MILANO – Fino a qualche anno fa, nel periodo compreso tra la fine di luglio e Ferragosto, Milano era una città “chiusa per ferie”: strade vuote, negozi con le saracinesche abbassate, servizi ridotti, poca gente in giro e rare, anzi rarissime, proposte culturali per chi, invece di partire, restava all’ombra della Madonnina.
Oggi, per fortuna, non è più così: i ritmi e i tempi della metropoli sono cambiati, le abitudini e gli stili di vita dei suoi abitanti pure e sono sempre più numerose le persone che nel periodo più caldo e vacanziero dell’anno non abbandonano la città. Il cartellone di eventi Milano è Viva nei Quartieri, progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano, è stato ideato per valorizzare e alimentare il tessuto sociale e culturale dei quartieri, in particolare delle periferie, attraverso il teatro, la musica, la danza, il circo e le arti performative e l’associazione culturale Musicamorfosi (con la direzione creativa di Saul Beretta) ha pensato un programma ad hoc per chi resterà a Milano.Nell’ambito di Milano
è Viva nei Quartieri torna così, anche quest’anno, il festival Milano
la città che sale. Nuovi rituali urbani, che si appresta a invadere,
gioiosamente, i quartieri (in particolare Città Studi, Lambrate, Ortica e
Acquabella), le piazze, gli spazi pubblici, i mercati rionali e i giardini di via Zanoia da cui
trarranno giovamento anche i bagnanti della piscina Romano del Municipio
3, con tantissime iniziative - tutte a ingresso libero - all’insegna
della musica, dell’aggregazione e dell’inclusione sociale e con una serie di
concerti imperdibili in programma fino a Ferragosto in piazza Leonardo Da
Vinci.
Dopo il viaggio a
bordo del Magic Bus, che lo scorso 13 luglio ha portato gli abitanti delle case
MM e alcuni fortunati ascoltatori di Radio Popolare alla Villa Reale di Monza
per assistere all’ultimo live del festival Royal Summer Stage, Milano
la città che sale prenderà il via ufficialmente mercoledì 30 luglio
sul sagrato della Chiesina
dell’Ortica ( via Amadeo 90): qui
si esibiranno (ore 21) il trombettista e compositore jazz Giovanni
Falzone, nome di punta della scena italiana e internazionale, e la Fanfara
Olaïtan, irresistibile formazione in arrivo dal Benin composta da sette
musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. In
questa brass band percussioni tradizionali e fiati occidentali si incontrano
per creare un suono coinvolgente, che combina in modo ingegnoso l’eredità della
musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire
“vagamente jazz” e che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare.
Il quartiere dell’Ortica diventerà così una sorta di New Orleans, la culla del jazz, “speziata” con i
colori di Cotonou, la città di provenienza della Fanfara Olaïtan.
La brass band africana porterà la sua energia e la sua
allegria anche “on the road”, nelle zone più frequentate del Municipio 3: giovedì
31 luglio tra le bancarelle del mercato di via Ampère (dalle 9 alle
10.30), nei giardini di via Zanoia e nelll’area contigua alla piscina Romano
(dalle ore 11 alle 12.30) e venerdì 1 agosto al mercato rionale di
via Canaletto (dalle ore 9 alle 10.30).
Un altro tratto
distintivo del festival è la presenza, ormai familiare, del Magic Bus,
dotato di palco panoramico scoperto che ospita gli show dei musicisti: il
“pullman sonoro” girerà (dalle ore 17.30 alle 21) da lunedì 11 a giovedì 14
agosto per le vie e le piazze del Municipio 3, regalando musica a
domicilio, anche alla portata di finestre e balconi. Quest’anno il filo
conduttore del Magic Bus di Musicamorfosi è Ciumbia la Cumbia: Ciumbia
è la tipica espressione milanese di sorpresa e stupore, mentre Cumbia è
un termine che indica un genere musicale colombiano (e una danza popolare che,
di solito, si balla in coppia), frutto di una fusione di influenze africane,
indigeni ed europee. Con Ciumbia la Cumbia gli organizzatori
vogliono regalare stupore e meraviglia alla città con il desiderio di mescolare
culture e integrare mondi anziché dividerli: sul palco del Magic Bus, la Cumbia
si alternerà all’hip hop sfrenato del collettivo catalano Hip Horns, che
fonde in modo convincente e originale rap e sonorità hip hop con la potenza
degli ottoni.
Milano la
città che sale approderà poi in piazza Leonardo da
Vinci per i quattro concerti (ore 21.30, ingresso gratuito con
donazione) della sezione Nuovi rituali urbani in programma dall’11
al 14 agosto: si parte lunedì 11 con il quartetto guidato dal
compositore e cantante senegalese Momi Maiga, una delle voci più
originali della nuova generazione di artisti dell’Africa occidentale. Cresciuto
in una rinomata famiglia di griot, ha iniziato a suonare la kora (l’arpa
africana) all’età di sei anni e da allora ha sviluppato un linguaggio musicale
unico, che mescola le tradizioni Mandé con il jazz, il flamenco e la tradizione
classica. Dotato di una notevole presenza scenica e di una grande capacità
comunicativa, Momi Maiga ha collaborato con artisti come Youssou N’Dour, Jordi
Savall, Seckou Keita e Amaro Freitas. In questa occasione presenterà Kairo
(Pace), il suo ultimo lavoro discografico.
Martedì 12 agosto il palco sarà tutto per gli Hip Horns Brass Collective (in
arrivo da Barcellona) e per il loro personalissimo sound, in cui il jazz di New
Orleans si contamina con la cultura hip-hop senza rinunciare al groove e al
rythm and blues. Nel 2024 gli Hip Horns, molto attivi sulla scena
internazionale, hanno pubblicato Krewe, il loro album d’esordio, che
spinge il genere brass band oltre i confini, tuffandosi in ritmi ballabili come
il boombap e il bounce e traendo allo stesso tempo ispirazione dall’afrobeat,
dal gospel e dal funk.
Mercoledi 13 agosto si cambierà completamente genere con un concerto a base di Cumbia, ma
non solo: il gruppo guidato dal polistrumentista Ivan Rosas proporrà un
viaggio nelle musiche popolari messicane e nei ritmi afrolatini, di cui è un
profondo e apprezzato interprete. Infine, giovedì 14 sarà di scena il
super combo funk-blues di Sir Waldo Weathers & Henry Carpaneto Organ
Trio: un gruppo di altissimo livello formato da Sir Waldo Weathers
(soprannominato The Pope of Funk, per oltre 15 anni ha fatto parte della
band dell’immenso James Brown e ha collaborato anche con un mostro sacro come
B.B. King) e dall’Henry Carpaneto Organ Trio, guidato da Henry Carpaneto, uno
dei migliori musicisti blues a livello europeo (non a caso è stato nominato
Best European Blues Piano Player). Una serata imperdibile per gli amanti della
black music e del rhythm and blues.
Per l’ultimo appuntamento della nuova edizione di Milano la città che sale ci si sposterà alla Cascina Cuccagna, in via Cuccagna 2/4 (Municipio 4), dove il giorno di Ferragosto è previsto il doppio set (ore 19.30 e 21.30, ingresso libero) del quartetto guidato dal sassofonista svizzero Christoph Grab e completato da Nicole Johantgen (sax tenore e soprano), Maurizio Marsico (hammond) ed Elmar Frey (batteria). Premiato nel 2023 con lo Swiss Jazz Award, il riconoscimento che gli organizzatori del festival JazzAscona attribuiscono ogni anno a personalità di spicco della scena elvetica, Christoph Grab presenterà la sua versione, attualizzata e senza tempo, del Soul Jazz: che si lasci ispirare dal blues, dal funk di New Orleans, dal gospel o dalla canzone popolare svizzera, Grab e la sua band (in cui spicca la presenza dell’organo hammond e due sassofoni) riescono a creare un cortocircuito tra passato e presente che libera un’incredibile energia. Il suo ultimo progetto si intitola The RAY Session, omaggio al grande Ray Charles: pur senza stravolgerne la musica, Grab ha trasformato i suoi classici in pezzi strumentali completamente originali, che suonano come se non fossero mai esistiti in nessun altro modo. E che mantengono quell’urlo, quell’urgenza e quella qualità blues che costituisce il Dna della musica di Ray Charles. Un rito del jazz in versione estiva e davvero unica.
Maggiori info: www.musicamorfosi.it; https://milanolacittachesale.it/2025