Nell'ambito della rassegna Giappone e Dintorni, la mostra Origami in miniatura, co-organizzata dall’Associazione dei Giapponesi del Nord Italia e dal Consolato, presenta dieci diorami inediti con composizioni tridimensionali popolate da gru e barchette origami in miniatura dai colori intensi.
Le porzioni di cielo e di mare, intitolate rispettivamente “Templum” e “Navispicio”, si offrono alla contemplazione, mentre l'opera “Navigatio vitae (Sulla stessa barca)” fa riflettere sulla transitorietà della vita.Tutti i lavori esposti sono firmati e datati su
un piccolissimo cartiglio, piegato a fisarmonica o arrotolato in eleganti
spirali, a imitazione di quelli presenti nei dipinti rinascimentali: “S.C. ME
FECIT MMXXV”.
L'effetto
caleidoscopico d'insieme, con armonie cromatiche che accostano colori accesi,
tenui ed estremamente saturi, vuole esprimere la molteplicità e la meraviglia
del reale, invitando lo spettatore ad un'osservazione ravvicinata e attenta
delle opere, in un viaggio alla scoperta di particolari minuziosi e inaspettati
in grado di meravigliarlo.
La celebrazione dello spettacolo multicolore
dell'esistenza e la riflessione sulla sua impermanenza sono due facce della
stessa medaglia: come un fuoco d'artificio o una bolla di sapone, anche la vita
è uno spettacolo meraviglioso sempre cangiante, ma di breve durata per il
singolo individuo se messa a confronto con la storia dell'umanità. Partendo da
questa consapevolezza, la mostra invita i visitatori a tenere sempre viva la
capacità di meravigliarsi e a stare nel momento presente, senza distrazioni, assaporandone
ogni più piccolo dettaglio.
Spiega l'artista: “Il mio interesse per il concetto filosofico di meraviglia,
inteso come accesso alla conoscenza, unito alla nostalgia per la dimensione
ludica dell'infanzia, non poteva che condurmi naturalmente agli origami. La gru
e la barchetta, infatti, sono gli origami più noti che tutti abbiamo fatto da
bambini e rievocano immediatamente l'infanzia e la sua tipica atmosfera di
stupore continuo che accompagna la scoperta del mondo. Ma la meraviglia che
voglio evocare con le mie opere non è legata solo al ricordo di un gioco
infantile: è strettamente connaturata all'origami stesso, che, grazie al suo
magico passaggio dimensionale dal foglio (bidimensionale) alla scultura di
carta (tridimensionale), non smette mai di stupire. A conferma di questo stretto
legame tra l'arte della piegatura della carta e la meraviglia, vorrei ricordare
che i primi Europei che l'hanno conosciuta, nella seconda metà dell'Ottocento,
ne sono rimasti talmente meravigliati da considerare gli origamisti dei maghi o
dei prestigiatori.”
La mostra rimarrà in programmazione fino al 31
marzo 2025 e sarà visitabile nell'oraio di apertura del Consolato.
Consolato Generale
del Giappone a Milano
Via Priv. Cesare
Mangili 2/4,
20121 Milano
(Ingresso utenti al civico 4)
Orari:
dal lunedì al venerdì
dalle 9.15 alle 12.15 e dalle 13.30 alle 16.30.
Facebook:
https://www.facebook.com/simona.cozzupoli/
Instagram: https://www.instagram.com/simona.cozzupoli
https://www.milano.it.emb-japan.go.jp/itprtop_ja/index.html
Le opere in mostra sono realizzate all'interno di scatole colorate
chiuse frontalmente da un vetro. Alcune racchiudono porzioni di cielo
attraversate da gru origami in miniatura in volo tra le nuvole e si intitolano Templum
e Templa, altre riproducono il mare solcato da barchette origami in
miniatura e si intitolano Navispici. In tutte, l'allusione è all'arte
divinatoria degli antichi: nel primo caso, il riferimento è all'auspicio, che
consisteva nell'osservazione del volo degli uccelli all'interno di un settore
di cielo individuato e consacrato dal sacerdote con il lituo. Nel secondo caso,
l'immaginaria tecnica oracolare del navispicio, per analogia con la precedente,
prende in considerazione le navi che attraversano il cerchio di cielo
prestabilito e osservato dall'interrogante.
In Navigatio vitae (Sulla stessa barca) la barchetta
origami diventa metafora del viaggio della vita che tutti noi compiamo sulla
Terra.
Il Templum più grande allude a un vecchio
televisore che invita lo spettatore a contemplare lo spettacolo del cielo
azzurro attraversato da soffici nuvole bianche e da stormi di piccolissime gru.
Lo spazio prospettico nella scatola è amplificato illusionisticamente dalle
diverse dimensioni degli origami, quelli più grandi disposti in primo piano e
quelli più piccoli sullo sfondo.
La gru origami più piccola è realizzata partendo
da un foglio di carta di 1,5 cm di lato.
Tutte le opere
I diorami
sono composizioni tridimensionali realizzate in scatole di legno impreziosite
da un vetro che vogliono suggerire l'idea di una teca o di un reliquiario e si
possono appendere oppure appoggiare. Gli elementi utilizzati all'interno sono
diversi e danno vita a varie serie. Ci sono le figure delle carte da gioco,
accostate secondo un gioco combinatorio, che invitano lo spettatore a
inventare/trovare delle storie; le vecchie fotografie in bianco e nero
di persone sconosciute che evocano un'atmosfera nostalgica e malinconica del
tempo che passa; oggetti di legno disposti su un piano inclinato sospeso
tra le nuvole, che creano nature morte contemplative monocrome;
gli origami in miniatura della gru e della barchetta, che popolano
porzioni di cielo e di mare e, infine, nei rebus oggettuali ci sono gli
oggetti più casuali, accostati tra loro non per affinità, ma per creare un rebus
da risolvere.
I collage
tridimensionali sono realizzati con illustrazioni di elementi naturali,
come pesci, cavalli, pappagalli, conchiglie e piante, ritagliati da vecchi
libri scientifici illustrati, e presentano scenari surreali e fiabeschi
all'interno di cornici vintage, spesso ovali con vetro bombato.
La meraviglia è
il filo
conduttore di tutte le sue opere, che possono essere immaginate come pezzi di
un'ideale Camera delle Meraviglie. “Tra le mie fonti di ispirazione”,
scrive l'artista, “ci sono le tecniche oracolari del mondo antico, le
Wunderkammer, le scatole poetiche di Joseph Cornell, le atmosfere immobili e
incongrue della pittura metafisica, la pittura rinascimentale, i rebus, le
mnemotecniche, il mondo del circo, i simboli e gli archetipi, le figure ibride
dell'iconografia mitologica e i bestiari fantastici del Medioevo, l'universo
surreale del regista Jan Svankmajer e, infine, i mercatini dell'usato, che con
i loro accostamenti casuali e bizzarri di oggetti insoliti, creano uno scenario
di partenza perfetto per viaggiare con l'immaginazione.”
Classe 1977,
l’artista si laurea con il massimo dei voti in Lettere con indirizzo in Storia
e critica delle arti all’Università degli Studi di Milano. Affascinata
dall’arte divinatoria etrusca degli auspici, dalla forma casuale delle nuvole,
dalle storie contenute nei mazzi di carte e dalla meraviglia suscitata dall’horror
vacui, realizza piccoli e minuziosi diorami pervasi da un’atmosfera
onirica, talvolta ludica.
Dal 2017 espone le
sue opere a Milano in negozi particolari, in caffè letterari, nel bar più
piccolo del mondo e nella chiesa più piccola di Milano (in via Lorenteggio).
Nel 2018 viene
intervistata telefonicamente da Andrea Federica de Cesco per la rubrica Van
Gogh - Autoritratto di un lettore insolito su Sette, allegato del Corriere
della Sera: l'articolo si intitola Espongo bambole nel bar più piccolo
del mondo (8/02/2018).
In occasione del Fuorisalone
2019 le sue opere sono ospitate nell’istallazione Mirabilis patterns
del designer Domenico Orefice presso il prestigioso negozio di tessuti Lo
Studio in zona 5Vie. Nello stesso periodo conosce Luigi Serafini,
che vede alcune sue opere esposte nella vetrina di un negozio di ottica a
Lambrate e gliene acquista una. In una mail ricevuta dall’autore del Codex i
suoi diorami sono definiti “bellissime poesie portatili”.
Da ottobre 2020,
quando viene contattata da 24 ORE Cultura, le sue composizioni con le
figure delle carte da gioco e con gli origami in miniatura sono
esposte al Mudec Design Store.
Nel 2021 realizza 12
micromondi, con tre diversi scenari, dedicati al nuovo pesto Barilla 2022, per l’agenzia
pubblicitaria Marimo, che ne fa dono ai top manager Barilla.
A novembre 2022 una
selezione di suoi micromondi trova spazio nel bookshop di Palazzo
Reale in occasione della grande mostra Bosch e un altro
Rinascimento realizzata da 24 ORE Cultura.
Da gennaio 2023 le
sue opere sono anche alla Galleria L’Affiche di Adriano
Mei Gentilucci.
A marzo 2023 espone
le sue opere più surreali nel bookshop della mostra Dalì, Magritte, Man Ray
e il Surrealismo al Mudec, sempre per 24 ORE Cultura.
A maggio 2023
partecipa al progetto di mail art partecipativo A Postcard for Floyd sul
tema del pregiudizio, in primis razziale, che ha dato vita a un libro edito da
Skira e a una mostra itinerante (Assab One a Milano e Spazio
Musa a Torino).
A luglio 2023 espone
da Bottega Brera tre diorami ispirati ai capolavori della
Pinacoteca, mentre a novembre dello stesso anno realizza per il bookshop delle Gallerie
d'Italia di Torino tre micromondi che affrontano il tema della fugacità
della vita attraverso l'utilizzo di vecchie fotografie in bianco e nero di
persone sconosciute.
Da febbraio 2024 una
selezione di suoi diorami a tema marinaresco sono esposti alla Libreria
del Mare di Via Broletto a Milano, che ha dedicato all'artista un
articolo sul suo blog.
A maggio 2024 espone
le sue opere negli spazi della vivace libreria d’arte Libri e collane
d'autore di Alessandra Cossar, in Via Capecelatro 75, punto di
riferimento del quartiere per le numerose attività culturali, nella mostra I
Favolosi Minimondi, segnalata su Il Giorno il 16 maggio 2024 da
Alberto Oliva.
Dal 27 luglio al 10
agosto partecipa con il diorama Navigatio vitae (Sulla stessa barca) all'ottava edizione della collettiva d'arte
contemporanea Le fil rouge – Il viaggio a cura di Viviana Cazzato
presso Palazzo Risolo a Specchia (Le), evento patrocinato dalla regione
Puglia, dalla provincia di Lecce, dal comune di Specchia e accompagnato dalla
pubblicazione di un catalogo.
Dal 30 novembre 2024
al 31 gennaio 2025, partecipa con tre opere dedicate alla Madonna alla mostra
da Libri e collane d'autore intitolata La Madonna nell'arte.
Dal 5
ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 espone una selezione di diorami con origami
dai colori saturi e sgargianti, alcuni dei quali fluo, nel bookshop della
mostra Niki de Saint Phalle al
Mudec, richiamando con le sue creazioni l'universo multicolore
dell'artista franco-statunitense. L'esposizione è stata segnalata da diversi
siti e riviste d'arte online, tra cui Arte.it e Artuu.