Sarà presentato venerdì 20 giugno
alle ore 17:30 presso la Libreria
Colacchi di
L’Aquila il romanzo “La
donna che gridava” di Carlo Maria Marchi,
pubblicato da One Group Edizioni.
Un’opera intensa, dolorosa e profondamente umana che attraversa le fragilità
dell’esistenza, restituendo voce a chi spesso rimane ai margini del racconto
collettivo.
Il romanzo è un affondo struggente
nella memoria dell’autore, che con coraggio e delicatezza narra la storia di
una madre segnata da una malattia mentale e il rapporto difficile e amorevole
con i suoi figli. Ma è anche una storia di resistenza, di riscatto, di amore che non
si spegne. È una riflessione lucida e vibrante
sulla malattia, la perdita, il senso di colpa e l’amore, con una scrittura
intima e teatrale che trasforma la pagina in scena, e il lettore in spettatore
coinvolto.
Quel “grido” evocato nel titolo
diventa simbolo di una sofferenza interiore che per anni non ha trovato spazio,
né ascolto.
Durante l’incontro di presentazione
del libro dialogheranno con l’autore , la giornalista e scrittrice Giovanna Chiarilli
e Francesca Pompa,
presidente di One Group Edizioni, che ha fortemente sostenuto questo progetto
editoriale.
«La
letteratura – scrive Marchi – fa parte delle medicine capaci di aiutare quel
difficile compito che coincide con la vita di ciascuno di noi».
Una storia vera, autobiografica, che non ha paura di toccare le corde più
profonde e scomode della condizione umana, per restituire verità e dignità al
dolore, e trasformarlo in gesto narrativo.
Carlo Maria Marchi è autore di numerose pubblicazioni è stato per molti anni direttore coordinatore dell’area
pedagogica all’interno di alcuni istituti penitenziari italiani, operando a
stretto contatto con le persone private della libertà. Educatore, formatore, con
una particolare attenzione ai temi della fragilità, del disagio psichico e del
carcere. Scrivere per lui è un atto necessario, uno strumento per rielaborare
il vissuto e dare forma alla memoria.