“Dimmelo”: Marla si libera dalle maschere e canta le sue fragilità

C’è un momento in cui le domande diventano troppo ingombranti per restare chiuse dentro. Marla lo ha attraversato e ne ha fatto una canzone: si intitola “Dimmelo” ed è il suo nuovo singolo, scritto a quattro mani con Rosario Canale. Un brano nato nel buio di un periodo difficile, quando tutto sembra perdere senso e la solitudine prende il sopravvento. Ma proprio in quell’oscurità, Marla ha trovato una luce: quella che nasce dal bisogno urgente di sapere, di comprendere, di sentirsi meno sola.

“Dimmelo” è una richiesta che brucia sulla pelle. È una voce che non può più restare in silenzio. Marla non canta solo per raccontare un’emozione: la vive, la grida, la sussurra. Le sue parole sono cariche di un’intimità disarmante, e affondano dritte nel cuore. C’è una ricerca spasmodica di verità dietro ogni verso: sapere se c’è ancora amore, se tutto è cambiato, o se si sta solo immaginando tutto.

Musicalmente, il brano si muove tra pathos e delicatezza, con sonorità intense che amplificano il peso delle parole. E mentre la voce si apre tra dubbi e ferite, Marla dimostra quanto sia potente scegliere di non avere filtri. “Dimmelo” non è solo una canzone: è un atto di coraggio.


Puoi raccontarci l'ispirazione dietro "Dimmelo" e come è nato il brano?

Ho semplicemente guardato dentro me stessa in un momento in cui mi sono sentita sola; purtroppo ho sempre avuto paura dell’abbandono e nel momento in cui avverto un piccolo cambiamento nella persona che mi ama cado nella mia bolla e mi faccio mille domande.

Il ritornello spiega ciò che avverto io, non quello che effettivamente l’altra persona fa, quindi cado in questa paura profonda di non sapere più cosa prova l’altra persona per me e allora “DIMMELO” se mi ami o se mi odi o qualsiasi altra cosa.

Come hai affrontato il processo di scrittura di "Dimmelo", considerando l'introspezione e la vulnerabilità che traspare nel testo?

Ha fatto male e continua a far male; fa male soprattutto quando capisci che determinate paure e realtà vivono dentro la tua testa e purtroppo questi miei demoni hanno vinto ed ho rovinato tutto.

Quando scrivo mi trovo in uno stato poco lucido, sto profondamente male, non riesco a riprendermi e alla fine mi trovo a scrivere cose che in un momento di lucidità ho difficoltà a decifrare; ma scrivere “DIMMELO” e trovarmi davanti a paure, che in momento di lucidità non mi appartengono, ha fatto davvero male, mi ha crepato.

Qual è il significato più profondo che desideri che gli ascoltatori captino da "Dimmelo"?

Abbiate sempre il coraggio e la pazienza di capire la persona che amate quando è chiusa nella sua bolla e soprattutto ditevi tutto, non permettete a voi stessi di costruire dei muri tra voi e la persona che amate e non abbiate paura delle paure dell’altra persona.

Parlaci della collaborazione con Rosario Canale nella creazione di questo singolo.

Se la mia musica avesse un padre sicuramente sarebbe Rosario; mi ha artisticamente cresciuta, ha capito come lavorare su di me e quale strada prendere per farmi migliorare.

Ha sempre creduto in me anche quando smettevo io di credere in me stessa, è stato lui a farmi tornare ogni volta la sicurezza; se non fosse stato per Rosario, che crede nel processo e vede la luce anche quando è tutto buio, “Dimmelo” non sarebbe mai esistita.

Inizialmente a me non piaceva, non funzionava, semplicemente perché vedevo tutto nero e tutto ciò che facevo ai miei occhi non era mai buono e bello ma fortunatamente c’erano gli occhi di Ros.

Grazie Rosario, te ne sarò per sempre grata.

Come è stato trasformare le tue emozioni personali in un videoclip emotivamente potente insieme a Nicholas Baldini?

È stato strano; mi ha riempito il cuore sapere che altre persone hanno capito “dimmelo” e che hanno creduto nel progetto tanto quanto me.

Nicholas è stato il massimo per me, che in questo momento non sono nessuno, e sapere che lui ha collaborato con tanti artisti mi ha resa felice.

Purtroppo, invece di pensare alle emozioni, pensavo a come superare la timidezza; quando ho girato le piccole scene con l’attore volevo morire.


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