NOVE, ROBERTO BURIONI a CHE TEMPO CHE FA SULLA ZANZARA DENGUE: "Io invito tutti quanti i cittadini a chiedere al loro comune: ‘Cosa state facendo?’, perché è adesso che si deve cominciare"
“L’unica cosa che possiamo fare è tentare di evitare che si stabilisca un focolaio autoctono. Io su questo vorrei essere chiaro ora che siamo ai primi di maggio: l’anno scorso abbiamo avuto in Italia il focolaio autoctono più grande mai registrato in Europa, è stato a Fano. Ci sono stati tantissimi casi. Però non è che successo a Fano: a Fano c’erano le zanzare, è arrivato uno con la dengue e ha iniziato a circolare. Per fortuna è successo a metà settembre e quindi l’arrivo del freddo ha spento questo focolaio, però se fosse successo ai primi di giugno…Fano ha imparato la lezione, ha stanziato dei fondi e ha già cominciato a trattare già ora tutti quanti i tombini con dei larvicidi. È questo che si deve fare perché non si possono azzerare le zanzare, però si può diminuire il rischio. È come la cintura: non è che ci rende immortali, però può diminuire i rischi. Ora il Comune di Fano sta facendo un ottimo lavoro, lo sta facendo insieme all'Istituto Zooprofilattico, all’azienda sanitaria locale, e si sta muovendo ora, come si deve fare: preferisce stanziare i soldi in anticipo che nell’emergenza. Io invito tutti quanti i cittadini a chiedere al loro comune: ‘Cosa state facendo?’, perché è adesso che si deve cominciare. Se disgraziatamente quello che è successo a Fano a metà settembre, dovesse succedere a inizio giugno in un posto turistico siamo nei guai. Io in un post turistico dove c’è la dengue non ci andrei e se ci fosse scappo via. Per cui, siccome il nostro Paese valuta così tanto il turismo, stiamo attenti. Questo è il migliore investimento. Poi a nessuno venga in mente di dire al povero sindaco di Fano: ‘Ah vedi, hai sprecato i soldi perché non è successo niente’. No, non è successo niente proprio grazie alla precauzione”.