Grande successo per la prima serata del Trentennale del PREMIO LUNEZIA, tenutasi lo scorso 25 luglio in Piazza Gramsci ad AULLA (Massa-Carrara).
Nella serata condotta da Stefano De Martino, Patron del Premio Lunezia, e Riccardo Benini uno spazio speciale è stato dedicato al saluto inviato dal Ministro Alessandro Giuli, un messaggio che si è aggiunto al Patrocinio del Ministero della Cultura e, per la prima volta, ad un contributo economico.
Ad aprire la serata, che ha registrato il tutto esaurito, sono stati il poliedrico cantautore EUGENIO RIPEPI e la cantautrice CHIARA RAGNINI che, dopo aver eseguito “La luce scalza” di Ripepi, hanno omaggiato Roberto Vecchioni con un medley chitarra e voce composto da “Alessandro e il mare”, “A.R.”, “Sogna ragazzo sogna” e “El Bandolero Stanco”.
È stata poi la volta di SIMONE BIANCHI che con una cover de “La regola dell’amico” di Max Pezzali ha invitato il pubblico di Piazza Gramsci a cantare con lui. La sua presenza ha rappresentato un legame con Special Festival (evento proposto dal Premio Lunezia ad Anffas La Spezia e artisticamente diretto da Beppe Stanco, già direttore musicale del Premio Lunezia), una manifestazione canora all’insegna dell’inclusione che vede protagonisti cantanti con disabilità intellettiva in coppia con artisti della scena musicale italiana, per valorizzare le loro capacità artistiche.
Il cantautore rock-pop FULVIO BE ha presentato live sul palco di Aulla il suo ultimo singolo “Tu che mi salvi sempre tu”.
Per celebrare i 30 anni del Premio Lunezia ALESSANDRO QUARTA ha riarrangiato alcuni dei brani che sono stati premiati negli anni e, con il suo quintetto, ha accompagnato l’interpretazione canora e teatrale di LOREDANA D’ANGHERA, direttore artistico della sezione nuove proposte del Premio e docente di canto pop/rock al Conservatorio “A. Boito” di Parma. Il pubblico ha così potuto ascoltare delle particolari versioni di “She” di Herbert Kretzmer, “Sorprendimi” degli Stadio, “E dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo e scritta da Vasco Rossi, Gaetano Curreri e Roberto Ferri e “Il pescatore” di Fabrizio De André.
La seconda parte dell’evento è stata dedicata alle cerimonie di consegna dei Premi Lunezia 2025 che hanno visto protagonisti sul palco i cani di alcuni canili comprensoriali accompagnati dai loro addestratori, al fine di promuovere l’adozione consapevole e il non abbandono.
Per sottolineare ancora una volta la mission sociale del Premio Lunezia 2025 il tradizionale “Red Carpet” si è così trasformato nel “Dog Carpet”.
L’iniziativa, ideata da Rachele Nicole Ferrari, è stata realizzata in partnership con Debora Moretto di “Amici di Otto”, con ANTA Associazione Nazionale Tutela Animali di Massa Carrara, con l’associazione sportiva I Guardiani della Luna (esperta nell’addestramento e nell’educazione cinofila), con il Canile Comprensoriale di Groppoli di Mulazzo (Massa-Carrara) e di altri canili italiani che hanno partecipato all’evento per promuovere l’adozione dei 93 cani ospitati attualmente presso la struttura di Groppoli (Massa-Carrara).
Il primo artista ad essere premiato è stato KAPUT, al secolo Antonio Caputo, a cui è andato il PREMIO LUNEZIA NUOVE STELLE 2025 per il valore musical-letterario della canzone “Provinciale”, che ha eseguito dal vivo.
Il premio è stato consegnato sul palco dal Patron Stefano De Martino e Riccardo Benini con la motivazione della scrittrice e giornalista del Il Sole 24 Ore Selene Pascasi, parte della commissione musical-letteraria del Premio Lunezia: «Fronteggiare le trasformazioni della vita proteggendo la nostalgia dei ricordi. Restare in equilibrio tra passato e presente per tessere un futuro degno dei nostri sogni. Peripezie emozionali complesse da gestire e ancor più da narrare ma ci riesce bene Kaput in “Provinciale” cui va il Premio Lunezia Nuove Stelle per aver saputo tradurre in canzone l’eterno conflitto tra ali e radici sposando, grazie al perfetto connubio testo/musica, i canoni della musical-letteratura tanto cari al Premio Lunezia».
RITA PAVONE ha ricevuto il PREMIO LUNEZIA ALLA CARRIERA 2025 per il valore musical-letterario delle sue opere, consegnato sul palco dal Sindaco di Aulla ROBERTO VALETTINI.
Questa la motivazione del Premio firmata dai critici letterari Marina Pratici e Mauro Montacchiesi, nella redazione musical-letteraria del Premio Lunezia: «Rita Pavone è molto più di una voce: è un fenomeno intergenerazionale, una costellazione viva nel firmamento della musica italiana e internazionale. Dalla “Zanzara di Torino” a icona planetaria del pop, ha attraversato decenni, lingue e stili con un’energia ineguagliabile, senza mai smarrire l’identità profonda di una ragazza con cuore ardente e grinta autentica. Dal successo folgorante di “Cuore” al coraggio teatrale di “La strada”, dalla leggerezza di Gian Burrasca alla potenza di “Resilienza 74”, la sua voce ha danzato tra generi, scenari e culture, imprimendo emozione, ironia e resistenza in chiunque l’abbia ascoltata. Il Premio Lunezia, nel suo trentennale, onora così una regina indomita della melodia, un’artista che ha fatto dell’arte una battaglia d’amore. Rita Pavone è un inno al coraggio di restare sé stessi. Sempre».
Rita Pavone ha regalato al pubblico di Aulla un emozionante live in cui, oltre a “Resilienza 74” e “Cuore”, ha ricordato Bruno Lauzi con “E penso a te”, in una speciale versione a cappella realizzata insieme a Dario Gay.
Il Consigliere Comunale ANDREA CAPONI ha consegnato a FRANCESCA MICHIELIN il PREMIO LUNEZIA POP D’AUTORE 2025 per il valore musical-letterario della canzone “Francesca”.
A motivare il premio il Prof. Federico Gavarini, membro della commissione musical-letteraria del Premio Lunezia: «Un riconoscimento che celebra la maturità artistica e la profondità espressiva di una canzone capace di unire introspezione personale e forza universale. Con “Francesca”, Michielin firma una lettera intensa e poetica rivolta alla sé del passato, affrontando con originalità e delicatezza i temi dell’identità, della crescita e dell’accettazione. Il brano si distingue anche per l’equilibrio tra parola e suono: un arrangiamento sobrio e una vocalità misurata accompagnano con rispetto la dimensione lirica del testo, confermando la piena consapevolezza compositiva dell’artista. Il Premio Lunezia riconosce in “Francesca” un’opera di alto profilo, che coniuga qualità di scrittura, forza emotiva e maturità musicale».
L’attore Federico Gavarini ha recitato il testo della canzone premiata, successivamente eseguita dal vivo da Francesca Michielin che ha poi proseguito il suo live piano e voce con “L’amore esiste” (brano che ha ricevuto il Premio Lunezia nel 2015), “Io non abito al mare” e “Nessun grado di separazione”.
A LUK3, infine, è stato conferito il PREMIO LUNEZIA NEW GENERATION per il valore musical-letterario del brano “Canzoncine” che, come riporta la motivazione scritta dal Prof. Federico Gavarini, «è una canzone capace di incarnare compiutamente la tesi del Premio: parola e musica che si fondono, emozionando e instaurando un’empatia immediata. Un artista che, pur con parole semplici, svelate “senza filtri”, dimostra maturità e coerenza espressive, e sa far vibrare le corde più profonde dell’animo, come fa la poesia quando si fa musica, e la musica quando si fa verità». Il premio è stato consegnato sul palco da BEPPE STANCO, direttore musicale del Premio Lunezia 2025, e ANDREA MUSSO in rappresentanza di Conad.
Il giovane cantautore campano, tra i protagonisti di Amici 24, si è esibito sul palco di Aulla con “Canzoncine”, “Piangi” e “Parigi in motorino”.
La serata è stata chiusa da ALESSANDRO QUARTA e il suo quintetto che hanno proseguito il loro omaggio ai 30 anni del Premio Lunezia con un medley strumentale di “Caruso”, “Chissà se lo sai” e “Balla balla ballerino” di Lucio Dalla, “Si incomincia dalla sera” di Biagio Antonacci, “Che coss’è l’amor” di Vinicio Capossela, “Il Garibaldi innamorato” di Sergio Caputo, “E la luna bussò” di Loredana Bertè, “Primavera” di Marina Rei, “Mille giorni di te e di me” di Claudio Baglioni, “Sei nell’anima” di Gianna Nannini, “Quanti anni hai” di Vasco Rossi, “Laura non c’è” di Nek, “Dimmi di sì” dei Pooh e “Banane e lampone” di Gianni Morandi. Gran finale con “Libertango”.
Il Premio Lunezia 2025 è stato realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, del Comune di Aulla e della Nazionale Italiana Cantanti e in collaborazione con Demy Hotel di Aulla, CONAD e LSA.
Il Premio Lunezia è l’unico premio musicale non dedicato ad un artista scomparso, che vanta un percorso lungo tre decenni, volto a valorizzare l’arte-canzone nella nuova considerazione di “valore musical-letterario”, una tesi che ha reso peculiare la manifestazione, per una disciplina premiativa trasversale, che offre attenzioni a tutti i generi proposti da chansonniers italiani. Dalla prima edizione nel 1996 con Fernanda Pivano e Fabrizio De André, oltre 300 big della musica italiana sono stati premiati nel corso della storia della prestigiosa manifestazione.