Messina, dal 17 maggio in mostra "Germinal" di Patrizia Bonardi



Il Teatro Vittorio Emanuele inaugura la nuova stagione dedicata all’arte contemporanea nel Foyer e curata da Solveig Cogliani, esperta per le arti visive.

Con la “preghiera laica” di Patrizia Bonardi come la critica Mariateresa Zagone definisce l’esperienza di annodamento collettivo di bendaggi medici e la sua “arte partecipata”, il teatro si fa dialogo, al suo interno e con l’esterno, sui grandi temi socio-politici e sulle problematiche ambientali.

L’opera di Patrizia è al medesimo tempo potente nel significato e delicata nel significante.

Quasi tutte le opere di Patrizia Bonardi presentano cera d’api su legno e/o su bendaggi medici.

Patrizia Bonardi è un’artista visiva e vive a Bergamo; è fondatrice dello spazio no-profit di ricerca tra arte contemporanea e sociologia, BACS a Leffe. È anche direttrice artistica, presidente e socia dell’associazione Artists.Sociologists.

Con questo primo evento del 2025 si intende proseguire il percorso espositivo di arte contemporanea avviato nella precedente stagione con i Maestri della collezione della Fondazione Orestiadi e l’esposizione del David di Alessandro Calizza, attraverso l’opera di artisti di rilievo nazionale ed internazionale, che con le loro azioni sono capaci di evidenziare luci e ombre, paure e speranze proprie della nostra contemporaneità, così come, evidenziano il Presidente Orazio Miloro ed il Sovrintendente Gianfranco Scoglio, negli spettacoli teatrali che caratterizzeranno la stagione ed in particolare “Il Colore del sole” che andrà in scena a maggio 2025 suggerito dalle tele del Caravaggio.

Il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum 2024 segnala come macro fattori più rilevanti di rischio del nostro presente il peggioramento delle due grandi crisi che caratterizzano questo periodo storico, il cambiamento climatico e le guerre, in particolare in Ucraina e Medio oriente; dall’altra una amplificazione delle tensioni che accompagnano il cambiamento tecnologico e le incertezze legate alle sperequazioni economiche.  Ambiente e Pace sono, dunque, le direttrici su cui si muove questa prima proposta espositiva per il 2025.

E quale migliore forma di comunicazione e di stimolo per la riflessione se non quella costituita dall’arte, che da sempre costituisce mezzo per esprimere idee, bellezza, per descrivere una situazione storica, politica o sociale e per svolgere opera di informazione e di sensibilizzazione.

Si ringrazia Confagricoltura donne Sicilia e l’Azienda agricola Kibbò per la degustazione di miele in occasione del Vernissage.


Fattitaliani

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