci appaiono nudi e indifesi. Pensare l'opera di Yasmina Reza - la sua prosa e il suo teatro, intrise di crudeltà compassionevole - equivale a pensare il nostro tempo. Il suo stile esaltante ha il suono stesso del presente. Delle nostre nevrosi, delle frustrazioni, dell'alienazione e delle sconfitte ma anche dello slancio irriducibile verso qualcosa di diverso e solo umano. In Babilonia, Reza ha scritto che non le interessa pensare il globale, che non serve a nulla. Ma non è così. Il meccanismo di sorveglianza con cui osserva le famiglie al chiuso delle loro case ci permette di vedere chiaramente tutto quello che esiste attorno, senza che nulla vada perduto».

 

Premio Omaggio al Maestro a Cristian Mungiu

Motivazione a cura di Paolo Mereghetti «L’intelligenza di Cristian Mungiu è l’intelligenza di chi si sforza di trovare il modo per raccontare la realtà attraverso il cinema. Non per raccontare una storia (spesso le trame dei suoi film si possono riassumere in poche parole: una ragazza vuole abortire, una ragazza chiede a un’amica di accompagnarla in Germania, un padre vuole raccomandare una figlia, una comunità si ribella all’arrivo degli immigrati), ma per mostrare la sua Romania così com’è. “I miei film non sono ispirati ad altri film, ma alla vita stessa, e nella vita non c’è il montaggio, tutto si svolge in continuità” ha dichiarato. Ed è per questo che “io devo rimanere il più vicino possibile a un’idea di realismo delle immagini”. Solo col primo film si era fatto tentare dal piacere della complessità, per dimostrare di essere capace di sorprendere lo spettatore: Occidente (2002) mescolava il destino di una coppia di fidanzati con quelli di altri personaggi: una poetessa abbandonata il giorno delle nozze, un padre colonnello di polizia in pensione, un emigrato depositario dei ricordi di un amico fuggito. Troppe cose insieme. Da allora, dal film successivo (4 mesi, 3 settimane, 2 giorni: già un capolavoro) Mungiu ha scelto la strada della freddezza e dell’impassibilità ma non certo quella della superficialità. Il suo occhio – guidato dall’ “idea di combinare la durata dei piani con la fissità della camera” perché i movimenti di camera “non sono fatti per mettersi in mostra con lo spettatore, ma per seguire naturalmente le azioni che fanno parte della ripresa” – il suo sguardo, dicevo, ci guida alla scoperta di echi e voci della realtà, anche nei suoi angoli più bui e nascosti, ma sempre evitando il rischio di enfatizzare o minimizzare. Alla fine di Oltre le colline (2012), un poliziotto si chiede quando finirà l’inverno che continua a imbiancare il paesaggio, ma quella domanda sentiamo che è rivolta a tutto il Paese, che proprio come le sue giovani protagoniste del film sembra incapace di uscire da gelo del suo passato. Un destino che finisce per condannare a discendere negli inferi anche il protagonista di Un padre, una figlia (2016), grigio campione di chi vive in un ambiente corrotto e corruttore, disposto a venire a patti con la logica del tornaconto e dell’utilitarismo: il nichilismo è totale anche se a Mungiu non viene mai meno la pietà per gli individui schiacciati da uno stato di cose più grande di loro. Come dimostra nel suo ultimo, straordinario Animali selvatici (2022, in attesa dell’ancor inedito Fjord), dove negli spazi quasi fiabeschi di un villaggio di montagna il suo discorso si allarga dalla Romania all’intera società europea, ai problemi della globalizzazione, dello spopolamento delle aree rurali, alle sperequazioni economiche dell’Unione Europea fino alla stratificazione etnica di cui la Romania è un esempio e che esplode nella straordinaria scena di 15 minuti con cui filma l’assemblea comunale, esempio perfetto di quella volontà di evitare uno sguardo prevalente per non indirizzare la visione dello spettatore: un lungo (e magistrale) piano sequenza che usa la profondità di campo per “ridurre la distanza tra il film e il mondo” e far emergere anche quello che sembra restare fuori dalla scena. Lasciando allo spettatore la libertà ma anche la responsabilità di decidere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato».

 

Molti degli appuntamenti sono stati trasmessi in diretta su Corriere.it e sulle pagine social de La Milanesiana.

 

LE 20 CITTÀ DE LA MILANESIANA 2025

Alessandria, Artimino (Prato), Ascoli Piceno, Bergamo, Bormio (Sondrio), Cervia, Crotone, Gatteo a Mare, Gorizia – Nova Gorica, Isola di Albarella (Comune di Rosolina, Rovigo), Livigno (Sondrio), Milano, Pavia, Ravenna, Rimini, Seregno (Monza e Brianza), Sondrio, Venaria Reale, Viareggio (Lucca).

 

LETTERATURA

Alcuni dei momenti più preziosi e importanti all’interno del programma de La Milanesiana sono da sempre legati agli incontri letterari.

La rassegna si è aperta il 22 maggio al Teatro Apollo di Crotone con l’appuntamento “L’intelligenza delle storie”, ospiti Michael Cunningham (Premio Pulitzer 1999), Andrew Sean Greer (Premio Pulitzer 2018) e lo scrittore, giornalista e traduttore Enrico Rotelli.

Dal 26 maggio si sono susseguiti una serie di appuntamenti al Teatro Franco Parenti di Milano. Il 26 maggio Sandro Veronesi (Premio Strega 2006 e 2020, da poco uscito con “Settembre nero” per La nave di Teseo) in dialogo con la leggendaria cantautrice e attivista Joan Baez in occasione dell’uscita dell’autobiografia “Quando vedi mia madre, chiedile di ballare” per La nave di Teseo. Il giorno seguente si sono confrontati i maestri del thriller Jeffery Deaver (da poco uscito con “Fatal intrusion” per Longanesi) e Donato Carrisi (il cui ultimo libro è “La casa dei silenzi” per Longanesi) coordinati da Marina Fabbri e Giorgio Gosetti direttori di Noir in Festival. Il Premio SIAE / La Milanesiana è stato consegnato da Donato Carrisi. Jeffery Deaver, celebre per la serie con protagonista Lincoln Rhyme (l’ultimo “La mano dell'orologiaio” pubblicato da Rizzoli), ha ricevuto invece il Premio Rosa d’Oro della Milanesiana.

Il 28 maggio in collaborazione con il Salone Internazionale Del Libro di Torino sono stati ospiti de La Milanesiana due Premi Nobel per la Letteratura: Abdulrazak Gurnah (il nuovo romanzo è “Furto” per La nave di Teseo) e J.M. Coetzee (edito da Einaudi), sono intervenuti la scrittrice Antonella Lattanzi, lo scrittore Edoardo Nesi (Premio Strega 2011) e la Direttrice del Salone Annalena Benini. Il 29 maggio la drammaturga e scrittrice francese Yasmina Reza (Prix Renaudot 2016, è uscito “La vita normale” edito da Adelphi) ha dialogato con il Premio Strega Paolo Giordano e ricevuto il Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle da Julien Fasquelle.

Il 30 maggio La Milanesiana è arrivata per la prima volta alla Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino per un altro appuntamento con il Premio Nobel Abdulrazak Gurnah sul tema dell’infinito.

L’11 giugno al Volvo Studio Milano l’appuntamento “L’intelligenza dell'ingiustizia” con ospiti che condividono un forte impegno per il cambiamento sociale: Emma Holten, scrittrice e attivista danese (“Deficit. Perché l'economia femminile cambierà il mondo” per La nave di Teseo), Percival EverettPremio Pulitzer 2025 e National Book Award 2024, Matthew Desmond, Premio Pulitzer 2017, e il professore e critico letterario italiano Guido Vitiello, ha introdotto Annalisa Cuzzocrea. Il 15 giugno al Teatro No’hma di Milano si è svolto lo spettacolo “Una storia di autismo normale” dei Terconauti, ovvero i fratelli Damiano e Margherita Tercon, insieme a Philipp Carboni, che hanno appena pubblicato il libro "L'imprevisto di diventare adulti" (La nave di Teseo).

Il 16 giugno all’Almo Collegio Borromeo di Pavia sono intervenuti gli scrittori Kamel Daoud, vincitore del Premio Goncourt 2024 con “Houris”, in Italia con il titolo “Le vergini Uri” per La nave di Teseo, Giulia Caminito, Premio Campiello 2021, e Hadley Freeman, nota per i suoi contributi sul The Guardian, uscita con “Brave ragazze. Una storia di anoressia” per 66thand2nd. Nello stesso luogo, il 18 giugno letture e dialogo di Peter Cameron (edito da Adelphi), Patrick McGrath (edito da La nave di Teseo) e Bernard Minier (pubblicato da Baldini+Castoldi), ha moderato Roberta Scorranese.

Alla Biblioteca Affori di Milano, sempre il 18 giugno l’appuntamento “L'intelligenza del noir” che ha esplorato il genere del noir attraverso le letture di Bernard Minier, scrittore francese noto per i suoi thriller e romanzi polizieschi (pubblicato da Baldini+Castoldi), Paolo Bacilieri, fumettista italiano di gialli e noir, e Cecilia Scerbanenco, figlia di Giorgio Scerbanenco, che ha portato la sua visione personale sul genere letterario, ha introdotto Sara Chiappori. Il 19 giugno a Seregno il prologo letterario di Antonella Boralevi, scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva italiana.

Il 9 luglio a Rimini, a quarant’anni dalla pubblicazione di “Rimini”, uno dei romanzi più intensi di Pier Vittorio Tondelli, è intervenuto Enrico Palandri.

 

MUSICA

Il 22 maggio Paolo Fresu con Pierpaolo Vacca ha inaugurato la 26esima edizione esibendosi al Teatro Apollo di Crotone (insieme sono tornati a La Milanesiana il 30 maggio ad Artimino e l’11 giugno al Volvo Studio di Milano).

Il Teatro Franco Parenti di Milano ha ospitato tre concerti: il 27 maggio “Exploration” dei Calibro 35, uno dei progetti più interessanti della scena musicale alternativa italiana, il 28 maggio Raphael Gualazzi e il 29 maggio il pianista iraniano Ramin Bahrami (che è tornato a La Milanesiana in occasione dell’appuntamento del 4 luglio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno con un omaggio a Robert Schumann).

Il concerto della pianista Gile Bae, introdotto da Francesco Micheli, ha emozionato il pubblico de La Milanesiana il 3 giugno al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano e il 18 giugno all’Almo Collegio Borromeo di Pavia.

Luca Barbarossa e Social Band ha portato lo spettacolo “100 storie per cento canzoni” (dall’omonimo libro uscito per La nave di Teseo) il 7 giugno al Teatro Eden di Viareggio e il 13 giugno al Teatro Sociale di Sondrio. Luca Barbarossa è tornato a La Milanesiana il 21 luglio a Livigno in dialogo con Elvira Serra.

Il concerto “Spiriti guida” di Cristina Donà & Saverio Lanza ha concluso l’appuntamento in programma il 10 giugno al Volvo Studio di Milano (sono poi tornati a La Milanesiana a Ascoli Piceno il 3 luglio). Nella stessa location, sempre gremita, il 12 giugno Ornella Vanoni e Pacifico hanno presentato il libro “Vincente o Perdente” (La nave di Teseo), in un incontro moderato da Alessandro Gnocchi e impreziosito da interventi musicali, con Fabio Valdemarin al pianoforte.

Il 16 giugno all’Almo Collegio Borromeo di Pavia si è tenuto il concerto “Unlimited” di Enrico Pieranunzi Trio (Enrico Pieranunzi al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria).

Il 26 giugno la pianista Giuseppina Torre si è esibita a Milano presso la Centrale dell’Acqua MM. Lo stesso giorno al Palazzo LCA di Milano Simone Cristicchi ha portato in scena con Amara lo spettacolo “Lo chiederemo agli alberi”.

Il 2 luglio ad Ascoli Piceno Rita Pavone (all’esordio narrativo con "Gemma e le altre" per La nave di Teseo) ha riempito il teatro con il concerto “Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, preceduto da un dialogo con Mario Andreose.

Il 9 luglio a Rimini Enrico Ruggeri, affiancato dal giornalista Alessandro Gnocchi, ha portato uno spettacolo di canzoni e parole che ripercorre i 40 album della sua straordinaria carriera raccontata nel libro “40 vite (senza fermarmi mai)” (La nave di Teseo).

Il giorno successivo in Piazza San Francesco a Ravenna si è tenuto il concerto degli Extraliscio guidati da Mirco Mariani, questa volta affiancato da Mirko Casadei e dal Coro della Mondine di Novi.

L’11 luglio il protagonista dell’appuntamento all’Arena Rubicone di Gatteo a Mare è stato Fausto Leali, che si è esibito in concerto accompagnato da Vito Berteramo (tastiere), Nicola Maffione (piano), Tony Moffa (batteria), Luigi Pellicano (basso), Francesco Loparco (basso) e Germana (vocalist).

Il 12 luglio in Piazza Garibaldi a Cervia Stefano Fresi, accompagnato da Cristiana Polegri (voce e sax) ed Egidio Marchitelli (chitarra), ha portato in scena lo spettacolo “Dell’amore, della guerra e degli ultimi” con canzoni e pensieri di Fabrizio De André, con un intervento di Dori Ghezzi.

Il pianista e compositore statunitense Uri Caine ha chiuso con il suo concerto l’evento in programma il 13 luglio al Piccolo Teatro Giorgio Strehler di Milano.

Elio è stato ospite de La Milanesiana per due serate: il 18 luglio all’Isola di Albarella con il recital “La rivalutazione della tristezza”, con Alberto Tafuri al pianoforte, e il 23 luglio a Livigno con lo spettacolo “Quando un musicista ride”.

Piazza del Kuerc a Bormio ha visto il 25 luglio in concerto i Modena City Ramblers (è uscito “Nati per la libertà. Racconti resistenti” per La nave di Teseo), mentre il giorno dopo Ermal Meta con Alessandro Gnocchi ha presentato nuovamente con grande successo, dopo l’appuntamento del 10 luglio a Ravenna, il suo nuovo libro “Le camelie invernali”. 

La Milanesiana si è conclusa l’altro ieri, 28 luglio, a Bormio con lo spettacolo “Voce umana” di Eugenio Finardi (è uscito il suo nuovo album “Tutto”) con Giuvazza Maggiore e la regia di Marco Caronna.

 

CINEMA

Gli appuntamenti dedicati al cinema sono cominciati il 4 giugno dall’Anteo Palazzo del Cinema di Milano con “Il nome della rosa. Dal romanzo, al film, alla graphic novel” in occasione dei 45 anni dall’uscita del celebre romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Sono intervenuti Jean-Jacques Annaud, regista del film del 1986 con Sean Connery, Milo Manara, che ha firmato l’adattamento a fumetti del romanzo per Oblomov Edizioni, e Mario Andreose, editore amico e collaboratore di Umberto Eco, coordina Antonio Gnoli.

Sempre all’Anteo Palazzo del Cinema, La Milanesiana ha omaggiato tre grandi registi: Martin Scorsese, Cristian Mungiu Aleksandr Sokurov.

La giornata di domenica 9 giugno è stata dedicata a uno dei più grandi cineasti della storia del cinema: Martin Scorsese. Ha avuto inizio con la proiezione di “L’ultima tentazione di Cristo” (1988), un film che ha suscitato dibattito ed emozione in tutto il mondo: diretto da Scorsese e tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis, racconta il tormentato percorso spirituale di Gesù, esplorando il confine tra il divino e l’umano, e il sacrificio in una chiave mai vista prima. A introdurre il film Giulio Sangiorgio e Pierluigi Di Pasquale. La seconda parte della giornata ha esplorato in modo ancora più profondo il rapporto tra Gesù, il Vangelo e la visione di Scorsese. L’incontro, dal titolo “Dal Vangelo di Marco all’ingiusto processo del Gesù di Scorsese”, è iniziato la lettura di Tommaso Ragno e Sandro Veronesi (Premio Strega nel 2006 e nel 2020) da “Non dirlo. Il Vangelo di Marco”, un’opera di Sandro Veronesi. Il dialogo tra Sandro Veronesi, Pierluigi Di Pasquale e Tommaso Ragno ha offerto uno spunto di riflessione sulle implicazioni filosofiche e teologiche del film di Scorsese, in un confronto tra il Vangelo, la letteratura e il cinema, coordinato Cristina Battocletti.

Il 27 giugno c’è stato l’appuntamento dedicato a Cristian Mungiu, un omaggio al Maestro rumeno celebre per la sua capacità di raccontare storie intense e complesse. Alle 15.00 la proiezione dei suoi film “Un padre, una figlia” (2016) e “Animali selvatici” (2022), con introduzione di Giulio Sangiorgio. Alle 21.00, il programma è proseguito con il dialogo "L’intelligenza e altri occidenti", che ha visto Mungiu in conversazione con lo scrittore rumeno Mircea Cărtărescu, moderati da Bruno Mazzoni e Paolo Mereghetti. Durante la serata, Mungiu ha ricevuto il Premio Omaggio al Maestro de La Milanesiana, preceduto dalla proiezione di uno dei suoi capolavori “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni” (2007) che gli valse la Palma d'Oro al Festival di Cannes.

Il terzo grande appuntamento con un maestro del cinema è stato il 15 luglio con l’Omaggio ad Aleksandr Sokurov, icona del cinema russo e Leone d’Oro a Venezia nel 2011. La serata, intitolata "Elegie tra cinema e letteratura", si è aperta con una lettura dell'autore, seguita dalla proiezione in versione restaurata del film “Maria” (1988). A seguire, un dialogo tra Sokurov e Aliona Shumakova, e infine la visione del celebre “L’Arca Russa” (2002), straordinario piano sequenza che attraversa tre secoli di storia russa. Un incontro unico tra poesia visiva e riflessione storica.

Il giorno seguente Aleksandr Sokurov è stato protagonista anche al Teatro Verdi di Gorizia in collaborazione con GO! 2025. Novagorica/Gorizia Capitale Europea della cultura 2025. La serata si è aperta con una lettura di Claudio Magris, Premio Strega 1997. È seguito un dialogo tra Aleksandr Sokurov e Aliona Shumakova, che ha accompagnato lo spettatore nell’universo poetico del regista. In programma le proiezioni in versione restaurata di “Zhertva vecernjaja / Il sacrificio serale” (1988) e “Elegia dorogi” (2001), due opere che incarnano la cifra elegiaca e visionaria del cinema di Sokurov.

Il 28 maggio a Milano la proiezione del contributo cinefotografico “Ai margini” di Theo Volpatti. Anche l’attrice Laura Morante è stata ospite a La Milanesiana per lo spettacolo "Il Ballo", basato sull'omonimo racconto breve di Irène Némirovsky, il 17 giugno a Pavia. Carlo Verdone il 27 luglio a Bormio, in dialogo con Candida Morvillo, ha raccontato la sua carriera e la passione per la fotografia, con un pensiero speciale dedicato a Eleonora Giorgi e la proiezione di “Borotalco” (1982), iconica commedia che ha consacrato la coppia Verdone-Giorgi.

Il 4 luglio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è stato proiettato il film “L’isola degli idealisti” (2025) con la regia di Elisabetta Sgarbi. A precedere la visione il dialogo tra Cecilia ScerbanencoTommaso RagnoElena RadonicichRenato De SimoneEugenio Lio ed Elisabetta Sgarbi coordinato da Paolo Di Paolo.

 

SCIENZA

La scienza è uno dei temi de La Milanesiana che ogni anno offre lo spunto per nuove riflessioni. A Crotone, città celebre per aver dato i natali alla Scuola Pitagorica, il matematico Paolo Zellini (i cui saggi sono pubblicati da Adelphi) ha ricevuto il Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze. È tornato poi il 30 maggio a La Milanesiana per un appuntamento alla Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino sul tema dell’infinito.

Il 10 giugno al Volvo Studio Milano sono intervenuti Maria Sole Sanasi d’Arpe, scrittrice e poetessa (a La Milanesiana anche il 5 luglio ad Ascoli Piceno), Michela Matteoli, medico e ricercatrice italiana, nota per il suo lavoro nel campo della neuroscienza e delle malattie neurodegenerative, Eliana Liotta, giornalista scientifica e autrice, specializzata in temi legati alla salute, al benessere e alla nutrizione, e Alberto Mantovani, medico e immunologo.

Il 12 giugno alle Orangerie del Museo Poldi Pezzoli di Milano la lectio magistralis Il conflitto fra Psiche (Io) e Società (Noi) del professor Vittorino Andreoli, psichiatra tra i più autorevoli in Europa, prologo di Francesca Filauri.

Il 26 giugno alla Centrale dell’Acqua MM l’appuntamento "Milano, città che scorre" un incontro che ha celebrato la città di Milano, esplorandone la sua storia, il suo sviluppo e la sua evoluzione attraverso letture e interventi di Diego MaraniPiero Colaprico e Giulio Boccaletti, scienziato di fama internazionale che ha dedicato all'acqua la biografia di successo “Acqua. Una biografia” (Mondadori).

 

ARTE

Il Festival ha dato grande spazio anche alle mostre, visitabili nel corso dell’estate in diverse città italiane e accompagnati dai cataloghi della Fondazione Elisabetta Sgarbi. Quest’anno sono 8 +1.

 

La prima mostra “MARCO LODOLA. AVVISI LUMINOSI” è visitabile sull’Isola di Albarella fino al 10 settembre. Una mostra diffusa con 8 sculture di Marco Lodola, curata da Elisabetta Sgarbi e in collaborazione con l’Associazione Comunione Isola di Albarella, Isola di Albarella e Ciaccio Arte.

 

Dal 3 giugno al 9 settembre, al Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera, Milano ospita “BUON COMPLEANNO LINUS. 1965-2025: 60 ANNI DI FUMETTO D’AUTORE A MILANO”, per celebrare i 60 anni di una rivista che ha cambiato la storia culturale italiana, e che nasce in una vivacissima Milano, con un omaggio ad Altan in occasione dei 50 anni di due dei suoi più celebri personaggi: la Pimpa e Cipputi. Curata da Elisabetta Sgarbi e Marcello Garofalo, con la collaborazione di Igort, la mostra è realizzata in collaborazione con Burgo Spa e Ciaccio Arte.

 

Dal 12 giugno al 2 agosto, presso la Carlocinque Gallery di Milano, si tiene per la prima volta in Italia la mostra “PERCIVAL EVERETT. LOGICA PREDICATIVA” con le opere pittoriche dello scrittore americano pluripremiato, curata da Elisabetta Sgarbi e Luca Volpatti, in collaborazione con Show Gallery, Margot Ross e Carlocinque Gallery.

 

A Sondrio, al MVSA – Museo Valtellinese di Storia e Arte, si è svolta la mostra “MICHELE BERNARDI. FOTOGRAMMI SONORI”, dedicata all’artista noto per i video musicali che ha realizzato nei suoi oltre 30 anni di carriera, curata da Elisabetta Sgarbi con allestimento di Luca Volpatti.

 

Alla Reggia di Venaria Reale, “ALTAN. MERAVIGLIOSE CREATURE. LE CHINE” con i disegni del celebre fumettista rappresentanti soggetti animali e figure umane. La mostra, visitabile fino al 10 settembre, è curata da Elisabetta Sgarbi e allestita da Luca Volpatti.

 

Dal 30 giugno al 25 settembre, la Galleria Ceribelli di Bergamo ospita la personale dell’artista viareggino “GIUSEPPE BIAGI. VS – VERSUS”, a cura di Arialdo Ceribelli.

 

Ad Ascoli Piceno, presso la Pinacoteca Civica, si tiene la mostra di uno degli artisti figurativi più apprezzati del panorama europeo “MAURIZIO BOTTONI. IL PENSIERO SVELATO NELL’ANATOMIA DELLA NATURA” dal 4 luglio al 28 settembre. L’esposizione, a cura di Elisabetta Sgarbi, è realizzata in collaborazione con Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, Circolo Cultural-mente Insieme, Fondazione Marche Cultura, Fainplast srl, AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Impresa Edile Gaspari Gabriele, Spinelli e Ciaccio Arte.

 

Carlo Verdone è tornato protagonista a La Milanesiana con le sue opere fotografiche raccolte in due mostre dal titolo “CARLO VERDONE. L’INTELLIGENZA DEL SILENZIO – NUOVI SILENZI”, una allestita a Bormio presso il Museo Civico di Bormio e l’altra nella sede della Banca Popolare di Sondrio (via Roma, 64) con fotografie inedite, entrambe dal 27 luglio al 30 settembre. Con l’allestimento di Luca Volpatti, la mostra è in collaborazione con Banca Popolare di Sondrio, Comune di Bormio, Bormio Servizi e Ciaccio Arte.

 

Oltre alle 8 esposizioni, sempre nell’ambito delle mostre, Viareggio ha accolto “MARCO LODOLA. LA ROSA DELLA MILANESIANA SBOCCIA A VIAREGGIO”, scultura luminosa e sonora installata in Viale Giosuè Carducci. In collaborazione con Comune di Viareggio, Fondazione Carnevale di Viareggio e Ciaccio Arte; progetto di allestimento Luca Volpatti.

 

 

FILOSOFIA

Il 3 giugno al Piccolo Teatro Paolo Grassi si è tenuta la Lectio magistralis “La macchina spirituale” di Massimo Cacciari. Il 26 giugno alla Fondazione AEM di Milano l’appuntamento "Carlo Cattaneo. La civilizzazione della modernità" ha offerto un'opportunità unica per esplorare il pensiero e l'eredità di uno dei più importanti intellettuali italiani del XIX secolo, con il prologo di Lucrezia Lerro e gli interventi di Alberto Martinelli, Mariachiara Fugazza, Carlo Lacaita Claudia Rotondi, per approfondire il contributo di Cattaneo alla modernità, mettendo in luce la sua visione della civiltà, della società e della politica.

 

TEATRO

Anche quest’anno La Milanesiana ha dedicato al teatro un grande spazio, affiancando pièce iconiche a spettacoli contemporanei, grandi attori a stand up comedian. Il 6 giugno a Viareggio e il 19 giugno a Seregno è andato in scena “L’inferiorità mentale della donna”, spettacolo con Veronica Pivetti di Giovanna Gra, liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna” di Paul Julius Moebius.

Il 15 giugno al Teatro No’hma di Milano si è tenuto lo spettacolo dei Terconauti “Una storia di autismo normale”, tra cabaret, sketch comici, dialoghi col pubblico, proiezione di video e canto lirico. La performance parla di autismo e relazioni in chiave comica, alternandosi con momenti di riflessione. Il trio è tornato a La Milanesiana il 3 luglio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Il 17 giugno a Pavia​"Il Ballo", uno spettacolo basato sull'omonimo racconto breve di Irène Némirovsky, con Laura Morante e Eugenia Costantini, madre e figlia anche nella vita reale. Ad accompagnarle al pianoforte Francesca Giovannelli.

​Il 20 giugno al Teatro San Rocco di Seregno "Il reato di pensare", uno spettacolo ideato e interpretato dallo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che ha affrontato temi come le sfide contemporanee, l'alienazione emotiva e l'importanza di riscoprire la propria unicità.

Alessandro Bergonzoni ha portato ad Alessandria un monologo inedito, ideato in esclusiva per La Milanesiana “Arrivano i dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca)”.

Il 25 giugno nella Cappella di Sant'Uberto nel complesso della Reggia di Venaria Reale e il 5 luglio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è andato in scena Giacomo Poretti con “Fare un’anima”, spettacolo con la collaborazione di Luca Doninelli, musiche originali di Ferdinando Baroffio, scene Ilaria Ariemme, regia Andrea Chiodi.

Il 30 giugno al Piccolo Teatro Giorgio Strehler di Milano lo spettacolo “Anelante” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza (nel 2018 si sono aggiudicati alla Biennale di Venezia il Leone d’Oro alla carriera; è uscito il libro “La noia incarnita. Il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza” per La nave di Teseo), e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia, (mai) scritto da Antonio Rezza, un habitat di Flavia Mastrella.

Il 13 luglio nello stesso teatro la Lectio magistralis di Aldo Cazzullo “Il grande romanzo della Bibbia”, monologo tratto dal suo bestseller uscito per HarperCollins.

Il 24 luglio a Bormio lo spettacolo “Il sogno di una cosa” di e con Elio Germano e Teho Teardo liberamente tratto dal capolavoro di Pier Paolo Pasolini, produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Teatro e Argot Produzioni, in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana, con il contributo di Regione Toscana.

 

DIRITTO ed ECONOMIA

Anche per questa edizione de La Milanesiana, Piergaetano Marchetti (insigne giurista e presidente della Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa) ha curato la sezione dedicata al Diritto composta da 3 appuntamenti tenutisi presso l’Orangerie del Museo Poldi Pezzoli: il 9 giugno un dialogo tra Massimo Cacciari, filosofo e figura di riferimento della cultura europea, e Luigi Garofalo, ordinario di diritto romano e di fondamenti del diritto europeo. Al centro del confronto, l’eterna tensione tra la legge dello Stato e la legge morale, incarnata dai due personaggi tragici di Sofocle: Creonte e Antigone; il 10 giugno quattro protagonisti del dibattito giuridico ed economico italiano si confrontano sul tema del lavoro: Elsa Fornero, Professore Onorario di Economia ed ex Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Pietro Ichino, giuslavorista e giornalista, Umberto Ambrosoli, avvocato specializzato in Diritto penale dell’Economia e saggista, da sempre attento ai temi della responsabilità pubblica, e Franco Toffoletto, esperto di diritto del lavoro e consulenza aziendale; il ciclo si conclude il 15 giugno con l’incontro su “L’individuo e i suoi diritti”, affrontato da Oreste Pollicino, costituzionalista esperto in media digitali e tutela dei dati, Marta Cartabia, giurista già presidente della Corte Costituzionale e Ministra della Giustizia, e Alessandra Facchi, docente di filosofa e politica del diritto, esperta in diritti umani e bioetica.

 

SPORT

Il 22 luglio a Livigno Federico Buffa, assieme al pianista Alessandro Nidi, ha portato sul palco una delle sue storie più belle: Italia Mundial. Il giornalista e volto noto di Sky racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.

Il 25 luglio a Bormio, l'appuntamento "L’intelligenza della montagna. Una breve lunga notte" ha celebrato il legame profondo tra natura, sport e cultura in occasione dei 200 anni della Strada del Passo dello Stelvio, costruita nel 1825, e dei 90 anni del Parco Nazionale dello Stelvio. Gianni Bugno, leggenda del ciclismo, ha dialogato con Tiziano Marino sulle sfide e le emozioni legate all’alta quota.

 

FUMETTO

Nel 1965 nasceva "linus", la storica rivista italiana di fumetti, che prende il nome dal personaggio dei Peanuts. Per celebrare i 60 anni dalla prima edizione, al Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera di Milano è allestita la mostra “Buon Compleanno linus. 1965-2025: 60 anni di fumetto d’autore a Milano”, con un omaggio ad Altan, che è stato presente all’inaugurazione, insieme a Igort.

A La Milanesiana si celebrano anche i 50 anni di due dei più celebri personaggi di Altan: la Pimpa e Cipputi. Il fumettista veneto è protagonista con le sue chine della mostra alla Reggia di Venaria, in contemporanea con l’uscita del libro “Chine” per La nave di Teseo.

In occasione dei 45 anni dall’uscita del romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco, La Milanesiana ha ospitato il celebre fumettista Milo Manara, che ha firmato l’adattamento a fumetti del libro per Oblomov Edizioni, il 4 giugno all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano. 

 

La Milanesiana è organizzata da Fondazione Elisabetta Sgarbi e Imarts International Music and Arts, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.

Fattitaliani

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