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Foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala |
Dopo il Prologo, ovvero Das Rheingold andato in scena lo scorso ottobre, va in scena al Teatro alla Scala dal 5 al 23 febbraio Die Walküre per la regia di David McVicar, con scene dello stesso McVicar insieme a Hannah Postlethwaite e costumi di Emma Kingsbury. Il cast schiera alcune delle voci wagneriane più autorevoli del nostro tempo: Siegmund è Klaus Florian Vogt, Sieglinde Elza van den Heever, Wotan Michael Volle, Brünnhilde Camilla Nylund, Fricka Okka von der Damerau.
Simone Young dirigerà le rappresentazioni del
5, 9 e 12 febbraio e Alexander Soddy quelle del 15, 20 e 23. Si rinnova
così il sodalizio tra i due Maestri inaugurato in occasione del Rheingold
e che proseguirà fino al 2026, quando dirigeranno ciascuno un ciclo completo
della Tetralogia. Entrambi pianisti di formazione (come Daniel Barenboim di cui
Simone Young è stata assistente, mentre Soddy è stato assistente della Young) i
due artisti condividono la stessa visione complessiva del ciclo, radicata nella
tradizione di Bayreuth dove Simone Young ha diretto il Ring nell’estate
del 2024 con grande successo (è stata premiata come “Best Conductor” agli
International Opera Award 2024) e dove tornerà nell’estate 2025. A partire da
queste radici condivise si sviluppano due letture musicali distinte ma in
continuo dialogo.
Nuovo capitolo per la lettura registica di David McVicar, che aveva presentato Das Rheingold come uno shakespeariano prologo in tono di commedia e assume ora il tono alto della tragedia introducendo l’amore di Siegmund e Sieglinde, il concepimento di Siegfried, la vendetta di Hunding propiziata da Fricka, la disobbedienza di Brünnhilde e l’incantesimo e addio di Wotan in una scena grandiosa e magica, di straordinario effetto spettacolare. Il mito torna protagonista in una lettura che convoglia i temi del legame con la Natura e delle forze distruttive che anche nella nostra epoca tornano a manifestarsi nella concezione del Ring come grande rappresentazione unitaria del mondo e dell’umanità.
LaScalaTv
La
rappresentazione del 12 febbraio sarà trasmessa in live streaming sulla
piattaforma LaScalaTv.
Dopo la diretta, il video resterà disponibile on demand fino al 19 febbraio 2025.
Le
presentazioni
L’opera sarà
presentata al pubblico martedì 28 febbraio alle ore 18 nel Ridotto dei Palchi in
un incontro con ascolti al pianoforte dal titolo “La tragedia dei Wälsidi” a
cura della professoressa Elisabetta Fava nell’ambito del ciclo “Prima
delle Prime” organizzato in collaborazione con gli Amici della Scala.
Un’ora prima dell’inizio di ogni rappresentazione, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Liana Püschel.
La prova antegenerale del 30 gennaio sarà aperta agli studenti nell’ambito del progetto triennale di inclusione, avviato in collaborazione con la Fondazione Monte di Lombardia, che punta a promuovere l’accessibilità e l’inclusione culturale per i giovani, tema cui la Fondazione sta dedicando particolare attenzione. Questo programma ambizioso avrà una durata di tre anni e si pone come obiettivo il coinvolgimento nelle attività del Teatro di circa 25.000 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni.
Verso
il Ring del 2026
Sono aperte dal 29
febbraio le prelazioni per gli abbonati e per i sostenitori del Teatro per
l’acquisto dell’intera Tetralogia, che verrà ripetuta due volte nel 2026, nel 150°
anniversario della prima esecuzione completa a Bayreuth nel 1876. Simone Young dirigerà il primo ciclo
nei giorni 1, 3, 5, 7 marzo, mentre Alexander Soddy salirà sul podio il
10, 11, 13 e 15 marzo 2026.
A partire dal 23
aprile 2025 saranno disponibili gli abbonamenti ai cicli, anche in una
formula Premium che comprende attività culturali e servizi di
accoglienza dedicati, mentre i singoli biglietti saranno in vendita dal 6
novembre 2025.
Il Teatro alla Scala
ringrazia Milano per la Scala per il sostegno.
Il Ring al
Teatro alla Scala
La
Scala, che nel corso dell’800 accoglie con diffidenza e ritardo le opere di
Wagner (la prima, malissimo ricevuta, è Lohengrin nel 1873, due anni
dopo Bologna), diviene nel ‘900 un punto di riferimento musicale e scenico per
questo repertorio grazie innanzitutto al fervore wagneriano di Arturo
Toscanini.
Toscanini
debutta al Piermarini nel 1898 dirigendo i Meistersinger e nei suoi anni
di direzione del Teatro torna a Wagner con regolarità. Nel 1923 affida la messa
in scena di Tristan und Isolde a Adolphe Appia: la prima regia “moderna”
alla Scala.
Dopo
di lui è Victor de Sabata a garantire esecuzioni wagneriane di riferimento,
insieme a una squadra di direttori cresciuti in questa musica: Siegfried
Wagner, Franz von Hösslin, Wilhelm Furtwängler, Clemens Krauss, Herbert
von Karajan.
Nel
‘900 la Scala allestisce la Tetralogia con assiduità: nel 1927, 1928 e 1931
dirige Ettore Panizza, nel 1930 Siegfried Wagner, nel 1938 Clemens Krauss, nel
1943 Franz von Hösslin, nel 1949-50 Wilhelm Furtwängler, nel 1962-63 André
Cluytens.
Nel
1974 Die Walküre nell’allestimento innovativo di Luca Ronconi con le
scene di Pier Luigi Pizzi dovrebbe inaugurare un nuovo ciclo, che però si ferma
alla seconda giornata per le incomprensioni con il direttore Wolfgang
Sawallisch e viene realizzato dal Maggio Musicale Fiorentino.
Il
7 dicembre 1994 Riccardo Muti intraprende con Die Walküre, regia di
André Engel, un nuovo ciclo, che prosegue con Yannis Kokkos. Infine, Daniel
Barenboim presenta la sua Tetralogia tra il 2010 e il 2013, bicentenario della
nascita del compositore, con la regia di Guy Cassiers.
Era
dalla versione diretta da Cluytens nel 1963 che le quattro Giornate non
venivano eseguite di seguito nella stessa Stagione, come avverrà anche nel 2026
con due cicli completi.