ROMA – Si è spento nella sua casa di Milano Arnaldo Pomodoro. Il celebre scultore è morto nella serata di domenica 22 giugno, a poche ore dal suo 99esimo compleanno. A comunicarlo è la Fondazione che porta il suo nome.
“Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. Il Maestro lascia un’eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l’intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa”, si legge nella nota firmata dalla direttrice generale Carlotta Montebello.
E Montebello conclude con un pensiero a Pomodoro: “Mancherai a tutti noi Arnaldo e faremo tesoro dei tuoi insegnamenti”. Lo scultore, noto per le sue sfere di bronzo, era nato il 23 giugno del 1926 a Montebello di Romagna. Era il fratello di Giorgio ‘Giò’ Pomodoro, anche lui scultore, scomparso nel 2002.
MATTARELLA: “LASCIA GRANDE VUOTO NEL MONDO DELL’ARTE”
“La scomparsa di Arnaldo Pomodoro, artista poliedrico e geniale, lascia un grande vuoto nel mondo dell’arte. Le sue imponenti opere, esposte nei più importanti musei di tutto il mondo, hanno lasciato un segno indelebile nella storia della scultura contemporanea. Ai suoi familiari e ai suoi allievi esprimo il cordoglio della Repubblica”, ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
MELONI: “POMODORO HA SCOLPITO L’ANIMA DELL’ITALIA”
“Con profondo dispiacere ho appreso della scomparsa di Arnaldo Pomodoro, maestro della scultura che ha scolpito l’anima dell’Italia. La sua arte ha dato lustro al genio italiano nel mondo. Un abbraccio commosso e le mie più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”, scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
GIULI: “LA SUA EREDITÀ ARTISTICA È PATRIMONIO INTERA UMANITÀ”
“Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro l’Italia perde un protagonista indiscusso e riconoscibile della scultura contemporanea. Un artista che con la sua opera monumentale e riflessiva ha saputo attraversare decenni di storia mantenendo sempre viva la tensione tra materia e pensiero. Le sue ‘Sfere’ dischiuse e ferite ci parlano ancora oggi di fragilità e complessità dell’umano e del mondo. A nome mio personale e del ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla Fondazione che porta il suo nome, impegnata a custodire e divulgare un’eredità culturale che è patrimonio dell’intera umanità”. Lo dichiara in una nota il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
FONTANA: “POMODORO ARTISTA VISIONARIO, SEGNO INDELEBILE”
“Un artista eccezionale, capace di interpretare il cambiamento dei tempi con uno stile unico e inconfondibile, e la Lombardia- affermano il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore alla Cultura Francesca Caruso- lo ricorderà sempre con gratitudine”. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso cordoglio: “Con le sue sculture visionarie Pomodoro ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte, a Milano e nel mondo. Mancherà il suo sguardo profondo e mai banale”.
BERNINI: “NON SOLO MATERIA, HA SCOLPITO IL TEMPO”
“Non ha solo scolpito la materia. Arnaldo Pomodoro ha scolpito il tempo, rendendo passato e futuro un continuo interrogarsi a partire dal presente. Perdiamo un artista immenso, maestro di intere generazioni, le cui opere non sono semplicemente ‘forme’, ma pensieri ‘solidi’. Pomodoro ha inciso idee. Idee che restano al centro della sua Fondazione, un autentico spazio di libertà e di ricerca rivolto soprattutto ai giovani, che in quegli spazi hanno trovato un laboratorio permanente dove l’arte incontra la scienza, l’architettura, la letteratura. Perché il sapere, come ci ha insegnato, non è mai chiuso, è aperto a nuove esperienze, e va costantemente cercato. Mi stringo in un commosso abbraccio ai suoi cari, ai suoi allievi, a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. A noi il compito di continuare a parlare al mondo attraverso le sue opere e di sostenere l’arte, la formazione e la ricerca, custodi di messaggi universali”. Così sui social il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Fonte Agenzia DIRE - www.dire.it