"Ultimo quarto" è il nuovo album di Brida, disponibile da venerdì 11 luglio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale per MAKEATHOUSAND, distribuito da The Orchard.
Ogni brano è una stanza, ogni stanza una sfumatura diversa della stessa anima. Con il nuovo album "Ultimo quarto", Brida apre le porte di un luogo interiore fatto di luci soffuse, silenzi densi e gesti quotidiani che diventano rivelazione.
Il titolo gioca con due lingue – l’italiano “ultimo” e il portoghese “quarto” (“camera”) – per suggerire fin da subito l’idea di un’intimità composita, a volte protetta, a volte esposta. Le tracce si susseguono come ambienti di una villa immaginaria: salotti emotivi, corridoi di pensiero, camere in cui ci si spoglia di ogni maschera. Dopo un tempo lungo e necessario, Brida torna con un album che non ha paura di mostrarsi fragile e mutevole. L’ultima stanza – la più disinibita, la più vera – è quella in cui l’artista toscana si abbandona al flusso, accettando la naturalezza come forma più alta di libertà.
"Per mesi ho creduto che non avrei più sentito la mia voce al di fuori di me stessa e che avrei lasciato andare la musica - racconta Brida - Poi ho ricominciato ad immaginare scenari che mi vedessero libera di valicare i miei stessi confini, ho scoperto che Brida e Beatrice possono darsi la mano, allearsi e allinearsi verso un obiettivo comune, mettendo fine ad una guerra iniziata già troppi anni fa.
Io sono e voglio essere possibile, nelle mie libertà e nella mia interezza, senza più dividermi, senza più spaccarmi in due.
"Ultimo quarto" nasce con l’intento di dare spazio a tutte le versioni di me. È il mio modo di mostrare ogni sfumatura che mi ha formata, ogni angolo della mia femminilità. Questo progetto è un dono che scelgo di farmi: un terreno fertile dove poter sperimentare e riconoscermi completamente come donna. Questo progetto vuole disegnare anche l'incontro della lingua italiana con quella portoghese, ho deciso di fondere questi due universi per omaggiare il Brasile, che da quasi dieci anni rappresenta la mia seconda casa. Il mio nuovo album rappresenta per me l’accettazione del mio continuo processo di trasformazione, un abbraccio alla mia essenza a cui do il permesso di evolversi ancora e ancora".
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