Alla Sorbonne Université di Parigi premiato Andrea Giostra per il Saggio contro il Femminicidio e la Violenza sulle Donne. L'intervista.
Lei è tra i poeti e scrittori che lo scorso 12 luglio sono stati insigniti dal prestigioso Gran Prix Excellence Saint Germain de Prés Paris presso l'Università della Sorbona. Quali le emozioni?
È un
importante riconoscimento perché viene da persone che si occupano sì di poesia
e letteratura, ma hanno un’attenzione particolare verso il mondo delle Donne e
molte delle loro iniziative sono a favore della lotta contro la Violenza sulle
Donne e la Violenza di Genere. Per cui gli organizzatori dell’evento e i membri
della giuria sono persone sensibili a questo triste fenomeno e al contempo
competenti. Quando la premessa è questa, l’emozione è maggiore, ed è ancora
maggiore perché condivisa, come per tutte le altre decine di premi che il
Saggio ha ricevuto da quando nel mese di dicembre 2023 è stato
pubblicato, con i 20 coautori che hanno dato i loro preziosi contributi
professionali, esperienziali e soprattutto di vita vissuta per la parte che
riguarda le storie delle 12 Donne del Saggio.
Questa volta è
stata Erica Muraca, coautrice del Saggio, scrittrice, regista e autrice
trasformazionale, a ritirare il premio a Parigi presso la splendida cornice
della Salle Milne Edwards, una delle storiche aule dell’Universite
Sorbonne Parigi Amphi Chasles.
Poi, questo
riconoscimento, è un’emozione che appartiene anche alle migliaia di Donne e di
ragazze che dopo aver letto il saggio e ci hanno scritto o ci hanno chiamato
per dirci che lo hanno trovato molto prezioso e di reale utilità sia per loro
che per amiche in difficoltà relazionali, perché sono riuscite a trovare spunti
e consigli per capire meglio i problemi delle loro relazioni problematiche e spesso
pericolose.
Da questo
punto di vista, per noi 20 coautori del Saggio, e per chi ha collaborato con
noi nella parte di editing e di revisione del testo, questa è l’emozione più
bella, quella delle nostre lettrici che sono state aiutate da questo Manuale.
Per noi il più importante riconoscimento, da quanto è uscito il Saggio, è
sapere che ci sono tantissime donne che hanno letto questo libro e che per loro
è stato uno strumento importante per capire certe dinamiche relazionali malate
e per liberarsi dai loro aguzzini!
E poi, un
Saggio come questo, nel momento in cui un libro è stato pubblicato e reso
fruibile gratuitamente a tutti i lettori, appartiene a chi lo legge, non più a noi
20 coautori che lo abbiamo scritto! I lettori, dai dati che abbiamo raccolto e
dalle stime fatte da quando è stato pubblicato, adesso sono centinaia di
migliaia di persone. Una grande ed emozionante gioia per tutti noi 20 coautori!
Erica Muraca
Cosa ci può raccontare
dell’opera che è stata premiata a Parigi?
Si parla quasi quotidianamente, da una decina
d’anni a questa parte, sui Media più importanti e sulle varie piattaforme
social, del triste fenomeno della Violenza sulle Donne, delle Violenza di
Genere, dei femminicidi, e di delitti appartengono a questo fenomeno. Quello di
cui mi sono accorto più volte, che tutti quanti possiamo facilmente verificare dai vari talk show, dai
telegiornali, dalle svariate trasmissioni televisive e radio sia del servizio
pubblico che del privato, dagli articoli e dagli editoriali sui giornali o sui
magazine online scritti da esperti o presunti tali (molto più spesso da
presunti esperti o esperti autocelebrativi; recentemente, per esempio, ho letto
un articolo delirante pubblicato su un giornale nazionale scritto da una
signora che si definisce blogger e “counselor biosistemico” – non so cosa sia!
- che espone una teoria che non ha né capo né coda, ma solo posizioni
ideologiche, spesso estremiste!), è che nessuno si sbilancia mai nel dire
come prevenire questo fenomeno, se non rispetto a generiche ideologie,
frasi fatte o a effetto, spesso qualunquiste, di matrice politica, o,
addirittura, estremiste, come dicevo prima, quali, che il fenomeno sarebbe
riconducibile (senza spiegare mai perché e come) al patriarcato, al sessismo,
al machismo, all’antifemminismo, alla fallocrazia, al maschilismo,
all’immigrazione clandestina, alla mancanza di rispetto verso la donna, alla
mancanza di educazione, alla disparità di genere, e infinite cose di questo
tipo che più che chiarire la questione la confondono e la rendono
incomprensibile a chi non ha una competenza e una cultura specifica.
Tutti parlano solo del dopo: dopo che il danno è stato fatto, dopo che la donna ha
subito violenza, dopo che la donna è stata uccisa. E questo è ed è stato un
gravissimo problema creato da alcuni media, da alcuni giornalisti mossi da
posizioni esclusivamente ideologiche, da totale incompetenza su questo
fenomeno, da un’arroganza di sapere che non c’è, soprattutto da parte di pseudo
esperti che spesso non hanno nessuna esperienza sul campo, nessuna conoscenza,
e che mirano esclusivamente ad alimentare il loro narcisismo mediatico (questo
sì, tanto per rimanere in tema!) per trarne visibilità e quindi profitto nella
loro attività professionale.
Quando ho pensato all’idea di scrivere un Saggio su
questo tema, nata nel mese di febbraio del 2022, sollecitato da una mia
amica gallerista che mi ha inviato a parlare di “cuori infranti”
e di “amori finiti male” per il vernissage di una mostra
collettiva di 10 donne artista palermitane sul tema del “broken
hearts”, mi sono posto proprio questa domanda: è possibile fare
prevenzione primaria rispetto alla Violenza di Genere e all’abuso, al
maltrattamento e alla violenza sulle Donne?
È questa la domanda che occorreva porsi già dieci anni
fa. Ma nessuno se l’era posta fino al mese di febbraio del 2022!
Una delle cose più interessanti che ci insegnano
all’università quando si parla di fenomeni sociali (oltre che medici e
sanitari) dannosi ai cittadini o a una parte di essi, è la prevenzione che
viene distinta in tre livelli diversi e altrettanto importanti: primaria,
secondaria e terziaria.
Quello che ho cercato di fare io con questo Saggio, che
poi, subito dopo la stesura della mia parte ha visto il coinvolgimento di altri
19 coautori che hanno sposato immediatamente il progetto e hanno trattato
questo tema da tutti i possibili punti di vista, è proprio questo: dare gli
strumenti e insegnare alle potenziali vittime come prevenire subito, ab
origine, dopo il primo o il secondo appuntamento di una relazione amorosa e/o
sentimentale, e come proteggersi per evitare di cadete nella trappola del “ragno
assassino della tela a imbuto”, qual è il narcisista patologico che nella
nostra società, quella cosiddetta Occidentale, tecnicamente definita come
giudaico-cristiana, è sempre il responsabile di questi terrificanti delitti
umani e relazionali.
Dopo un anno e sette mesi dalla pubblicazione del Saggio avvenuta
il 24 dicembre 2023, gli straordinari risultati che abbiamo raggiunto, i
tantissimi riconoscimenti pubblici e privati che abbiamo avuto, le tantissime
scuole e i tanti comuni che lo hanno adottato mettendolo a disposizione
gratuita dai lori siti web ufficiali a migliaia di studenti e a centinaia di
migliaia di cittadini, così come i migliaia di riscontri, soprattutto di donne,
che abbiamo ricevuto da tutta Italia, ci dicono che questo obiettivo è stato
raggiunto, ovvero, che questo scritto non risolve il problema della Violenza di
Genere, questo è chiaro!, ma occupandosi di un piccolo pezzettino di
questo grave fenomeno, dà soluzioni concrete e reali per anticipare il rischio
di subire gravissimi danni e permette alle donne di proteggersi realmente da
relazioni così pericolose e devastanti, se non qualche volta mortali.
Com'è nata la collaborazione tra tutti gli autori e professionisti che hanno preso parte e hanno contribuito alla stesura del Saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”?
Per me è stata
una cosa abbastanza naturale. Sono abituato a lavorare con grandi gruppi, a
organizzare eventi complessi e con la partecipazione di tanti professionisti,
alla stesura di saggi e libri che hanno visto, anche nel passato, diversi
autori.
Poi ho
incontrato, anche se molti di loro li conoscevo da prima e da diversi anni,
tutti professionisti che lavorano realmente e da tantissimi anni in questo
particolare settore, che hanno sposato da subito il progetto con grande
interesse, che ne sono rimasti entusiasti, che lo hanno visto come una grande
opportunità e uno strumento realmente utile e concreto per dare corretta
informazione e reale aiuto alle donne potenziali vittime o vittime di questo
fenomeno.
Il testo del
libro, una volta definita la bozza ultima, ha visto la revisione scientifica
del Prof. Girolamo Lo Verso, noto psicoterapeuta di Palermo, ordinario f.r.
di Psicologica Clinica presso Unipa, cofondatore della Scuola di Gruppoanalisi,
autore di centinaia di testi di psicoterapia e di psicologia clinica, che,
oltre ad approvare i contenuti di quello che avevamo scritto, ha arricchito il
Saggio con due suoi articoli, la Prefazione al Saggio e un contributo a
chiusura dal titolo “Femminicidio e narcisismo patologico,
approfondimenti e note sparse”, che ha reso il testo ancora più
prezioso, anche da un punto di vista accademico e universitario.
E poi, l’entusiasmo
che tutti e 20 coautori abbiamo messo sin da subito in questo lavoro è stato
altissimo e il prodotto che abbiamo realizzato ne dà testimonianza quotidiana
con innumerevoli, oramai, riconoscimenti, soprattutto, come dicevo prima, di
tantissime donne che lo hanno trovato utile e prezioso.
Il libro ha raggiunto gli obiettivi prefissati dal progetto editoriale che avete pensato?
Nelle mie intenzioni, e nell’intenzione degli altri
19 coautori, e tra questi 12 donne che raccontano le loro terribili esperienze
con questi soggetti, che per fortuna hanno avuto un lieto fine, vuole essere
uno strumento, una sorta di manuale
di facile lettura, scritto con un linguaggio semplice e non accademico, che dà
ai lettori le conoscenze per mettere in atto una strategia efficace di Prevenzione Primaria: consentire alle donne, da pochi elementi iniziali
che riportiamo nel Saggio, di essere in grado di riconoscere prima possibile
questi aguzzini che sanno ben travestirsi da innamorati premurosi e affettuosi,
per rivelarsi poi quello che sono nella realtà, ovvero, personaggi cinici,
anaffettivi e senza scrupoli che uccidono la Donna, se non fisicamente,
certamente psicologicamente, moralmente, nelle sue passioni, nei suoi
interessi, nelle sue relazioni di vita quotidiana come quelle con le amiche,
con i colleghi di lavoro o di studio, con la famiglia, per finire imprigionate
in una stanza d’appartamento senza vie di fuga, fino alla “morte sociale e relazionale”! È questo quello che accade a queste donne, sempre,
e noi con questo contributo gratuito per chiunque volesse leggerlo – il libro
ha questa particolarità progettuale, ovvero quella che si può scaricare e
leggere gratuitamente da diversi portali online da quando è stato pubblicato; i
link per scaricarlo gratuitamente i Saggio si trovano alla fine di questa
intervista - abbiamo voluto porgere una mano di aiuto, uno strumento concreto,
vero, semplice, privo di ideologie estremiste dell’una e dell’altra parte, per
aiutare queste donne a capire in che situazione si trovano e a scappare a gambe
levate immediatamente, subito, il prima possibile, da queste persone!
Ha già un nuovo libro nel cassetto?
Per adesso
sono molto impegnato come Direttore dell’Ufficio sviluppo e progettazione della
Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e delle Case Salesiane di
Palermo, incarico che con grande fiducia mi hanno affidato il Preside
della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, e per i salesiani, i tre direttori
delle Case Salesiane di Palermo.
Ho uno
splendido gruppo di lavoro che ho costruito in questi ultimi due anni e mezzo,
fatto soprattutto di donne intelligenti, capaci e piene di passione per quello
che facciamo e abbiamo realizzato da quando è stato creato questo bellissimo
Ufficio, tantissimi progetti, tantissime attività culturali, accademiche,
teologiche, e di sviluppo territoriale e progettuale, oltre che tantissime
iniziative di sviluppo culturale innovativo che abbracciano le tre religioni
monoteiste, la spiritualità e lo sviluppo territoriale e, perché no?,
manageriale e lavorativo per i giovani del Mediterraneo.
Uno di questi
interessanti progetti ai quali abbiamo lavorato da inizio novembre 2024 è stato
l’organizzazione e l’avvio dal 7 febbraio 2025, di un Ciclo Seminari
sulla Violenza di Genere che ha trattato questo problema da tutti i punti
di vista con 15 relatori in
rappresentanza di tutte le professioni e organizzazioni, sia pubbliche che private, che a vario titolo si
occupano di questo grave problema: giudici, sostituti procuratori, psicologi,
psicoterapeuti, sociologi, avvocati, educatori, volontari; e con 4
testimonianza di donne vittime, alcune di loro coautrici del Saggio, che hanno
raccontato le loro storie incredibili e molto toccanti.
Purtroppo, la
scrittura per il momento è in pausa. Ma è una pausa funzionale, nel senso che
sono sicuro che a breve la pulsione di scrivere letteratura o saggistica in me
riprenderà impetuosa, come mi accade tutte le volte in cui mi concedo la
possibilità di coltivare questa mia atavica passione.
Quali i prossimi impegni letterari?
Ho due libri di narrativa terminati da diverso tempo, una
raccolta di racconti siciliani finito di scrivere nel mese di dicembre
del 2018, di 260 pagine, e un romanzo terminato
esattamente 4 anni dopo, nel dicembre del 2022, di oltre 700 pagine.
Spero di pubblicarli prima o poi, vedremo!
E poi un interessante saggio, scritto a più mani
con diversi colleghi, che hanno come destinatari lettori non addetti ai lavori,
un saggio sulla buona scrittura e sulla buona lettura, che trae
spunto e ispirazione dal saggio di Marcel Proust “Sur le lecture”
(Del piacere di leggere) del 1905, ma adattato ai nostri giorni e
alla fascia di popolazione giovanile che va dai Millennial alla Generazione
Z e alla Generazione Alpha.
Questi sono alcuni dei progetti che riguardano la mia
passione per la scrittura e la cultura in senso lato, ai quali tengo molto.
Poi c’è il mio lavoro e i tantissimi progetti da portare avanti, che spaziano tra le tantissime cose che amo fare. Ma forse abbiamo scritto e parlato abbastanza e il lettore si annoierebbe di sicuro se iniziassi a parlare anche del mio lavoro.
Ha un sogno letterario
da realizzare?
Ho imparato a vivere la quotidianità e a mantenere ben
saldi i piedi per terra guardando ai fatti concreti, e sempre meno alle
illusioni o alle apparentemente facili prospettive di successo. Questo non vuol
dire che non ho sogni. I sogni probabilmente aiutano a vivere meglio. Non lo
so! Quello che so di certo è che i sogni, se si hanno dei sogni da realizzare
in questa vita, vanno costruiti quotidianamente con dedizione, disciplina,
sacrificio, studio, determinazione… senza mai arrendersi, anche quando dovessimo
imbatterci in dei fallimenti o subire delle cadute… perché queste cose,
apparentemente negative, fanno parte della nostra esperienza, e l’esperienza
che facciamo nella vita, dal mio punto di vista, rimane sempre il nostro
miglior Maestro che ci aiuta a diventare persone migliori e a realizzare quello
che desideriamo!
Patricia Luongo
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Andrea Giostra
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Andrea Giostra e AA. VV., “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale
correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, Independently
published, V edizione, novembre 2024
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