Il Festival del Barocco a Conegliano è un progetto ambizioso del Lions Club Conegliano, ideato e coordinato dal mezzosoprano Elena De Simone, che mira a diventare un appuntamento annuale nel panorama culturale della città.
Ogni concerto offrirà una varietà di repertori barocchi celebri e brani inediti in prima esecuzione moderna. I luoghi che ospiteranno gli eventi, tra cui l'Aula Magna Dama Castellana, il Duomo Sala dei Battuti e la Sala parrocchiale Fr. Costa, si distinguono per la loro atmosfera unica, che rende ogni serata intima e irripetibile.Il Festival si è aperto il 24 gennaio con "Farinelli e il suo tempo", un omaggio al celebre castrato e al repertorio a lui dedicato, interpretato dal mezzosoprano Elena De Simone con l’Ensemble della Venice Chamber Orchestra. Seguiranno altri tre appuntamenti quali, il 28 febbraio, "Sofonisba e altre eroine", un viaggio tra le musiche di C.W. Gluck e altri compositori; il 21 marzo, "Il violino Barocco" con Giovanni Scarpa e Antonio Pessetto; e il 9 maggio, "Alla corte francese: la musica di Maria Antonietta", con le arpiste Anna Pasetti e Jessica Pettenà.
Farinelli e il suo tempo
Il concerto di inaugurazione “Farinelli e il suo tempo” è stato un concerto introduttivo al panorama operistico e non del XVIII secolo.
Il concerto si è concentrato principalmente sulla figura di Carlo Broschi, detto il Farinelli (1705-1782) e più in generale su quella degli “evirati cantori”.
Farinelli fu considerato il più grande cantante di tutti i tempi e, come altri cantanti dell’epoca, fu castrato per mantenere intatta la sua voce di soprano.
Moltissimi compositori scrissero appositamente per la sua voce. Nicola Porpora, oltre a scrivere per lui, fu anche il suo insegnante di canto. Il sommo poeta Metastasio, autore di una moltitudine di libretti d’opera, lo considerò suo “gemello”.
Farinelli acquistò una fama tale da farlo diventare, negli anni della maturità, il cantante personale del Re di Spagna Filippo V.
Durante il concerto sono state eseguite arie scritte per Farinelli, quali “Alto Giove” scritta da N. Porpora e “Sposa son disprezzata” che A. Vivaldi prese per la sua opera Bajazet, ma che fu scritta dal compositore Giacomelli proprio per la sua voce. E’ stato proposto inoltre un excursus sulle diverse tipologie di arie e di contesti in cui veniva richiesta la voce dei castrati, come la musica sacra, o gli eroi maschili nell’opera seria.
Sofonisba e altre eroine
Sofonisba fu una principessa cartaginese realmente esistita. La sua sorte fu tragica, in quanto ricevette come dono di nozze del veleno con cui si tolse la vita. Moglie prima di Siface, re dei Numidi e nemico dei romani, divenne in seguito moglie di Massinissa, il quale decise di ordinarle il suicidio per evitarle l’umiliazione di andare in catene a Roma.
Molti compositori del ‘700 trassero spunto da questa vicenda per scriverne un’opera. Tra questi Christoph Willibald Gluck e Maria Teresa Agnesi. La grande differenza tra la Sofonisba di Gluck e quella dell’Agnesi è che mentre in Gluck l’eroina dell’opera alla fine vive perdonata da Scipione, nell’opera di Agnesi muore. La morte era un evento che veniva messo in scena molto raramente nelle opere serie settecentesche, soprattutto se si trattava del protagonista. Nel caso della Agnesi la morte di Sofonisba ha un significato connesso alle vicende di successione al trono di Maria Teresa d’Austria.
Durante il concerto verranno eseguite arie tratte dalle opere suddette e arie di eroine del mondo dell’opera, quali Cleopatra, Semiramide ed altre.
Il violino barocco
Nel concerto per violino barocco e clavicembalo, gli esecutori puntano nell’alternanza tra brani più strutturati e momenti di improvvisazione, offrendo una panoramica della varietà stilistica e delle potenzialità espressive di questi strumenti nel contesto del Barocco. Il suono caldo e avvolgente del violino barocco crea un’atmosfera di intimità e profondità che caratterizzava molti dei concerti e delle esibizioni dell’epoca. I musicisti proporranno un programma che spazierà dal XVII al XVIII ed eseguiranno in prima assoluta una sonata di Maria Teresa Agnesi.
Alla corte francese: la musica di Maria Antonietta
L’ultimo concerto della rassegna ci porta alla reggia di Versailles, direttamente nei salotti di Maria Antonietta. Sarà possibile immaginare l’atmosfera in cui s’immergeva la regina quando si ritirava nel suo Petite Trianon, dove ancora oggi si può ammirare l’arpa in una delle stanze. Maria Antonietta amava molto la musica e la recitazione, suonava e scrisse perfino qualche breve composizione. Il concerto per duo di arpe propone brani di J. Cardon, P.j. Hinner, J. B. Krumpholtz e altri autori che scrissero musica appositamente per lei in un raffinato stile galante.
CONEGLIANO
Conegliano, gioiello del Veneto, è una città ricca di storia e cultura, incastonata tra le dolci colline del Prosecco. Famosa per il suo patrimonio artistico e le sue affascinanti architetture rinascimentali, offre un perfetto connubio di bellezza paesaggistica e tesori artistici, che la rendono una location ideale per eventi culturali di prestigio. La città è anche un vivace centro di tradizioni enogastronomiche, rendendola una destinazione imperdibile per gli amanti dell’arte e del buon vivere.
Elena De Simone
Mezzosoprano, specializzata nella trascrizione di musica vocale del XVIII secolo. Dopo essersi esibita in numerosi teatri come cantante d’opera, ha deciso di affiancare alla sua carriera di cantante lo studio e la trascrizione di manoscritti dell’opera tardo barocca. Questo lavoro l’ha portata ad incidere in prima registrazione mondiale alcuni Cd con la casa discografica Tactus. E’ stata spesso intervistata da prestigiose radio di settore e la sua voce è arrivata alla BBC, dove è stata trasmessa un’aria inedita di Maria Teresa Agnesi.