Il Teatro Vittorio Emanuele inaugura la nuova stagione dedicata all’arte contemporanea nel Foyer e curata da Solveig Cogliani, esperta per le arti visive.
Con la “preghiera
laica” di Patrizia Bonardi come la critica Mariateresa Zagone definisce
l’esperienza di annodamento collettivo di bendaggi medici e la sua “arte partecipata”, il teatro si fa
dialogo, al suo interno e con l’esterno, sui grandi temi socio-politici e sulle
problematiche ambientali.
L’opera di Patrizia è al medesimo tempo potente nel
significato e delicata nel significante.
Quasi tutte le opere di Patrizia Bonardi presentano cera
d’api su legno e/o su bendaggi medici.
Patrizia Bonardi è un’artista visiva e vive a Bergamo; è
fondatrice dello spazio no-profit di
ricerca tra arte contemporanea e sociologia, BACS a Leffe. È anche direttrice
artistica, presidente e socia dell’associazione Artists.Sociologists.
Con questo primo evento del 2025 si intende proseguire il
percorso espositivo di arte contemporanea avviato nella precedente stagione con
i Maestri della collezione della Fondazione Orestiadi e l’esposizione del David di Alessandro Calizza, attraverso
l’opera di artisti di rilievo nazionale ed internazionale, che con le loro
azioni sono capaci di evidenziare luci e ombre, paure e speranze proprie della
nostra contemporaneità, così come, evidenziano il Presidente Orazio Miloro ed
il Sovrintendente Gianfranco Scoglio, negli spettacoli teatrali che
caratterizzeranno la stagione ed in particolare “Il Colore del sole” che andrà in scena a maggio 2025 suggerito
dalle tele del Caravaggio.
Il Global Risks Report
2024 del World Economic Forum 2024
segnala come macro fattori più rilevanti di rischio del nostro presente il
peggioramento delle due grandi crisi che caratterizzano questo periodo storico,
il cambiamento climatico e le guerre, in particolare in Ucraina e Medio
oriente; dall’altra una amplificazione delle tensioni che accompagnano il
cambiamento tecnologico e le incertezze legate alle sperequazioni
economiche. Ambiente e Pace sono,
dunque, le direttrici su cui si muove questa prima proposta espositiva per il
2025.
E quale migliore forma di comunicazione e di stimolo per la riflessione se non quella costituita dall’arte, che da sempre costituisce mezzo per esprimere idee, bellezza, per descrivere una situazione storica, politica o sociale e per svolgere opera di informazione e di sensibilizzazione.
Si ringrazia
Confagricoltura donne Sicilia e l’Azienda agricola Kibbò per la degustazione di
miele in occasione del Vernissage.