ROMA, DOMANI 21 GENNAIO "L'OCCHIO DELLA GALLINA" AL CINEMA GREENWICH: IN SALA LA REGISTA ANTONIETTA DE LILLO

 


Si tiene domani, martedì 21 gennaio 2025, alle ore 21:00 presso il Cinema Greenwich di Roma la proiezione di L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo (2024, 93'), che vedrà, a seguire, l'incontro con la regista. 

La proiezione, nell'ambito della rassegna Solo di Martedì, curata da Paola Cassano, Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Cristina Piccino è realizzata in collaborazione con Associazione Filmmaker. Il film sarà quindi presentato sempre dalla regista Antonietta De Lillo, il 22 gennaio in anteprima milanese al Cinema Anteo (ore 19:30) e il 24 gennaio al Cinema Nuovo Eden di Brescia (ore 18:30), con proiezione il 23 de Il Resto di Niente. Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane in collaborazione con Isola di Edipo, sceneggiato dalla stessa regista con Laura Sabatino e in collaborazione con Alice Mariani è prodotto da Marechiarofilm con il contributo del Mic, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania, il film ha avuto un’ottima accoglienza. Dopo l'anteprima veneziana le proiezioni nelle città di Napoli, Torino, Bari e Parma, al MedFilm Festival di Roma, al Festival di Cinema e Donne di Firenze e al Festival dei Circoli del Cinema di Messina, dove ha vinto il premio come Miglior Documentario Italiano sul cinema ed è stato candidato come Miglior Documentario Internazionale ai Fabrique du Cinéma Awards.

Interpretato dalla stessa Antonietta De Lillo e da Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi, il film è un autoritratto, ironico e mai autoreferenziale, che si interroga sul malfunzionamento del sistema cinema che, oggi come non mai, è sotto osservazione per le sue disfunzioni ormai sotto gli occhi di tutti. L'Occhio della gallina non si rivolge solo a chi il cinema lo fa, ma vuole parlare a tutti e mettere in evidenza come la cultura dell'arroganza del potere colpisce in qualsiasi campo invitandoci a non rinunciare al nostro diritto di critica. Nel racconto di Antonietta De Lillo, una storia di violenza e isolamento che non ha eguali nel nostro cinema. Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro in grado di consacrarla al grande pubblico, un’eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista, relegandola ai margini del sistema – cinema e impedendole così di realizzare un nuovo film di finzione. Attraverso la forma dell’autoritratto, il film ripercorre in maniera libera la vita e la carriera della protagonista, alle soglie dei 40 anni dal suo primo film.

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