Teatro d’Arte, Ricerca e Futuro
Sono queste le coordinate che guidano,
anche quest’anno, la rotta del Teatro Vascello.
Una stagione, la 2025-2026, pensata come
un attraversamento.
Un viaggio tra linguaggi, visioni,
sperimentazioni.
Un atto poetico e politico insieme.
Fedeli alla nostra vocazione,
continuiamo a battere la strada della ricerca, dell’innovazione, della memoria
viva.
Non una semplice rassegna di spettacoli,
ma un cantiere di senso, un laboratorio della forma che sfida l’omologazione e
scardina le certezze.
In scena, i nomi più audaci e
significativi del panorama teatrale contemporaneo.
Voci indipendenti, radicali, capaci di
reinventare il teatro come luogo di rivelazione.
Ognuno con la propria grammatica, ognuno
con la propria necessità.
Crediamo in un teatro che cura, che
scuote, che non consola.
In una parola scenica che resiste:
necessaria, non addomesticata, mai neutra.
Contro le narrazioni dominanti e il
linguaggio manipolato dall’infocrazia, il nostro teatro si fa spazio di
resilienza simbolica.
Una parola vera, viva, impertinente.
Una parola che difende l’umano, la sua
complessità, la sua fragilità.
Il Teatro Vascello è questo: un
microcosmo culturale inquieto e irrinunciabile.
Un avamposto. Un punto fermo nel
vortice.
Accanto alla nostra programmazione – che
abbraccia prosa, danza, musica – continua la collaborazione con il RomaEuropa
Festival, che quest’anno si rafforza anche attraverso nuove coproduzioni di
rilievo nazionale.
La stagione si aprirà a fine settembre
con una rassegna di spettacoli dedicati al teatro etico e civile: opere
potenti, urgenti, imperdibili.
E nel nostro foyer, spazio vivo e
pulsante, torneranno gli appuntamenti con la musica dal vivo e la stand-up
comedy.
Vi invitiamo a scoprire gli spettacoli
in programma e a continuare con noi questo viaggio, sempre alla ricerca di un
teatro che non avete mai visto.
E che non potete dimenticare.
Manuela Kustermann
23-24 settembre (martedì e mercoledì h 21)
Scritto
e diretto da Alessia Cristofanilli
Con
Federico Gatti, Sylvia Milton, Luca di Sessa
Movimenti
di scena Alberto Bellandi
Scene
Eleonora Ticca
Costumi
Nika Campisi
Organizzazione
e Ufficio Stampa Chiara Crupi - Artinconnessione
Consulente
politologo Luca Argenta
Produzione
Fragile Spazio, Fondazione Friedrich-Ebert-Stiftung
La Fabbrica dell'Attore – teatro
Vascello
in collaborazione con Media Partner
Scomodo- La redazione
Durata
1 ora e 20 minuti
VIDEO
DI PRESENTAZIONE DI Alessia Cristofanilli https://youtu.be/ezNw9PLz9BE
Sinossi
"Che cosa erano le manifestazioni
papà?" chiede Demo a Rud prima di prendere sonno. È sera e nella
casa-vivaio in cui vivono insieme a 138 piante l'aria è così densa che sembra
di toccarla. Edda e Rud hanno 3 figli e tante piante che chiamano per nome ogni
mattina. Non sappiano nulla né del luogo né del
tempo in cui si trovano. Edda e Rud si sono battuti per i valori della
democrazia quando erano più giovani ed ora nel tentativo di rimanere coerenti,
conducono un’esistenza sospesa tra quello che in cui credono e quello che
bisogna fare per stare in piedi.
Questo equilibrio opaco potrebbe resistere
ancora a lungo, ma quella sera di settembre una manciata di parole sussurrate
durante una cena, mettono in crisi l’ecosistema da dentro, le certezze
crollano, insieme alle piante sulle mensole, per un attimo il mondo si
rovescia, si apre la strada al dubbio e alla messa in discussione di tutta una
vita.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/microclima/268572
26-27-28
settembre (venerdì h 21,
sabato h 19 e domenica h 17)
in collaborazione con Sea-Watch e EMERGENCY
il progetto gode del sostegno del bando Culture Moves Europe, finanziato
dall’Unione Europea e dal Goethe-Institut
spettacolo in italiano, inglese, spagnolo e
portoghese con sovra titoli
Durata 1 ora e 50 minuti
GUARDA IL TRAILER A PLACE OF SAFETY Viaggio nel Mediterraneo centrale
ideazione Kepler-452 video Vladimir Bertozzi https://youtu.be/IckPb146YQ0
VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Enrico Baraldi e Nicola
Borghesi https://youtu.be/-BDRHK7KwHo
Una
compagnia di teatro si imbarca su una nave di ricerca e soccorso nel
Mediterraneo centrale. Non sanno bene cosa stanno cercando, sanno solo che da
tempo sentono parlare di ciò che accade a pochi chilometri dalle coste italiane
e vogliono capire in prima persona uno dei fenomeni più drammatici degli ultimi
anni: la tratta migratoria più letale al mondo, un grande rimosso collettivo
della civiltà europea.
A place of safety è dunque la storia dell’incontro tra una compagnia teatrale e un gruppo
di persone che ha deciso di dedicare una parte della propria vita al soccorso
in mare.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/a-place-of-safety-viaggio-nel-mediterraneo-centrale/268554
VAUTOURS (AVVOLTOI)
di
Roberto Serpi
interpretato
e diretto da Sergio Romano, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati
luci
Luca Bronzo
produzione
Fondazione Teatro Due Parma
Premio
Mezz’ore d’Autore 2022
Durata 1h e 15’
Video
Vauotours_estratto 4'
VIDEO
DI PRESENTAZIONE DI Roberto Serpi https://youtu.be/DvSAko4T--I
Testo, cinico, allo stesso tempo reale e
surreale e dai risvolti involontariamente comici
In un indefinito ambiente sotterraneo
vivono tre uomini che hanno perso l’unica cosa che conta davvero: il loro
lavoro. Avere un’occupazione stabile è il solo modo di esistere e di non essere
soli al mondo, ma ora è tutto perduto. I tentativi per rientrare in Azienda si
succedono in un crescendo goffo ma inarrestabile che mette a nudo la loro vera
anima fino a quel momento assopita dalla routine. Uno spaccato cinico di
un'umanità anestetizzata moralmente ed eticamente che non si ferma davanti a
nulla pur di raggiungere lo scopo, e che non piange e non ride più, da un bel
po’ di tempo. Un avvoltoio appollaiato che aspetta la sua carogna.
Per gli attori Vautours (Avvoltoi) è un
vero gioco dai ritmi serrati, che segue le orme della struttura del giallo e
oscilla fra la tensione di un continuo sentimento di sospensione e le
paradossali conseguenze a catena innescate da una irresistibile dinamica
testuale.
Un
lavoro di messa in scena corale che, in un ambiente nudo e privo di appigli
scenografici o sonori, fa risuonare con maggiore potenza la delicata intensità
del lavoro degli attori, impegnati in un’indagine sulla ricerca del proprio
posto nel mondo, forse addirittura sul senso della vita.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/vautours-avvoltoi/268577
1-2 ottobre (mercoledì e giovedì h 21)
creazione e regia di Federico Restrepo e
Denise Greber
Coreografie di Federico Restrepo
con Melisa Álvarez, Marina Celander, Mónica Lerch, Juan
Pablo Toro, e Federico Restrepo,
voce di Sonia: Luz Beatriz Pizano
Performers in Kitchen Video: Alberto
Quiroga, con Esmeralda Pinzon, Carolina Restrepo, Federico Restrepo e Natalia
Schönwald.
Burattini, luci, video e scenografia di
Federico Restrepo.
Sound design e musica di Leonie Bell.
Costumi di Becky Hubbert
produzione Loco7 Dance Puppet Theatre Company (Colombia)
associato a LaMama Excperimental Theatre Club di New York
(USA)
presentato in collaborazione con La MaMa Umbria
International
Con il supporto dell’Ambasciata Colombiana a Roma
e di Mid Atlantic Arts -US Artists International
Durata 55 minuti
Dedicato a Sonia Jaramillo (1940-2012)
per averci ispirato a raccontare questa parte della sua storia. Le
conversazioni sul suicidio assistito sollevano questioni controverse ed
emotivamente complesse: moralità, religione, politica e fede.
La Loco7 Dance Puppet Theatre Company,
fondata dall'artista colombiano Federico Restrepo nel 1985, sviluppa e promuove
produzioni creative di danza, teatro, burattini, arti visive e altre forme di
espressione artistica, enfatizzando il pluralismo, il dialogo e la
trasformazione culturale. La missione artistica è quella di sviluppare l'uso
del teatro di figura come strumento per il danzatore, uno stile che incorpora
danza e design. Utilizzando musiche originali, musicisti, ballerini, burattini
e marionette più grandi del vero. La compagnia esplora l'intersezione tra
razza, cultura, storia e media a New York e in tutta la comunità globale.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/lunch-with-sonia/268569
7
ottobre
(martedì h 21)
IL PARADISO DI ACCATTONE
dagli appunti di Pier Paolo Pasolini
un progetto di Paola Pitagora e Massimo
Luconi
con Paola Pitagora
musiche originali live Mirio Cosottini
(tromba)
regia a cura di Massimo Luconi
produzione La Fabbrica dell'Attore
durata
70’
Un viaggio affascinante nella Roma degli anni 60, quella della
dolce vita e della scoperta delle borgate da parte di Pasolini. Un memoir
inedito che ci racconta il girovagare nella Roma dei ragazzi di vita, in
un percorso di amicizie e di rapporti con il grande mondo della letteratura e
del cinema.
Non è un momento facile per Pasolini, ha lasciato l’insegnamento
nella scuola di Ciampino e ha incominciato a scrivere sceneggiature per Fellini
e Bolognini e sarà proprio Bolognini a fargli avere l’opportunità per
realizzare il suo primo film, un capolavoro indiscusso che ancora oggi ci
appassiona e ci commuove.
Accattone è un affresco di quel sottoproletariato che vive nelle
periferie delle grandi città senza alcuna speranza per un miglioramento della
propria condizione, a cui non resta che la morte come via di uscita da una
condizione disperante. Il film doveva essere prodotto da Federico Fellini, che si tirò indietro
all'ultimo momento, preoccupato dall'imperizia di Pasolini con le tecnicità del
mezzo, a cui si avvicina per la prima volta con questo progetto. Il film sarà quindi prodotto da Alfredo Bini grazie all’aiuto di Bolognini che convinse
il produttore.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-paradiso-di-accattone/268561
18 - 19
ottobre (sabato h 21–
domenica h 17) in corealizzazione con Romaeuropa Festival)
L'ANALFABETA
liberamente
tratto dai testi di Agota Kristof
un
progetto di Fanny&Alexander – Federica Fracassi
produzione
E Production, Piccolo Teatro di Milano / Teatro d’Europa,
Teatro
Stabile di Bolzano,
In una fabbrica di orologi in Svizzera,
Agota Kristof lavora in silenzio, immersa nel ritmo ossessivo delle macchine
che scandiscono il tempo. Nel cassetto del suo tavolo da operaia, c’è un foglio
e una matita: quando un pensiero prende forma, lo annota con urgenza, come per
non perderlo. La lingua del luogo le è estranea. Usarla è una sfida continua,
quella di “un’analfabeta”. Eppure, tra il ticchettio incessante delle macchine,
la sua storia comincia a prendere vita. Per raccontarsi, Kristof deve inventare
delle maschere (quelle di Lucas, Claus, Sandor o Line) e la fabbrica presto
diventa il palcoscenico di un mondo interiore, dove i sogni e i ricordi
dell’infanzia si mescolano alle immagini del presente. Federica Fracassi, con
una fedeltà straordinaria, incarna Kristof: stessa espressione, stessi
occhiali, stessa postura. Il sound design trasforma il ticchettio degli orologi
in un battito vitale, dando forma a un labirinto di memoria e scrittura, un
atto di ricordo, di resurrezione, che risveglia l’anima di Kristof in una danza
tra ciò che è stato e ciò che ancora vive nel suo pensiero.
Acquista
on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-analfabeta/265729
https://www.vivaticket.com/it/ticket/fanny-alexander-l-analfabeta/264734 BIGLIETTERIA DI ROMAEUROPA
Dal 21 al 26
ottobre (dal martedì al
venerdì h 21 sabato h 19 e domenica h 17)
in
corealizzazione con Romaeuropa Festival
FRANKENSTEIN
(a love story) + FRANKENSTEIN (a history of hate)
uno
spettacolo di Motus
ideazione e regia di Daniela Nicolò & Enrico
Casagrande
La
compagnia italiana Motus presenta per la prima volta insieme i due capitoli del
proprio progetto dedicato alla figura di Frankenstein: A love story e A
History of Hate. Se nel primo capitolo la solitudine della scrittrice Mary
Shelley e delle sue creature diventa spunto per esplorare il confine tra umano
e non-umano, in A History of Hate tratta di quell’inceppo del
meccanismo amoroso che provoca un ribaltamento dalle conseguenze irreversibili.
È qui che l’amore, inaspettatamente, si trasforma in odio, la benevolenza in
violenza, e le creature, inascoltate e isolate, si fanno mostri. Come nel
romanzo di Shelley, dove la creatura è un “infelice”, qui il mostro nasce dalla
solitudine, dalla sofferenza, e dal rifiuto, in un continuo, doloroso tentativo
di trovare un posto nel mondo.
Acquista on
line spettacolo con RomaEuropa mercoledì 22 ottobre h 21 e sabato 25 ottobre h
19 https://www.vivaticket.com/it/ticket/motus-frankenstein-a-love-story-frankenstein-a-history-of-hate/264733
Acquista giovedì e venerdì h 21 e domenica 26 ottobre h 17 https://www.vivaticket.com/it/ticket/frankenstein-a-love-story-frankenstein-a-history-of-hate/265728
Dal 28 al 30
ottobre (martedì,
mercoledì e giovedì h 21)
in
corealizzazione con Romaeuropa Festival
LA
DIVA DEL BATACLAN
La
Diva del Bataclan è
un musical che scava nelle pieghe oscure di una società ossessionata dalla fama
e dalla redenzione. Creato da Gabriele Paolocà, con musiche di Fabio Antonelli,
lo spettacolo racconta la storia di Audrey, una giovane donna disposta a tutto
pur di sfuggire a una realtà da cui si sente lontana. Claudia Marsicano dà vita
a questa figura ambigua, reinventando sé stessa come sopravvissuta agli
attacchi del Bataclan in un pericoloso gioco tra finzione e realtà. Gli
attacchi del 13 novembre 2015 sono stati l'epicentro di un'esplosione
mediatica, dove dolore e solidarietà hanno preso forma e voce sui social media.
In un mondo di immagini e parole, che amplifica il dramma trasformandolo in
spettacolo, emerge il terreno fertile per la creazione di "false
vittime": figure che scelgono di aumentare la propria visibilità
appropriandosi del dolore altrui. Nel suo disperato desiderio di riscatto,
Audrey si immerge in un'identità costruita, sfidando la realtà e i suoi
confini, e si trasforma in una martire, la "Diva del Bataclan".
Rocker (riferendosi alla band Eagles of Death Metal che si esibì la notte del
tragico evento), è pronta a trascinare il pubblico in un vortice dove ogni nota
racconta il desiderio di reinventarsi e scomparire, di essere vista a ogni
costo.
Acquista
on line biglietteria di RomaEuropa martedì e giovedì 28 e 30 ottobre h 21 https://www.vivaticket.com/it/ticket/gabriele-paoloca-claudia-marsicano-fabio-antonelli-la-diva-del-bataclan/264735
-
mercoledì 29 ottobre h 21 https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-diva-del-bataclan/265730
Dal
12 al 16 novembre (dal mercoledì al venerdì 21 sabato h
19 e domenica h 17)
in
corealizzazione con Romaeuropa Festival
OLTRE
Con Oltre,
Fabiana Iacozzilli torna al Romaeuropa Festival per raccontare una storia di
sopravvivenza e trasformazione. Scritta da Linda Dalisi, la pièce è ispirata al
disastro aereo sulle Ande del 1972: sedici giovani in lotta contro il freddo,
la fame e la morte. Il loro atto più estremo – nutrirsi dei compagni perduti –
diventa sacro, comunione tra vivi e morti. Il rugby, gioco di corpi
intrecciati, diventa simbolo di resistenza: nella mischia, ci si tiene e si
spinge avanti insieme. Nella neve, la fusoliera spezzata è grembo e tomba,
rifugio e prigione. Le marionette di Paola Villani trasformano la sofferenza in
visione: corpi che appassiscono, si fratturano, si fondono l'uno nell'altro.
Oltre non è una storia di catastrofe, ma di rinascita. Di ciò che resta, di ciò
che ci tiene in vita. E della memoria, che si rifiuta di lasciar scomparire i
morti.
Acquista on
line biglietteria di RomaEuropa mercoledì 12 novembre h 21 e sabato 15 novembre
h 19 https://www.vivaticket.com/it/ticket/fabiana-iacozzilli-oltre-come-16-29-persone-hanno-attraversato-il-disastro-delle-ande/264739
-
giovedì e venerdì 13.14 novembre h 21, domenica 16 novembre h 17 https://www.vivaticket.com/it/ticket/fabiana-iacozzilli-oltre-come-16-29-persone-hanno-attraversato-il-disastro-delle-ande/265731
18 novembre (martedì h 21)
BURNT OFFERING (Je: Una Vita in Fiamme)
direttore
artistico e coreografia: Jang Hyerim
danza: Jang Hyerim, Jang Seoyi, Lee Gowoon, Lee
Sookyung, Choo Seryoung
musica: Park
Jihyun, Cha Haerang
composta e
diretta da Ju Bora e Hwang Gina
costumi: Min
Cheonhong, Bae Kyoungsool direttore di scena: Park Jonghoon
produttore: Uh
Jean 99artcompany di Seoul Corea
in collaborazione con Istituto
Cultura Coreano e Korean Foundation for International Cultural Exchange
GUARDA IL TRAILER BURNT
OFFERING https://youtu.be/8hxgemVLVkc
VIDEO DI PRESENTAZIONE DI
PER BURNT OFFERING di Jang
Hyerim https://youtu.be/jihwlFwyLuw
durata 55’
99artcompany,
diretta dalla coreografa Jang Hyerim, sviluppa la sua ricerca partendo
dall’unicità della tradizione coreana riletta attraverso uno sguardo
contemporaneo. Fondata nel 2014, le sue creazioni superano l’idea di una
tradizione standardizzata e propongono una visione che sottolinea l’importanza
del ruolo dell’arte nel guidare i cambiamenti della nostra società.
Burnt
Offering della compagnia coreana 99artcompany, premiata come miglior produzione
ai Seoul Arts Awards, si basa sulla danza tradizionale “Seungmu” e utilizza la
musica coreana, la voce e il movimento per esprimere le storie contemporanee
che bruciano dentro di noi. I danzatori si riuniscono all’altare e, uno alla
volta, offrono il loro sacrificio. Sono operai, travolti e sopraffatti dal
lavoro, intrappolati in una ripetitiva routine quotidiana, la loro vita brucia
e si consuma senza significato, ma quando alzano lo sguardo, mentre nuvole di
incenso fluttuano nell’aria, danno inizio a una danza che arde, avvolgendo
tutti i sensi e risuonando nell’anima.
dal 21 al 30 novembre dal martedì al
venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
Debutto venerdì 21 novembre h 21
ANTIGONE
di Jean Anouilh
adattamento di Roberto Latini
personaggi e interpreti
Silvia Battaglio - ISMENE
Ilaria Drago - EMONE
Manuela Kustermann – LA NUTRICE
Roberto Latini - ANTIGONE
Francesca Mazza – CREONTE
scene Gregorio Zurla
costumi Gianluca Sbicca
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
in collaborazione con Bàste Sartoria
regia Roberto Latini
produzione La Fabbrica dell'Attore
teatro Vascello - Teatro di Roma teatro Nazionale
PRIMA NAZIONALE
Anfiteatro Ostia Antica 18-19 luglio 2025
Antigone è nel destino del Teatro di
ogni tempo.
È uno dei modelli archetipici che ci
accompagnano a prescindere dalla nostra storia, cultura, religione, visione.
È filosofia scesa intorno a noi, che ci
cammina accanto, che ci chiede, che ci ascolta.
È una delle prove del nostro essere
umani, una di quelle poche che abbiamo scelto di portarci attraverso i secoli,
per affermarci e riconoscerci.
Per consolarci, promettendo a noi stessi
di averne cura.
L’abbiamo evocata, immaginata, misurata
al nostro poco. L’abbiamo trattenuta, pregata, liberata nel cuore.
L’abbiamo raccontata, ogni volta che
abbiamo potuto.
L’abbiamo riscritta con le parole nuove
che abbiamo imparato vivendo, morendo nel quotidiano fallire, sapendo che ogni
variazione è già Teatro.
Come quando lo spettacolo incontra un
altro palcoscenico oltre quello del debutto,
la misura, l’accordo, la messa in voce
di suoni e corpi, si conclamano dallo spazio successivo a quello della prima.
Le parole sono in movimento, avanti e
indietro e intorno al punto di percezione di quando siamo spettatori.
Come quando lo spettacolo incontra
un’altra platea oltre quella del debutto.
Il dono che portiamo è una promessa e
quella di Anouilh è un’Antigone che ci parla da così vicino che quasi quasi
potremmo abbracciarla.
La sentiamo dire di noi in tutte le
lingue, e capiamo tutto, ogni sfumatura, silenzio, respiro.
Di Antigone, Anouilh, non ha riscritto
le parole, ha scritto la voce.
Antigone o della disputa della ragione, delle ragioni.
Di quelle trasversali, dimesse
dall’identità individuale a favore di un corpo-coro che le comprenda tutte.
Oltre l’appartenenza, l’anagrafica, il
genere, sono parole che vengono da noi stessi: le ascoltiamo nella nostra
stessa voce: siamo Antigone e Creonte insieme, o lo siamo già stati più volte,
di più in certe fasi della vita e meno in altre e viceversa o in alternanza.
Le leggi devono regolare il vivere o la
vita dovrebbe regolare le leggi che regolano la vita? Uno di fronte all’altro,
a farsi carico di una ragione giusta, di una giustizia, o di un’altra
giustizia, incontriamo noi di fronte a noi, a scegliere le domande da infilare
nelle tasche del tempo, dell’età, della speranza; ad aspettare le risposte che
il tempo, guardandoci, sceglierà di farci dire.
Penso a questo testo come a un
soliloquio a più voci. Una confessione intima e segreta, nella verità vera,
scomoda, incapace, parziale, che ci dice che la nostalgia del vivere è
precedente a tutti noi, perché sappiamo da sempre che quel corpo insepolto siamo
noi mentre siamo ancora vivi.
Anche per questo, ho distribuito i ruoli
in due modalità diverse e complementari.
Alcuni personaggi corrispondono a sé
stessi, altri al proprio riflesso.
Antigone e Creonte, come di fronte a uno
specchio: chi è Antigone è il riflesso di Creonte e chi è Creonte è il riflesso
di Antigone.
A Teatro parliamo sempre di questo:
Essere
uomini o essere umani.
Roberto Latini
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antigone/268555
Dal 2 dicembre all’11 gennaio (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
METADIETRO
di
Flavia Mastrella Antonio Rezza
con
Antonio Rezza
e
con Daniele Cavaioli
habitat
Flavia Mastrella
(mai)
scritto da Antonio Rezza
assistente
alla creazione Massimo Camilli
luci
e tecnica Alice Mollica
voci
fuori campo Noemi Pirastru e Mauro Ranucci
montaggio
traccia sonora Barbara Faonio
mix
traccia sonora Stefano Falcone
una
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello - Rezza Mastrella
VIDEO
DI PRESENTAZIONE con Antonio Rezza e Flavia
Mastrella per METADIETRO https://youtu.be/swkvjMGpab0
METADIETRO
30'' REZZAMASTRELLA https://youtu.be/MM_o0WE03Mo
METADIETRO
90'' REZZAMASTRELLA https://youtu.be/XtW9QSceYx8
L’ammutinamento è sempre auspicabile in
un organismo sano. Un ammiraglio blu elettrico
tenta di portare in salvo la sua nave
spalleggiato da una frotta che lo stordisce con ossessioni di mercato: la
salvezza di chi ti è vicino non è la via di fuga per chi vive delle proprie
idee. In ogni caso nessuno è colpevole, c’è solo un gran divario nello stare al
mondo. Tra visioni difformi si consuma l’ennesimo espatrio, che non è la
migrazione di un popolo, ma l’allontanamento inesorabile dalla propria
volontà.
E vissero tutti relitti e portenti.
Tornare alla dimensione naturale e
selvaggia è impossibile. Viviamo una nuova preistoria; la mansione umana è
mortificata, confusa e inadeguata. Nello spazio virtuale fatto materia, un
ecopentagono provoca il vuoto, personaggi invisibili fiancheggiano l’egocentrico
edificio:
non sono fantasmi ma sollecitazioni
induttive e, nonostante tutto, la realtà non è mai uniforme, scombina sempre i
programmi prestabiliti e nutre in modo imprevedibile la funzione della
fantasia.
La crudeltà tecnologica permea l’essere
vivente.
È la scomparsa dell’eroe.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/metadietro/268571
Lunedì’
22 dicembre (h 21)
LE GRANDI COLONNE SONORE
2
M° Paolo Vivaldi dirige l'Orchestra
Giovanile di Roma
omaggio a Nino Rota,
Ennio Morricone, Ryūichi
Sakamoto e altri.
dopo il grande successo dello scorso anno proponiamo una nuova
edizione del concerto con l’esecuzione sinfonica delle più celebri colonne
sonore che hanno fatto la storia del cinema, verranno eseguite e introdotte da
una breve introduzione del Maestro Vivaldi che ne spiegherà la loro attinenza
al film e le loro caratteristiche espressive Il concerto sarà eseguito con il
supporto delle immagini dei film sullo schermo.
Acquista
on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/le-grandi-colonne-sonore-2/268567
Dal 15 al 18 gennaio (giovedì e venerdì h 21, sabato h
19 e domenica h 17)
WONDER WOMAN
di Antonio Latella e Federico Bellini
regia Antonio Latella
con Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi,
Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti
Costumi Simona D’amico
Musiche e suono Franco Visioli
Movimenti Francesco Manetti e Isacco Venturini
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con
Stabilemobile
Durata 80 minuti
Nel 2015, ad Ancona, una
ragazza peruviana è con ogni probabilità vittima di uno stupro di gruppo; con
una sentenza che suscitò molto scalpore, le giudici della Corte d’Appello
chiamate ad emettere una sentenza sul fatto decisero di assolvere gli imputati
con motivazioni quantomeno discutibili. Secondo le giudici, la ragazza
risultava “troppo mascolina” per essere attraente e causa di violenza sessuale.
L’intera vicenda contribuisce a creare una sorta di eroina contemporanea, una
Wonder Woman che, come nel fumetto creato da William Marston, sembra essere
parte di quelle Amazzoni costrette a combattere contro gli uomini oppressori
guidati da Ercole. Una donna guerriera dei nostri tempi che non esita a
denunciare i propri assalitori e a farsi carico della fatica e della sofferenza
che provoca ogni tentativo di far emergere l’autenticità dei fatti, come ben
sapeva William Marston stesso, a cui si deve, oltre all’invenzione di Wonder
Woman, la creazione della cosiddetta macchina della verità.
acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/wonder-woman/268578
dal 20 al 25 gennaio (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
AMORE
uno spettacolo di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Margherita
Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Aline Frazão,
Mario Intruglio, Pedro Jóia, Nelson
Lariccia, Gianni Parenti, Miguel Ramos, Pepe Robledo,
Grazia Spinella
musiche originali di Pedro Jóia e di
autori vari
collaboratori artistici scene Joana
Villaverde, costumi Elena Giampaoli,
luci Orlando Bolognesi, consulenza
letteraria Tiago Bartolomeu Costa
suono Pietro Tirella,
regia Pippo Delbono
produzione Emilia Romagna Teatro
ERT- Teatro Nazionale
VIDEO DI PRESENTAZIONE con Pippo Delbono per lo spettacolo AMORE
Durata: 60’
Il progetto nasce
dall’incontro e dall’amicizia fra Pippo Delbono e il produttore teatrale
italiano da anni attivo in Portogallo Renzo Barsotti e dal loro desiderio di
realizzare insieme uno spettacolo sul Portogallo. Da qui inizia la ricerca
sull’“amore” come sentimento, stato dell’anima. Un vero e proprio ingranaggio
nell’organismo umano, che seleziona, sposta, frantuma e ricompone tutto ciò che
vediamo, che sentiamo, tutto ciò che desideriamo.
Amore è un viaggio
musicale e lirico attraverso una geografia esterna – oltre al Portogallo,
l’Angola, Capo Verde – e una interna, quella delle corde dell’anima che vibrano
al minimo colpo della vita. Le note sono quelle malinconiche del fado, che
esplodono in slanci energici attraverso la voce dei suoi cantanti, spalancata a
raggiungere ogni angolo della sala; il ritmo quello ora di una parata, ora di
un tableau vivant, ora di una lenta processione; l’immagine è un quadro che
muta nei colori, si scalda e si raffredda.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/amore/268942
MISURARE IL SALTO DELLE RANE
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
Drammaturgia Gabriele Di Luca
Regia Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti
Con Elsa Bossi, Marina Occhionero e Chiara
Stoppa
Musiche originali Massimiliano Setti
Scene Enzo Mologni
Costumi Elisabetta Zinelli
Una produzione Fondazione Teatro Due, Accademia
Perduta/Romagna Teatri, Teatro Stabile d’Abruzzo, Teatri di Bari e Fondazione
Campania dei Festival -
in collaborazione con Asti Teatro 47
Misurare il salto delle rane è una dark comedy ambientata in un piccolo
paese di pescatori tra gli anni '80 e '90. Protagoniste sono tre donne di
diverse generazioni - Lori, Betti e Iris - unite da un tragico lutto avvenuto
vent'anni prima e ancora avvolto in un'aura di mistero. Il paese emerge come un
frammento dimenticato, circondato da un vasto lago e da una palude minacciosa
che lo isola dal mondo esterno, un microcosmo sospeso tra arcaismo e
quotidianità, dove una piccola comunità persiste ancorata a consuetudini
superate. Partendo da questo habitat, Misurare
il salto delle rane, la nuova produzione
di Carrozzeria Orfeo, senza
rinunciare all’ironia che la contraddistingue, vuole
essere un’indagine poetica e tragicomica sulla condizione umana contemporanea:
un viaggio nell'intimità di tre esistenze femminili che si specchiano l'una
nell'altra e che, in modo diverso, rifiutano etichette imposte dall’esterno
acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/misurare-il-salto-delle-rane/268573
9 -10-11 febbraio (lunedì, martedì e
mercoledì h 21)
IL SEN(N)O
di Monica Dolan
titolo originale The B*easts
con Lucia Mascino
adattamento e regia Serena Sinigaglia
dramaturg e traduzione Monica Capuani
scene Maria Spazzi
luci e suoni Roberta Faiolo
costumi Stefania Cempini
produzione Centro d’Arte Contemporanea
Teatro Carcano
distribuzione a cura di Mismaonda
durata 75’ senza intervallo
Alla fine tutto
si riduce a una sola domanda: pensiamo che il seno sia una cosa oscena oppure
che sia quello che è e basta?
Una
psicoterapeuta si trova a dover valutare un gesto mai compiuto prima. Una madre
ha preso una decisione sul corpo di sua figlia e questa decisione scatena
intorno a lei una serie di conseguenze e di reazioni sempre più fuori
controllo.
Un monologo
volutamente sfidante, Il Sen(n)o ci conduce nell’esplorazione di un tema
terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla
pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra
cultura.
Scritto da
Monica Dolan e tradotto da Monica Capuani, dopo un enorme successo in
Inghilterra Il Sen(n)o debutta per la prima volta in Italia interpretato da
Lucia Mascino con la regia di Serena Sinigaglia.
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dal 13 al 22 febbraio
dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
debutto venerdì 13
febbraio h 21
POVERI CRISTI
di e con Ascanio
Celestini
e con Gianluca
Casadei alla fisarmonica
produzione Fabbrica, Teatro
Carcano
Tutti questi personaggi
hanno qualcosa in comune. Sono quelli brutti che finiscono sui giornali quando
accade qualcosa di grave, di scandaloso. Io cerco di raccontarli come santi
quando succede un prodigio.
Ascanio Celestini è nato a Roma nel 1972. I suoi
testi sono legati a un lavoro di ricerca sul campo e indagano nella memoria di
eventi e questioni relative alla storia recente e all’immaginario collettivo.
Tra i suoi ultimi spettacoli teatrali, Laika (2015), Pueblo (2017)
e Rumba (2023) fanno parte della trilogia che è all’origine
di Poveri cristi. Di questi testi, Celestini ha curato
la regia in Belgio e in Francia con l’attore David Murgia, e in Svezia con
l’attore Özz Nûjen. Per il cinema ha realizzato due film: La pecora
nera (2010), in concorso alla 67ª Mostra del cinema di Venezia,
e Viva la sposa (2015) in concorso alle Giornate degli autori
a Venezia. Il suo disco Parole sante ha vinto il Premio Ciampi
come Miglior debutto discografico dell’anno e il Premio Arci «Dalla parte buona
della musica». Per Einaudi ha pubblicato Storie di uno scemo di guerra (2005), La
pecora nera (2006), Lotta di classe (2009), Io
cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Barzellette (2019), Radio
clandestina (2020), I parassiti (2021) e Poveri
cristi (2025).
4
5 6
produzione
Marche Teatro / Nutrimenti Terrestri / Walsh
guarda
il trailer https://vimeo.com/502171666
Durata:
80’
E tuttavia occorre una
tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare
il loro futuro.
Tutto è pronto, tutto è
perfetto. Ma la tregua non durerà.
4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una
convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia
rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni
contro gli altri: per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza
di comuni aspirazioni. 4 5 6 è una commedia che racconta come proprio
all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante, di
difesa dell’individuo – nascano i germi di questo conflitto
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dal 3 all’8 marzo (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
ORLANDO
Andrea De Rosa /
Fabrizio Sinisi / Anna Della Rosa / Virginia Woolf
dal romanzo di Virginia
Woolf
e dal carteggio tra
Virginia Woolf e Vita Sackville-West Scrivi sempre a mezzanotte (Donzelli)
drammaturgia Fabrizio
Sinisi traduzione Nadia Fusini
regia Andrea De
Rosa
con Anna Della
Rosa
scene Giuseppe
Stellato
musica di scena Sinfonia
n.6 (Patetica) di Čajkovskij
produzione TPE – Teatro
Piemonte Europa
durata 60’
Il 9 ottobre del 1927, Virginia Woolf scrive una lettera
all’amata Vita Sackville-West: “Supponi che Orlando si riveli essere Vita e che
sia tutto su di te e la lussuria della tua carne e la seduzione della tua
mente… ti secca? Di’ sì o no”. Vita non si sottrae, accettando di diventare
oggetto, musa, modello e interlocutrice di uno dei romanzi più originali della
letteratura moderna. La scrittura di Orlando nasce così: come un omaggio
d’amore, un atto di gioia offerto a una donna e al mondo. Intersecandosi
continuamente con la vita della scrittrice, in un enigmatico intreccio tra
opera e biografia, la vicenda di Orlando – nato uomo nel XVI secolo, vissuto
per più di quattrocento anni, e mistericamente transitato nel Femminile – si
trasforma in questo spettacolo in un inno all’estasi ma anche all’ossessione
della letteratura: una lunga, straordinaria lettera d’amore in forma di
romanzo.
dal 12 al 22 marzo (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
LA STORIA
liberamente ispirato
a La storia di Elsa Morante
drammaturgia del suono Mimosa Campironi
luci Gianluca Breda, Giacomo Brambilla
video Giulio Cavallini
produzione
Teatro Franco Parenti / Centro Teatrale Bresciano /
Fondazione
Campania dei Festival
video
di presentazione FAUSTO CABRA per La Storia https://youtube.com/shorts/RViFftK15mc
GUARDA
IL TRAILER dello spettacolo LA STORIA https://youtu.be/8lPuGQyO1u4
Durata 1 h e 50’
La Storia si scrive sulla carne viva
degli ultimi, ma scrive anche Elsa Morante è la piccola storia di Nino,
Useppe e Ida. E, in scena, una donna di oggi, rileggendo il romanzo, capolavoro
assoluto del ‘900 europeo, ricrea nella mente il suo personale attraversamento
di quelle vicende. Questo nostro spettacolo non ha l'ambizione di sostituirsi
all'esperienza del libro, anzi: sarà veramente riuscito se accenderà il
desiderio di tornare al libro. Il nostro lavoro, infatti, non può che offrirsi,
onestamente, come uno dei mille viaggi possibili all’interno di questo
inesauribile scrigno di umanità.
L’altra via d’accesso che abbiamo
utilizzato nell’allestimento vuole mettere a contatto una dimensione
estremamente macchinosa e razionale con l’immensa umanità e fragilità
delle creature raccontate dalla Morante. In questo senso, lo spettacolo vuole
anche essere un omaggio a due Maestri della scena italiana: Luca Ronconi
con le sue lucide architetture e vivisezioni analitiche, e Carlo Cecchi
con la sua caotica e turbinosa umanità imbevuta di qui e ora.
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dal 24 al 29 marzo (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
LETTERE A BERNINI
di Marco Martinelli
in scena Marco Cacciola
disegno luci Luca Pagliano
scenografia Edoardo Sanchi
musiche originali e sound design
Marco Olivieri
ideazione Marco Martinelli, Ermanna
Montanari
regia Marco Martinelli
coproduzione
Albe / Ravenna Teatro - Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
GUARDA
IL TRAILER https://youtu.be/D1S-mO0reo0
VIDEO
DI PRESENTAZIONE di Marco Martinelli per LETTERE A
BERNINI https://youtu.be/DwDLY9fVJxk
Lettere a Bernini si svolge interamente
in un giorno d’estate dell’anno 1667. In scena, nel suo studio di scultore,
pittore e architetto, il vecchio Gian Lorenzo Bernini, la massima autorità
artistica della Roma barocca, è infuriato con Francesca Bresciani,
intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San
Pietro e che ora lo accusa, di fronte ai cardinali, di non pagarle il giusto
prezzo per il suo lavoro.
Nell’infuriarsi, Bernini evoca l’ombra
dell'odiato rivale, Francesco Borromini, il geniale architetto ticinese.
Un’evocazione in absentia, al pari di quelle dei suoi allievi, ai quali
Bernini si rivolge, discutendo con loro, mettendoli in posa, facendoli recitare
nelle commedie da lui scritte e dirette, perché imparino a incarnare gli
‘affetti’, i sentimenti che dovranno trasferire nel marmo. Quando, poi,
giungerà la notizia inaspettata del suicidio di Borromini, la furia cederà il
passo alla pietas: per la tremenda depressione che aveva colpito il
rivale in quegli ultimi anni e, al contempo, per l’incessante guerra che gli
artisti si fanno, tutti contro tutti. Travolto da quella pietas, Bernini
giungerà a riconsiderare l’opera del collega, riconoscendone l’alto valore.
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dal 31 marzo al 4 aprile
(dal martedì al venerdì
h 21, sabato h 19)
MERCOLEDÌ DELLE CENERI
scritto e diretto da Valentina Esposito
con Alessandro
Bernardini, Fabio Camassa, Luca Carrieri, Matteo Cateni, Chiara Cavalieri,
Viola Centi, Massimiliano De Rossi, Roberto Fiorentino, Sofia Iacuitto,
Gabriella Indolfi, Giulio Maroncelli, Claudia Marsicano, Giancarlo Porcacchia,
Cristina Vagnoli,
Camila Urbano
costumi
Mari Caselli
fantocci
Mari Caselli e Costanza Solaro Del
Borgo
teste in lattice Gemelli Magrì
ideazione
scenografica Valentina
Esposito
pupazza Edoardo Timmi
musiche
Luca Novelli
Produzione Fort Apache Cinema Teatro in collaborazione con
La Fabbrica dell'Attore -teatro Vascello
VIDEO DI
PRESENTAZIONE di Valentina Esposito per MERCOLEDÌ DELLE CENERI https://youtu.be/qafToirmnRo
Lo
spettacolo affronta il tema della violenza di genere e della cultura
patriarcale e omertosa che la legittima, degli abusi sulle donne, dei corpi
feriti fino alla negazione dell’identità. Carnevale, provincia e riti popolari
fanno da cornice alla feroce interpretazione delle attrici e degli attori ex
detenuti della Compagnia, in un allestimento visionario tra maschere della
tradizione teatrale rivisitate dalla costumista Mari Caselli, fantocci in
lattice realizzati dai maestri degli effetti speciali Gemelli Magrì e musiche
originali di Luca Novelli (Mokadelic).
FORT
APACHE CINEMA TEATRO è l’unica Compagnia teatrale stabile in
Italia ed Europa costituita da attori ex detenuti oggi professionisti di
cinema e palcoscenico. È diretta da Valentina Esposito, autrice e regista impegnata
da quasi vent’anni nella conduzione di attività teatrali dentro e fuori le
carceri italiane. Realizza produzioni cinematografiche e collabora con Sapienza
Università di Roma in Progetti di Ricerca e Formazione.
dall’8 al 12 aprile (dal mercoledì al
venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
LA SORELLA
MIGLIORE
di Filippo Gili
con Vanessa Scalera
e con Giovanni Anzaldo, Michela Martini e Aurora Peres
regia Francesco Frangipane
produzione Argot Produzioni e Infinito Teatro
in co-produzione Teatro Delle Briciole Solares Fondazione
delle Arti
Un intenso e appassionante dramma
familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il
rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto, che è
morale.
Come cambierebbe la vita di un uomo,
anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere
che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male,
nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?
Sarebbe riuscito a sopportare, con minor
peso, gli anni del dolo e del lutto, gli stessi in cui vivono per chissà quanti
anni ancora, le persone legate alla donna uccisa?
E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo, macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso? Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità? Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore e forse per chissà quali pregressi gliela farebbe comunque scontare?
dal 14 al 19 aprile (dal martedì al venerdì
h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
STANZA CON
COMPOSITORE, DONNE, STRUMENTI MUSICALI, RAGAZZO
testo inedito di Fabrizia Ramondino
regia e scene Mario Martone
con la collaborazione di Ippolita di Majo
con Lino Musella, Iaia Forte, Tania Garribba, Totò Onnis,
India Santella, Matteo De Luca
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
con i contributi di Ernesto Tatafiore (strumenti musicali),
Pasquale Scialò (sinfonia degli attacchi), Anna Redi (tango)
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Durata: 70’
Un uomo, un compositore,
dal chiuso della sua stanza, si rivolge al mondo esterno. Nel flusso di questo
monologare sbalzano fuori le figure cardine del suo mondo interiore: gli
affetti più cari e gli strumenti musicali. Un teatro della mente scolpito
da versi che colpiscono al cuore.
Fabrizia Ramondino cominciò a frequentare assiduamente il teatro dopo l’esperienza della sceneggiatura di Morte di un matematico napoletano che scrivemmo insieme. Si divertiva moltissimo col mondo dei registi, degli attori, dei nuovi autori che veniva a scoprire. Folgorante fu l’incontro con i testi di Thomas Bernhard, che la spinsero a tuffarsi nella scrittura teatrale. A distanza di trent’anni dalla messa in scena di Terremoto con madre e figlia sono felice di portare all’attenzione degli spettatori un altro suo testo, Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, che spero contribuisca a metterla in luce come autrice della nostra contemporaneità. Le sue prose come il suo teatro esplorano coraggiosamente sentieri espressivi che oggi vengono praticati dagli autori e autrici più interessanti. Mario Martone
dal 22 al 30 aprile (dal martedì al
venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
ANTOLOGIA DANCO
Scritto e diretto da Eleonora Danco
Con Eleonora Danco e cast in via di
definizione.
Musiche scelte da Marco Tecce
Scenografia Mario Antonini
Disegno Luci Eleonora Danco
Regia Eleonora Danco
dEVERSIVO (22-23-24/4 h. 21)
spettacolo cult di
Eleonora Danco, ispirato all’opera di Robert Rauschenberg. Uno spettacolo
tragicomico, dissacrante e scanzonato. L’intero palcoscenico viene usato come
un tappeto volante che sorvola una città Roma immobile nel tempo: da Piazza Navona
a Tor Bella Monaca, la protagonista si aggira senza pace, scontrandosi con una
serie di personaggi memorabili, tra il comico e il drammatico. Lo
spettacolo è stato ispiratore del suo ultimo film N-EGO uscito a maggio 2025.
Durata 60'
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antologia-danco-deversivo/268556
SABBIA (25/4 h.19 e 26/4 ore 17)
testo commissionato ad Eleonora Danco
nel 2005 sul tema dell’omosessualità. “Avere una doppia vita, mentire,
nascondere. Sono voci, squarci, corpi. Un passaggio soave e violento. Uomini,
donne, adolescenti non escono mai dalla loro condizione, la vivono, la
subiscono. Come disegni sulla sabbia svaniscono ingoiati da loro stessi. Non
esistono più.” Lo spettacolo rappresentato dal 2005 in tutta Italia, a distanza
di 25 anni dal suo debutto dimostra di essere attualissimo contemporaneo, senza
tempo.
Durata 60’
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antologia-danco-sabbia/268558
INTRATTENIMENTO VIOLENTO – con ospiti a sorpresa (28-29-30/4
h.21)
Intrattenimento Violento è uno
spettacolo performance, tragicomico e viscerale.
Al teatro vascello verrà presentato in
forma corale con un cast di attori artisti. Personaggi presi dalla strada,
stati d’animo, frammenti d’infanzia. Una performance intensa, vitale e
trascinante. Un concerto, uno spartito, una tela che si fa a pezzi.
Durata 65’
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antologia-danco-intrattenimento-violento/268557
dal 5 al 10 maggio (dal martedì al venerdì h 21,
sabato h 19 e domenica h 17)
Istruzioni
per l’uso del Divino Amore: mana enigmistico.
LE BACCANTI
di
Euripide che “precipitano” a contatto
col reagente Marcido
riscrittura
di Marco Isidori
con
Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone,
Ottavia Della Porta,
Alessio
Arbustini, Alessandro Bosticco e l’Isi (Marco Isidori)
scene
e costumi Daniela Dal Cin
regia
Marco Isidori
produzione:
Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
Teatro
Stabile di Torino-Teatro Nazionale
GUARDA IL TRAILER per lo spettacolo LE BACCANTI https://youtu.be/lUbLtQt8bEg
VIDEO DI PRESENTAZIONE di Paolo
Oricco per lo spettacolo LE BACCANTI
durata 1h e 20’
Alle soglie
del quarantennale della loro avventura artistica, i Marcido tornano alla
tragedia greca: una sorta di fil rouge nella loro produzione. Il testo di
Euripide, attraversato come d’abitudine dalla penna affilata di Isidori, vive
in una riscrittura che trasporta la sensibilità attica nella temperie
dell’oggi.
La vicenda è
riletta attraverso la lente del grottesco: la via dell’antica catarsi è
percorsa da una spiccata dimensione ludica; trionfa il gioco del Teatro,
affidato alla
voce di un
coro tragico che diventa Coro Marcido, catalizzatore di un’energia scenica
travolgente, una voce sola, un tutt’uno con la macchina scenica che campeggia
sul palco.
Questa volta è il Palazzo di Penteo, l’ultima delle straordinarie invenzioni della scenografa Daniela Dal Cin (che per il Palazzo di “Edipo re” era stata finalista ai Premi Ubu); gli interpreti lo scalano, lo assediano, s’inerpicano sopra e dentro l’architettura aprendo botole e svelando meccanismi nascosti, nel segno di quella fantasia sorprendente che è il simbolo più vivo e più conosciuto del teatro dei Marcido.
acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/le-baccanti/268566
dal 13 al 17 maggio (dal mercoledì al venerdì h 21,
sabato h 19 e domenica h 17)
CASANOVA
Di Fabrizio Sinisi
liberamente ispirato
a Storia della mia vita di Giacomo Casanova
regia Fabio
Condemi
Personaggi e
interpreti
Casanova - Sandro
Lombardi
Mesmerista - Marco
Cavalcoli
Henriette - Simona De
Leo
Voltaire - Alberto
Marcello
Marchesa D’Urfé - Betti
Pedrazzi
Casanova bambino - (attore in via di definizione)
scene e drammaturgia
dell’immagine Fabio Cherstich
costumi Gianluca
Sbicca
disegno luci Giulia
Pastore
musiche e sound design
Andrea Gianessi
produzione LAC Lugano
Arte e Cultura
in coproduzione con
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE - Teatro Piemonte Europa,
Compagnia Lombardi – Tiezzi
GUARDA IL TRAILER per lo
spettacolo Casanova https://youtu.be/xeEyWkJ8RTg
VIDEO DI PRESENTAZIONE
di Fabio Condemi per lo spettacolo Casanova https://youtu.be/E2ktq-F4cfI
Durata 1h e 40’
Lo
spettacolo presenta scene di nudo e luci stroboscopiche.
Dopo essersi misurato con Pier Paolo
Pasolini in Calderón e Thomas Ligotti in Nottuari,
il regista Fabio Condemi torna a collaborare con il LAC portando in scena Casanova,
lavoro di cui Fabio Cherstich firma scenografia e drammaturgia dell’immagine,
su un testo originale di Fabrizio Sinisi. Ispirato alle memorie autobiografiche
del celebre intellettuale veneziano Giacomo Casanova, lo spettacolo si avvale
dell’interpretazione di Sandro Lombardi, grande protagonista del panorama
teatrale italiano.
Casanova è una riflessione sulla memoria e sul tempo di un’intera epoca. Filosofo, prestigiatore e truffatore, Giacomo Casanova ha attraversato il Secolo dei Lumi per spegnersi alla fine del Settecento, mentre il mondo si trasforma e inizia la modernità.
acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/casanova/268560
dal 19 al 24 maggio (dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17)
LA
VEGETARIANA
scene dal
romanzo di Han Kang Premio Nobel per la letteratura 2024
adattamento del
testo Daria Deflorian e Francesca Marciano
co-creazione
Daria Deflorian, Paolo Musio, Monica Piseddu, Gabriele Portoghese
regia Daria
Deflorian
scene Daniele
Spanò
luci Giulia
Pastore
una produzione
INDEX
in coproduzione
con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale;
La Fabbrica
dell’Attore – Teatro Vascello; TPE – Teatro Piemonte Europa; Triennale Milano
Teatro; Odéon–Théâtre de l'Europe; Festival d’Automne à Paris; théâtre Garonne,
scène européenne – Toulouse
guarda il trailer https://youtu.be/9calcFJ0haA
VIDEO DI PRESENTAZIONE di Daria Deflorian PER LA
VEGETARIANA https://youtu.be/BrcJyjqenHM
durata 110’
Daria Deflorian
torna al Teatro Vascello in veste di regista e attrice per portare in scena
insieme a Monica Piseddu, Paolo Musio e Gabriele Portoghese il gesto
misterioso, potente, irrazionale quanto politico di Yeong-hye, protagonista de
“La vegetariana”, romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang, premio Nobel per
la Letteratura 2024.
Un testo sensuale, provocatorio, ricco di immagini potenti, colori sorprendenti e domande inquietanti: il rifiuto radicale, categorico quanto violento di una donna che sceglie di non mangiare più carne dà il via ad un graduale processo di metamorfosi. Mentre Yeong-hye cambia, cercando di diventare essa stessa vegetazione, ecco che è l’intero mondo che la circonda a vivere l’impatto della sua trasformazione: dall’irritazione sconcertata del marito, all’esaltazione artistica del cognato fino alla consapevolezza addolorata della sorella.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-vegetariana/268565
Info:
06 5881021 – 06 5898031
promozioneteatrovascello@gmail.com
- promozione@teatrovascello.it
Teatro Vascello Via Giacinto
Carini 78
Monteverde Roma
ORARI
spettacoli
dal lunedì al
venerdì h.21
sabato h.19
domenica h.17
BIGLIETTERIA
intero € 25
over 65 € 20
cral e
convenzioni € 18
studenti € 16
le card libere
a 6 spettacoli e le card love sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima
replica dell'ultimo spettacolo in cartellone. Gli abbonamenti e le card sono
nominativi ma cedibili
Zefiro (9 titoli € 135) acquista on line
le card libere a 6 spettacoli e le card love
sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima replica dell'ultimo spettacolo in
cartellone. Gli abbonamenti e le card sono nominativi ma cedibili
Card libera (6 spettacoli
a scelta su tutta la programmazione) € 108 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-6-spettacoli/268840
Card love (2 spettacoli
a scelta su tutta la programmazione per 2 persone -4 ingressi) € 72
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-per-2-persone-4-ingressi/268841