Generic Animal (c) Motel Cecil
Acustico, barocco, medievale e venato di folk. È La Lingua, il nuovo brano di Generic Animal in uscita oggi con cui l’artista torna a sorpresa dopo “Il Canto dell’Asino” (La Tempesta Dischi, 25 ottobre 2024), il quinto album realizzato insieme a Yakamoto Kotzuga.
È la sua voce di sempre, ma ora più nitida, più decisa. Non è solo un ritorno alla realtà - dopo il tour invernale che ha seguito il disco - ma anche un viaggio verso le proprie radici. Un ritorno alle sonorità ruvide e organiche degli inizi, alla semplicità istintiva della produzione, a un suono che pulsa di strumenti vivi e spazi aperti.
Il nuovo brano si muove come una lunga ricerca: una caccia lenta e febbrile dentro paesaggi aridi, dove il senso non sta nella meta, ma nell’ostinazione stessa di chi continua a cercare.
Prodotto da Luca Galizia (Generic Animal); arrangiato da Luca Galizia (chitarra, basso, voce) insieme a Fausto Cigarini (viola, chitarre addizionali), il brano è stato registrato da Andrea Maglia al Bleach Recording Studio di Gittana di Perledo (LC), mixato da Fight Pausa e masterizzato da Giovanni Versari.
Generic Animal - La lingua
Non contare le estati che mancano
Non seguire le tracce di un cane nel bosco
Potrebbe soltanto portarti a una fossa
In cui è seppellito qualcosa che temi
Non guardarmi partire piangendo
Pensa soltanto che avrai un po’ più spazio
Dimmi che mi pensi e che vuoi far l’amore
Così come un verme comincio a strisciare
La lingua sulla lama del temperino
ti farà ricordare del mio vecchio sapore
La lingua sulla lama del temperino
Ti farà ricordare a cosa puoi rinunciare
Ti ho contato i capelli nel sonno
sperando soltanto ne avessi un po’ meno
Per sentirmi meglio
Per perdere ore
Imparare tutto quel che c’è da sapere
La lingua sulla lama del temperino
ti farà ricordare del mio vecchio sapore
La lingua sulla lama del temperino
Ti farà ricordare a cosa puoi rinunciare
BIOGRAFIA
Generic Animal è lo pseudonimo e progetto solista di Luca Galizia. Un nome nato da un disegnino di un animaletto che ha fatto qualche anno fa. Luca è del 1995 e fa musica da un po’ di tempo. Suona la chitarra, scrive cose, canta. Vive a Milano, viene dalla provincia di Varese. Arriva dall’hardcore e dall’emo. Nel 2018 esordisce con il suo primo omonimo disco, edito da La Tempesta; “Emoranger” è il secondo album, con un imprinting più trap ed edulcorato, lavorato in cooperazione tra La Tempesta e Bomba Dischi. Nel 2020 arriva “Presto”, uscito per La Tempesta/Universal, scritto da GA e arrangiato e suonato con l’amico e sodale Fight Pausa. È costruito tra sonorità trap che si fondono con il math rock, echi emo che sconfinano nel post-rock, sfumature soul/r’n’b e un’attitudine hip hop. “Benevolent” è il suo quarto album, sempre per La Tempesta, ancora con Fight Pausa. Il primo singolo del disco (Lifevest) è stato pubblicato in esclusiva per Colors Studios, la prestigiosa piattaforma tedesca che ha selezionato solo due italiani (insieme a lui Nitro) tra gli artisti di maggior talento e originalità. Qui si prendono le distanze da trap e rap per avvicinarsi al rock e post-rock, sonorità underground e pop. Un disco che ondeggia tra i pieni e i vuoti della vita umana e trova la propria dimensione in una terra di mezzo tra età adulta e infanzia, sogni e incubi. Nella primavera del 2023 pubblica l’EP “Mondo Rosso”. Il 2024 è l’anno de “Il canto dell’asino”, il suo quinto disco.