L'eredità e la memoria di Alexander LANGER nell'ultimo libro di Goffredo FOFI

 

Alexander Langer photo by Francesca Witzmann

Da oggi in libreria l’ultimo libro del saggista e giornalista Goffredi Fofi, Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, edito dalla casa editrice di Bolzano Alphabeta Verlag.

 

Nel suo nuovo libro Fofi ripropone, in un ampio lavoro editoriale a più voci, l’attualità del pensiero, dell’impegno civile e politico, e della tensione umanistica di Langer, a 30 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 3 luglio 1995. Insegnante, giornalista, traduttore, Langer è stato un politico e militante ecologista e non violento, tra i più importanti esponenti del movimento verde europeo. Il suo impegno politico e civile si è rivolto verso la costruzione della pace e della convivenza tra i popoli nonché la riconciliazione con la natura, unite all’urgenza di attuare una conversione ecologica della società dei consumi intesa come cambiamento prima di tutto culturale.

Molti riconoscono in Langer una visione profetica sui grandi temi della contemporaneità, dall’ambiente alla convivenza fra diversi. Fu attento osservatore e traduttore della nascita ed evoluzione dei partiti verdi in Europa e fra i promotori di un primo soggetto politico ecologista in Italia. Pace e ambiente sono due facce della stessa medaglia per Langer. Concetti che risultano straordinariamente attuali, che conservano la loro urgenza nella cronaca quotidiana.

 

Nel nuovo libro di Edizioni Alphabeta Verlag, il testo principale a firma di Goffredo Fofi è un ricordo molto personale dell’amico “Alex”, intellettuale visionariouomo generoso lacerato da dubbi e contraddizioni, di intelligenza acuta quanto sofferta. Con qualche amara considerazione sui motivi che spinsero Langer al suicidio. Langer muore pochi giorni prima che il conflitto nei Balcani raggiunga il suo culmine con il massacro di Srebrenica. Fu uno dei suoi motivi di strenuo impegno. Da convinto pacifista, di fronte agli orrori della pulizia etnica in Bosnia riconobbe la necessità di un intervento militare. La guerra in Bosnia mise dunque totalmente in crisi il suo pacifismo.

 


Intorno al testo di Fofi, si articolano una serie di contributi che ricostruiscono la vicenda politica, intellettuale e umana di Alexander Langer:

una nota di presentazione di Christine Stufferin, presidente della Fondazione Alexander Langer Stiftung;

una prefazione dello storico Giorgio Mezzalira;

un’introduzione biografica della storica Clara Bassan;

un’antologia di testi di Alexander Langer, alcuni dei quali inediti;

un’appendice di testimonianze composta da scritti del giornalista Gad Lerner e del sociologo Peter Kammerer;

un’intervista finale del giornalista Lucio Giudiceandrea al politico Daniel Cohn-Bendit.

 

Ciò che era giusto sarà in vendita in libreria e sulle principali piattaforme online.

Fattitaliani

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