AUTOVELOX E LA STORIA VERA

 


E’ vero, specie in questi ultimi tempi si rileva in Italia un elevato incremento di incidenti stradali, imputabili     quasi sempre agli eccessi di velocità e, di meno, alla cosiddetta imprudenza.

In tutto il mondo non si ricorre alle trappole da soldi per affrontare tali situazioni, le trappole, pur se non ammissibili, solo per le povere volpi o i conigli, da noi invece per gli automobilisti, con in più la raffinatezza inaudita e masochista di avvertirli per i 50 m. di  validità: rallenta, altrimenti…E’ come dire alla volpe o al coniglio: attenti, pericolo!

Questo è l’aspetto grottesco che certamente tutti condividono, prefetti, sindaci, poliziotti ecc. ma la questione è un’altra: a nessuno di questi signori, per ragioni loro, conviene o interessa comprendere sul serio! perciò il ridicolo autovelox-trappola, tipico solo dell’Italia così strutturato ma a tutti, prefetti, ecc.: l’interesse per l’incolumità degli automobilisti è molto sentito, ma parrebbe che la moneta in circolo sia tanta e tanto facile! Ecco perché in sostanza l’impiego così incentivato degli autovelox: arricchimento dei comuni! Altro che limiti e velocità! E la conseguenza evidente di siffatte trappole da soldi è che l’automobilista anche il più ligio alle regole, scampato all’autovelox, via a tutta velocità, in barba a limiti e tabelle, anche perché le pattuglie polstrada o carabinieri sono quasi scomparse, per cui incidenti in quantità, quasi tutti, se non tutti, per eccessi di velocità e non a causa della strada o del pedone o del cinghiale!! I limiti non si rispettano più, salvo il solito idealista, quasi sempre insultato con segnali o strombazzamenti!  

Se veramente si vogliono ridurre i pericoli della velocità e allo stesso tempo educare, perché non ci si comporta normalmente,  come avviene già sulle autostrade italiane (tutor) e come avviene all’estero e cioè sotto controllo non i ridicoli 50 metri dell’autovelox-trappola ma tutto un percorso o strada di cento Km, trecento Km ecc. con una o più apparecchiature anche  non visibili, con avvertimenti ben chiari  e ripetuti all’inizio e periodicamente ricordati, come avviene da sempre, non da adesso, negli altri paesi europei dove si vogliono seriamente tenere sotto controllo i limiti di velocità, per educare e non per soldi: inoltre limiti sensati e non  cervellotici, come sovente avviene! Il primo vantaggio di tale procedura: maggiore responsabilità, e interesse personale!, al rispetto delle norme; secondo vantaggio, i soldi delle multe, allo Stato e non ai comuni! Terzo vantaggio altrettanto significativo, inutilità dei ricorsi ecc. Insomma l’autovelox impiegato come trappola-da-soldi addirittura favorisce gli abusi e gli incidenti! Scampato all’autovelox, via libera, fuoco alle caldaie! Pertanto l’utilizzo di siffatte strutture elettroniche è molto  produttivo e perciò  da rendere più frequente, ma non come trappole da soldi!  Vogliamo richiamare l’attenzione su due particolari, della situazione:

-il danno arrecato agli automobilisti in caso di ricorsi, gli improperi, le perdite di tempo e le spese e, ancora di più, quelle pubbliche per mantenere gli uffici dei giudici di pace  e quelli dei vigili urbani per le multe!!   

-altro aspetto arduo a comprendere è il seguente: la famosa raccomandata verde con la multa: il postino passa, non trova il destinatario e lascia l’avviso nella buca o al portiere o sotto la porta; il giorno dopo altra raccomandata per ricordare che ieri è stato consegnato un avviso. Trattandosi di atti giudiziari il destinatario ha novanta giorni per ritirare il plico: due i casi: il destinatario non ritira il plico per sue ragioni, il destinatario è assente. Il postino dopo due o tre giorni consegna le sue carte all’ufficio in merito a tale raccomandata e la regola è: “destinatario assente, lasciati avvisi” e quello che scrive il postino è legge, anche se invece il destinatario è presente  ma  non contattato dal postino! Comunque si vive la seguente esperienza: trascorsi dieci giorni di cosiddetta “giacenza” alla posta, la notifica si ritiene avvenuta,  cioè  la multa è stata consegnata!! è una finta notificazione, una “finzione di conoscenza” , pertanto valida a tutti gli effetti!

Ed ecco il volto dello Stato inetto, fascista e nazista, sordo e senza contrappesi alle raccomandazioni del Legislatore: la procedura inizia, scattano meccanicamente e sadicamente le sanzioni previste e non previste e dopo alcuni mesi una seconda raccomandata: altra multa perché non è stato comunicato chi era alla guida della  vettura!! E si comincia a parlare di 1200-1400 Euro!  Una multa all’inizio di 50-80 Euro!!Tra parentesi, un esempio di civiltà di servizio al  cittadino, in Francia: se un utente lascia il rubinetto dell’acqua aperto  -stiamo parlando di Parigi!-  ad un certo momento l’acquedotto telefona per avvertire che un rubinetto è aperto!! Da noi è inimmaginabile il solo pensare che l’ufficio postale possa non indagare ma solo prendere atto del mancato ritiro da parte del destinatario!! Pertanto anche da noi il buon Legislatore raccomanda al dipendente pubblico l’ordinaria diligenza e cioè, nel nostro caso, la Posta avrebbe l’obbligo di appurare perché il destinatario non ritira la raccomandata prima di iniziare a procedere come un elefante, ai danni del cittadino e dello Stato stesso. Invece zero, idem il Comune che ha emesso la multa. Può avvenire, e siamo nella normalità, che il destinatario è assente per malattia o trasferta di lavoro o per mille altre ragioni o addirittura è morto….la Posta e il Comune, ignorate le raccomandazioni del Legislatore, continuano imperterriti con la procedura, giocando col morto, a danno del multato ignaro, a danno del Comune impappone, a danno dello Stato passivo e fascista! E come detto, la cifra iniziale di poche diecine di Euro è lievitata a oltre mille Euro! Che fare? tutti i tempi sono scaduti per un eventuale ricorso-difesa: il cittadino, anche se morto! è stato condannato, a sua totale insaputa, addirittura legalmente, secondo loro!

Pertanto anche nel Codice della Strada -art.195 CdS- il Legislatore impone saggiamente che oltre alla attenuazione o perfino alla eliminazione della violazione, si debba tener conto della personalità e delle condizioni economiche del trasgressore. Tutto zero! Il Legislatore non conta nemmeno in tal caso specifico!!   

Quindi la notifica del verbale avviene nazisticamente, per finzione, sulla scorta di norme certamente non legislative, dopo dieci giorni di giacenza alla posta, con tutti gli effetti descritti. Dopo alcuni mesi parte la seconda raccomandata per appurare chi guidava! E si ritorna di nuovo al Legislatore saggio: se il destinatario non ha ritirato-ricevuto la prima raccomandata, con quale criterio sensato e logico spedire la seconda? Di nuovo l’ordinaria diligenza imposta dal Legislatore totalmente messa da parte, senza controlli.

                                                                                                          Michele Santulli

Foto da Wikipedia

Fattitaliani

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