Bruno Buozzi (1881-1944), padre del Sindacato riformista,
fu tra i più autorevoli sindacalisti italiani della prima metà del
Novecento e deputato socialista dal dicembre 1919 al
novembre 1926.
Buozzi coglie la “modernità” della società
industriale e in base a questa convinzione tenta di realizzare
dal versante operaio e sindacale l’ unità fra le varie
professioni, la capacità organizzativa per ottenere risultati
positivi, il massimo di democrazia come se la fabbrica fosse
un’agorà del popolo lavoratore e non la polveriera di una
impossibile rivoluzione violenta.
Fu ucciso dai nazisti a Roma, in località La Storta, il 4
giugno 1944.
Accorato sostenitore dell’istruzione e della cultura aperta ai
lavoratori come protagonisti di una evoluzione democratica
della società.
Bruno Buozzi ritrova il posto che gli compete: quello di
ispiratore di un riformismo sindacale fortemente autonomo,
moderno e solidale, principi ispiratori dell’attuale UIL!